Takkar ha scritto: ↑16/10/2019, 21:19
neweagle ha scritto: ↑16/10/2019, 20:52
Takkar ha scritto: ↑16/10/2019, 20:12
neweagle ha scritto: ↑16/10/2019, 16:04
Takkar ha scritto: ↑16/10/2019, 10:38
neweagle ha scritto: ↑16/10/2019, 8:17
Takkar ha scritto: ↑15/10/2019, 18:14
Che sei laziale lo do per scontato
Faccio parte di una società, nelle Marche, dove vivo.
Gioco nella categoria old, over 35, e sono responsabile del mini rugby, dove gioca mia figlia, poi ho altri due figli che ci giocano, uno in U14 e un altro in U 18.
La realtà è quindi assolutamente diversa da quella che si pensa, è un movimento composto prevalentemente da appassionati veri che di fare confronti con il calcio non ha tempo e voglia, anzi, sono i primi a dissacrare il rugby.
Se posso sapere, quale è il problema che ti riportano relativo al mondo calcio?
La selezione, la competivitá, gli altri genitori che si intromettono, atteggiamenti poco inclusivi da parte dei compagni, ragazzini che si sentono campioni a 10 anni, atteggiamento degli altri genitori durante le partite, le proteste, le offese, la mancanza di rispetto per gli arbitri, gli avversari, i compagni.
Tutte cose che si sentono dire spessissimo dai genitori che portano figli che prima hanno provato il calcio.
Questo per quanto riguarda gli aspetti negativi che condivido, avendoli vissuti in prima persona, motivi per i quali, unitamente a tanti altri invece positivi che forse non balzano agli occhi dei profani, dovessi avere un figlio lo porterei sicuramente a giocare a calcio (sempre se volesse) proprio perché ancor più palestra di vita.
Noto molto spesso, da amici/conoscenti che l”atteggiamento verso i figli tende più alla “campana di vetro” piuttosto al “buttiamolo nella mischia”.
Tutto ciò a me ha fatto crescere ancor di più.
Esattamente come la pensano quei 40 milioni di italiani che hanno rovinato il calcio e l'hanno trasformato nella gabbia delle loro frustrazioni, altro che campana di vetro.
Quelli che pensano che nel calcio tutto è permesso e che ce mando mi fijo che così se abitua, ma abitua de che.
Se lo vuoi fa abituà mandalo per strada vera, altro che campo di calcio in mex alle urla de genitori rincoglioniti e ragazzini de undici anni che scoattano, poi di fuori, quelli vero, senza reti o arbitri i gente che ti separa, sai le sveglie che pigli.
Il calcio che te definisci palestra di vita è una caricatura della vita, un teatro per comparse.
Il calcio è un gioco, per come la vedo io il più bello, ed è proprio questa incapacità di riconoscerlo che lo sta distruggendo.
In mano a persone che non ne conoscono la storia, le regole, il significato, ma che se lo costruiscono su misura, e ora va di moda quello che dici te, "il calcio dove impari a vive", quando invece così si distrugge il calcio e non si capisce niente della vita.
È un gioco, ha delle regole, dei codici antichissimi, delle consuetudini, tutte spazzate via dalla palestra de vita co la retta de 500 euro all'anno escluso il kit de borsone e tuta.
Bona notte Takkar, me vado a allenà a Rugby, poi se famo l'Asado, nella campana de vetro.
Quei 40 milioni li incontri nella vita di tutti i giorni
dato che non vengono da Marte, li incontri per strada, in un ufficio, in un locale, ovunque, come li incontro io li incontri pure tu e tuoi/miei figli. Tutto ciò che di brutto stai descrivendo fa palestra e ti porta al mio discorso. Detto questo, purtroppo per te, non conosci i 100.000 aspetti positivi che il calcio può dare, come sicuramente anche il Rugby e lo sport in generale, ma purtroppo nei riguardi del calcio c’è questo pregiudizio, come il tuo d’altronde, che parli di un mondo non avendolo vissuto.
Nel mondo del calcio giovanile non ci sono solo personaggi negativi, è mondo fatto di uomini, buoni e cattivi, competenti e meno, onesti e meno onesti, come in tutte le categorie, rugby compreso. Quindi inutile ergersi a migliori e puri.
È solo un discorso di numeri. Se domani il rugby tirasse come il calcio vivrebbe le stesse logiche. Ti do questa notizia. Fortunatamente per voi (e per me) il calcio tira di più, quindi vi salvate da determinate logiche per via dello scarso appeal che avete qui da noi, non perché venite dalla luna o perché siete più fichi. Siete uomini come tutti gli altri. Tanto è vero che in altri stati dove evidentemente questo sport tira di più, ci sono stati scandali legati al doping ed alla corruzione, guarda un po’, come nel calcio. Ovviamente anche qui da noi, nel vostro mondo, a conferma di quello che dico, ci sono stati più episodi incresciosi, basta googolare. Sentirsi migliori evidentemente non aiuta tutti.
Buon allenamento e buona cena
Ti do una notizia io a te.
Se c'è un mondo che conosco bene non è quello del Rugby, ma proprio quello del Calcio.
E nel mio intervento precedente non ho fatto nessuna contrapposizione tra i due sport, quindi lascia perde sta cosa del "te Calcio" e "io Rugby" perché non è proprio il caso.
E proprio perché lo conosco, a questo punto credo molto meglio di te, ho provato a spiegarti che è circondato da un numero infinito di persone che gli attacca addosso l'adesivo della proprie convinzioni, e lo sta sporcando.
Circondato da una terra di nessuno, occupata proprio da chi crede che possa contenere quegli aspetti della vita reale che è incapace di affrontare.
È ovvio che ci sono tantissimi che lo sanno difendere, ma sono proprio quelli che lo riconoscono e tengono distinti i suoi aspetti più caratteristici da quelli presi a caricatura dalla vita reale.
Perché certe cose, anche apparentemente negative, che nella vita vera hanno un senso, messe intorno al Calcio diventano ridicole, perché inserite comunque in un contesto protetto, quindi quella che tu chiami "palestra di vita" non diventa altro che una gabbia protetta per repressi.
Per ritornare ai due sport, hanno la medesima origine, la medesima storia, le medesime caratteristiche, nelle differenze che si sono create nel tempo io preferisco il Calcio, che però, purtroppo, è stato invaso, molto più del Rugby, da gente che non ne capisce niente.
La palestra di vita va fatta nella vita vera, il Calcio ha il suo spazio, che può servire ad affrontarla proprio inserendo elementi in contrapposizione a certe consuetudini esterne, non adeguandosi, come invece in tantissimi vorrebbero.
Questa è la Lazio, ed e sempre un'altra cosa.