tanto per citare una fonte ufficialeMassy73 ha scritto: ↑04/08/2021, 20:13Ho sentito parlare di disastro a livello di federazione ma non so in che termini.foketto ha scritto:nella scherma ci sono stati errori a tutti i livelli : squadra disunita e preda di malumori,errori tecnici di preparazione laddove una singola virgola che va male può sballarti tutto in una disciplina dove la forza mentale viene prima della tecnica e della preparazione fisica...e come se non bastasse,a mio parere,soltanto il grande talento dei nostri ha evitato eliminazioni in serie al primo turno,perchè fisicamente ci siamo arrivati a pezzi.mimmo ha scritto: ↑04/08/2021, 19:13mettici pure scherma e tiro che di solito più di qualcosa portavano nel medagliere.Massy73 ha scritto:Sport di squadra con un palla che gira hanno rovinato un olimpiade quasi perfetta.
un disastro nella pallavolo maschile e femminile nella pallanuoto nel basket (gli unici sconfitti con onore) e ora pure nel beachvolley.
crampi e passaggi a vuoto in una competizione olimpica,non scherziamo...
" Bisogna «rivedere il modello italiano» per la manager Bianchedi, ex anima del Dream Team («Loro erano le fuoriclasse, io le mettevo insieme»). Ancora legatissima al suo sport e ai rituali che lo rendono unico. «Bisogna parlare di come siamo noi donne e atlete italiane: abbiamo bisogno di un rapporto che va al di là della tecnica con un maestro, ci serve il massimo dell’attenzione. Ricordo quanto fosse complesso condividere la mia guida con altre italiane, non parliamo di una straniera. Ma bisogna crescere. Se un maestro è bravo riesce a dare a tutte il giusto valore. Intendiamoci, l’Italia deve conservare il suo grande vantaggio, avere maestri nelle piccole società, che ti fanno fare una scherma talmente diversa che mette in confusione gli avversari. Ma allo stesso tempo, bisogna fare qualche passo in avanti verso la professionalità e un modello più completo. I nostri maestri insegnano sempre nelle loro palestre, ma non mi risulta che il coach di Berrettini sia fisso in un club. A noi non serve solo un allenatore, ma un gruppo per allenarci, non possiamo solo spostarci seguendo il maestro. Alleniamoci con gli avversari, non con gli sparring partner». Il passato è stato bellissimo, ora è tempo di reinventarsi