Il "politicamente corretto"
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Re: Il "politicamente corretto"
Ululati a Balotelli, assolto il tifoso del Verona per non aver commesso il fatto
Durante Verona - Brescia della scorsa stagione Balotelli ha subito cori discriminatori ed era stato accusato un tifoso gialloblù. Oggi è stato scagionato
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Durante la scorsa stagione hanno fatto molto discutere gli avvenimenti accaduti durante la partita di campionato tra Hellas Verona e Brescia. Mario Balotelli (ai tempi giocatore del club lombardo) era stato bersagliato dai tifosi avversari con cori razzisti e ululati. L'attaccante, stufo dei soliti beceri insulti, aveva anche richiamato l'attenzione dei compagni e dell'arbitro. A seguito delle indagini della Digos della Questura di Verona, che hanno esaminato le riprese delle telecamere interne dell'impianto, era stato incriminato un quarantenne siciliano per aver violato la legge Mancino per istigazione all'odio razziale. Oggi, dopo 16 mesi dall'accaduto, l'uomo è stato assolto dal collegio presieduto dal giudice Alessia Silvi per non aver commesso il fatto. In aula ci si aspettava la presenza di Balotelli, convocato come testimone, ma il giocatore non si è presentato.
Durante Verona - Brescia della scorsa stagione Balotelli ha subito cori discriminatori ed era stato accusato un tifoso gialloblù. Oggi è stato scagionato
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Durante la scorsa stagione hanno fatto molto discutere gli avvenimenti accaduti durante la partita di campionato tra Hellas Verona e Brescia. Mario Balotelli (ai tempi giocatore del club lombardo) era stato bersagliato dai tifosi avversari con cori razzisti e ululati. L'attaccante, stufo dei soliti beceri insulti, aveva anche richiamato l'attenzione dei compagni e dell'arbitro. A seguito delle indagini della Digos della Questura di Verona, che hanno esaminato le riprese delle telecamere interne dell'impianto, era stato incriminato un quarantenne siciliano per aver violato la legge Mancino per istigazione all'odio razziale. Oggi, dopo 16 mesi dall'accaduto, l'uomo è stato assolto dal collegio presieduto dal giudice Alessia Silvi per non aver commesso il fatto. In aula ci si aspettava la presenza di Balotelli, convocato come testimone, ma il giocatore non si è presentato.
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Intanto anche la fata turchina di pinocchio sarà nera.
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Si sta lentamente, ma inesorabilmente andando verso una nuova divisione razziale.
La cosa bella è che sono proprio le comunità "discriminate" a volerla.
A breve avremo una equa distribuzione anche dei posti sui mezzi pubblici, ad esempio, per tutelare tutte le minoranze.
Oltretutto, non sarebbe nemmeno sbagliato introdurre una equa rappresentatività anche negli sport olimpici. La finale dei 100 metri deve avere quattro atleti di razza caucasica e quattro non. Il merito viene dopo il rispetto della parità di genere e di razza. Vogliamo affermare il contrario?
Vogliamo affermare che ogni razza non andrebbe adeguatamente rappresentata?
La cosa bella è che sono proprio le comunità "discriminate" a volerla.
A breve avremo una equa distribuzione anche dei posti sui mezzi pubblici, ad esempio, per tutelare tutte le minoranze.
Oltretutto, non sarebbe nemmeno sbagliato introdurre una equa rappresentatività anche negli sport olimpici. La finale dei 100 metri deve avere quattro atleti di razza caucasica e quattro non. Il merito viene dopo il rispetto della parità di genere e di razza. Vogliamo affermare il contrario?
Vogliamo affermare che ogni razza non andrebbe adeguatamente rappresentata?
- Il Sigaro
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Devi precisare meglio, però. Dei quattro di ciascuna razza, uno deve essere etero, uno gay, uno trans e uno gender fluid.Gato ha scritto: ↑05/03/2021, 12:21Si sta lentamente, ma inesorabilmente andando verso una nuova divisione razziale.
La cosa bella è che sono proprio le comunità "discriminate" a volerla.
A breve avremo una equa distribuzione anche dei posti sui mezzi pubblici, ad esempio, per tutelare tutte le minoranze.
Oltretutto, non sarebbe nemmeno sbagliato introdurre una equa rappresentatività anche negli sport olimpici. La finale dei 100 metri deve avere quattro atleti di razza caucasica e quattro non. Il merito viene dopo il rispetto della parità di genere e di razza. Vogliamo affermare il contrario?
Vogliamo affermare che ogni razza non andrebbe adeguatamente rappresentata?
Resta il problema della religione.
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Che poi io non capisco l'esigenza di andare a cambiare le cose vecchie. Scrivessero nuove fiabe inclusive se quelle vecchie per loro ormai so superate.
Noi ci scherziamo, ma il futuro (ed il presente) è anche questo:Il Sigaro ha scritto:Devi precisare meglio, però. Dei quattro di ciascuna razza, uno deve essere etero, uno gay, uno trans e uno gender fluid.Gato ha scritto: ↑05/03/2021, 12:21Si sta lentamente, ma inesorabilmente andando verso una nuova divisione razziale.
La cosa bella è che sono proprio le comunità "discriminate" a volerla.
A breve avremo una equa distribuzione anche dei posti sui mezzi pubblici, ad esempio, per tutelare tutte le minoranze.
Oltretutto, non sarebbe nemmeno sbagliato introdurre una equa rappresentatività anche negli sport olimpici. La finale dei 100 metri deve avere quattro atleti di razza caucasica e quattro non. Il merito viene dopo il rispetto della parità di genere e di razza. Vogliamo affermare il contrario?
Vogliamo affermare che ogni razza non andrebbe adeguatamente rappresentata?
Resta il problema della religione.
https://www.adhocnews.it/i-liberals-dem ... due-donne/
Un atleta biologicamente maschio, ma che si considera femmina, è salito sul ring contro una femmina e le ha causato danni permanenti alla testa.
- blau-weiss
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Quindi mi aspetto che una persona di colore non possa occuparsi della letteratura antica o europea, no? A meno che non vogliamo credere che Achille fosse davvero nero come nella serie netflix.g aguilera ha scritto: ↑05/03/2021, 1:49https://www.laverita.info/i-bianchi-non ... 33009.html
Gli sta bene
In nome dell'anti-razzismo si sta creando una società più segregata del Sudafrica sotto apartheid.
- mimmo
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la rijneveld si definisce sessualmente non-binaria. non le è bastato per non farsi levare il lavoro, forse avrebbe dovuto definirsi diversamente nera.g aguilera ha scritto:https://www.laverita.info/i-bianchi-non ... 33009.html
Gli sta bene
che mondo bacato che lasceremo ai nostri figli.
Infatti avrebbe potuto dire di definirsi nera nonostante il suo aspetto fisico.
Se posso identificarmi come donna anche se ho la barba, non vedo perché non possa identificarmi come nero.
Il solco è tracciato, bisogna solo percorrerlo.
Voi che avete attività imprenditoriali, fate tranquillamente richiesta per i fondi per la imprenditorialità femminile e richiedete parità di sgravi ed incentivi. Il vostro essere maschi non è più un motivo ostativo.
Chi ha diritto di sindacare la vostra identità di genere?
Se posso identificarmi come donna anche se ho la barba, non vedo perché non possa identificarmi come nero.
Il solco è tracciato, bisogna solo percorrerlo.
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Chi ha diritto di sindacare la vostra identità di genere?
- blau-weiss
- Località: Polonia
Non lo sapevo. Stavo leggendo chi era su wikipedia e non riuscivo a capire chi fossero sto "loro". Poi ho capito che parlavano di una persona sola. Pare la biografia di Smeagol e Gollum.mimmo ha scritto: ↑05/03/2021, 13:21la rijneveld si definisce sessualmente non-binaria. non le è bastato per non farsi levare il lavoro, forse avrebbe dovuto definirsi diversamente nera.g aguilera ha scritto:https://www.laverita.info/i-bianchi-non ... 33009.html
Gli sta bene
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- blau-weiss
- Località: Polonia
Mo pure omaggiare una donna con un mazzo di fiori è diventato un sintomo di mascolinità tossica frutto di stereotipi di genere ormai superati?
Sì.Stock ha scritto:Mo pure omaggiare una donna con un mazzo di fiori è diventato un sintomo di mascolinità tossica frutto di stereotipi di genere ormai superati?
Stronzo e machista Amadeus che le aiuta pure a scendere dalle scale se sono in difficoltà.
Quanto potrei ride se le lasciasse scapicollarsi giù per le scale sui tacchi
- Edo_88
- Località: Guidonia
Che poi se un Bradley Cooper a caso, impersonasse un Martin Luther King, succederebbe il finimondo
- lukasan
- Località: Milano
E da noi in Italia ancora questi temi rimangono abbastanza a margine. Nel mondo anglosassone ė un delirio dai transgender nello sport femminile ai bagni unisex nelle università.....
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- Manuel89
- Località: Sabina
tik tok è la merda degli anni 20, dopo facebook e tutto il carrozzone venuto su insieme
ci faremo secondo me altri 10 anni di queste cazzate
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- aquila67
- Località: Sperlonga
- Berserk
- Località: Genova
Ma poi proprio Totti che dichiarò di rispettare l'omofobia.blau-weiss ha scritto: ↑05/03/2021, 16:01https://www.repubblica.it/dossier/spett ... 5-P3-S2-T1
Chiusura dell'articolo fantastica.
La Lucarelli e la Boldrini hanno perso l'ennesima occasione per stare zitte.
- Il Sigaro
- Località: Roma
Pure questa vicenda della pallavolista "licenziata perché incinta" è stata trattata dalla stampa mainstream sulla base del pregiudizio politicamente corretto. Il concetto è che la donna è per definizione umiliata e vessata da una società maschilista e "medievale" (qualsiasi cosa questo significhi secondo i soloni della correctness).
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- mimmo
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prima le proteste che hanno portato a ridisegnare, in space jam 2, lola bunny in maniera meno provocante, meno femminile ma più femminista (che poi che vuol dire? una ragazza bella e femminile non può essere femminista?).
ora si è aggiunta un'altra protesta che ha portato alla cancellazione dell'unica scena con pepe la puzzola.
motivo? personaggio negativo, troppo maschilista e che incita allo stupro.
follia.
ora si è aggiunta un'altra protesta che ha portato alla cancellazione dell'unica scena con pepe la puzzola.
motivo? personaggio negativo, troppo maschilista e che incita allo stupro.
follia.
- Il Sigaro
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Tra l'altro c'è una plateale contraddizione tra questo femminismo d'accatto, pregiudizialmente antimaschilista e repressivo di ogni tendenza erotica naturale, e la tendenza delle donne d'oggi a mettere costantemente in mostra tette e culi come se fosse la cosa più normale di questo mondo.
Credo sia la cultura frocista che vuole il maschio etero represso e sconfitto.
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Ahahahahahahahh pdmimmo ha scritto: ↑10/03/2021, 18:35prima le proteste che hanno portato a ridisegnare, in space jam 2, lola bunny in maniera meno provocante, meno femminile ma più femminista (che poi che vuol dire? una ragazza bella e femminile non può essere femminista?).
ora si è aggiunta un'altra protesta che ha portato alla cancellazione dell'unica scena con pepe la puzzola.
motivo? personaggio negativo, troppo maschilista e che incita allo stupro.
follia.
- Oscar70
- Località: Umbria
Solitamente una ragazza bella e femminile non ha bisogno di essere femminista,se lo fa è perché qualcosa è andato storto e allora subentra la rivalsa.mimmo ha scritto: ↑10/03/2021, 18:35prima le proteste che hanno portato a ridisegnare, in space jam 2, lola bunny in maniera meno provocante, meno femminile ma più femminista (che poi che vuol dire? una ragazza bella e femminile non può essere femminista?).
ora si è aggiunta un'altra protesta che ha portato alla cancellazione dell'unica scena con pepe la puzzola.
motivo? personaggio negativo, troppo maschilista e che incita allo stupro.
follia.
- g aguilera
- Località: T.O
'Not suitable': Catalan translator for Amanda Gorman poem removed
Victor Obiols told he had wrong ‘profile’, the second case after Dutch writer resigned from same role
“But if I cannot translate a poet because she is a woman, young, black, an American of the 21st century, neither can I translate Homer because I am not a Greek of the eighth century BC. Or could not have translated Shakespeare because I am not a 16th-century Englishman.”
https://www.theguardian.com/books/2021/ ... em-removed
Victor Obiols told he had wrong ‘profile’, the second case after Dutch writer resigned from same role
“But if I cannot translate a poet because she is a woman, young, black, an American of the 21st century, neither can I translate Homer because I am not a Greek of the eighth century BC. Or could not have translated Shakespeare because I am not a 16th-century Englishman.”
https://www.theguardian.com/books/2021/ ... em-removed
tirannide anaffettiva anglo-italiana
- Sindaco
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Toccato il fondo.g aguilera ha scritto: ↑12/03/2021, 3:35'Not suitable': Catalan translator for Amanda Gorman poem removed
Victor Obiols told he had wrong ‘profile’, the second case after Dutch writer resigned from same role
“But if I cannot translate a poet because she is a woman, young, black, an American of the 21st century, neither can I translate Homer because I am not a Greek of the eighth century BC. Or could not have translated Shakespeare because I am not a 16th-century Englishman.”
https://www.theguardian.com/books/2021/ ... em-removed
Considerando il precedente, credo sia proprio una volontà ben precisa , chissà se imputabile ad un solo individuo . Magari il suo agente è semplicemente infermo di mente.
"We're marching down to the next station...right through these lame fucks' territory"
- g aguilera
- Località: T.O
Perché le lezioni del 1984 di un ex-agente del KGB sono ancora attuali
Nel 1984 Yuri Alexandrovich Bezmenov, un ex-agente del KGB che aveva disertato in Canada nel 1970,rilasciò un’intervista nella quale spiegava il piano a lungo termine messo in atto dall’allora regime comunista nell’URSS per indebolire l’Occidente attraverso la guerra psicologica e la “de-moralizzazione”. Ciò sostanzialmente implicava cambiare la percezione della realtà al punto che, nonostante l’abbondanza di informazioni, la gente non fosse più in grado di giungere a conclusioni sensate nel proprio interesse e in quello della propria famiglia, comunità o nazione.
Bezmenov spiegava che questo processo di “grande lavaggio del cervello” si sviluppa in quattro fasi fondamentali: il primo stadio è chiamato “de-moralizzazione” (ossia, perdita del senso morale), e richiede da 15 a 20 anni. L’esempio più eclatante da lui fornito sono gli hippies degli anni ’60, che negli anni ’80 sono ovunque arrivati a posizioni di potere nel governo e negli affari. Questa generazione è programmata per pensare e reagire in modo pavloviano, ed è incapace di cambiare idea anche quando posti davanti all’evidenza e a dati di prima fonte.
La de-moralizzazione secondo Bezmenov è un processo “irreversibile”, e in effetti egli pensava che il processo di de-moralizzazione dell’Occidente fosse già completato. Una volta compiuto, la seconda fase del lavaggio del cervello ideologico è la “destabilizzazione”, seguita da una “crisi” e, infine, un periodo di “normalizzazione”, che è un eufemismo per l’instaurazione di un regime totalitario.
Molte contraddizioni interne, così come influenze esterne, causarono il crollo improvviso e precipitoso dell’Unione Sovietica nel 1991, così che qualsiasi timore di un’invasione sovversiva guidata dal KGB oggi sarebbe completamente infondata. Tuttavia, è difficile non intravedere in quella visione originale lo stato odierno di molte nazioni moderne occidentali. Le società sembrano sempre più costituite da tribù polarizzate, dove un numero crescente di individui rifiutano i fatti a favore di fragili narrazioni e opinioni (come un immaginario riscaldamento globale, falsificato da tutti i dati storici disponibili, o il la fallace affermazione che l’”Europa” ci avrebbe “dato la pace”), o dove la “relativizzazione” della realtà ha raggiunto livelli tali che i “fatti” vengono percepiti come interpretabili in una miriade frattalica di modi. Sembra insomma quasi che il piano sovversivo originale abbia preso una vita propria dopo la caduta del comunismo sovietico, o sia stato continuato da altri gruppi di interesse.
Se definirla una minaccia “comunista” oggi è fuori moda o rischia di ferire la sensibilità di qualcuno, potremmo chiamarla totalitarismo o autoritarismo, e poco importa se si vuole considerare il KGB o la CIA come la mente principale dietro il processo di sovversione sociale in corso (recenti ricerche negli archivi storici ci mostrano come i contatti tra i due blocchi fossero in realtà molto più frequenti di quanto si pensi). Nella sostanza, rimane un’ideologia basata sull’annientamento delle identità individuali e nazionali, dove un’oligarchia centralizzata e distante, irresponsabile nei confronti delle masse sottostanti sempre più livellate, uniformi e standardizzate, esercita un livello senza precedenti di controllo e sorveglianza sulle libertà civili, fisiche e, ciò che è ancora più inquietante, psicologiche.
Di Tim Bryce, 25 aprile 2012
Nel classico film di Hitchcock del 1935 “I 39 scalini” non si parla di una scalinata, ma piuttosto di una serie di missioni clandestine necessarie per rovesciare un governo. Il film è appassionante ma, a quanto pare, in realtà ci vogliono molti meno passi per sovvertire un governo, per l’esattezza quattro. Ciò, almeno, è quello che afferma Yuri Bezmenov, ex agente del KGB. Durante gli anni ’60, Bezmenov prestò servizio per il KGB principalmente in India, dove aveva il compito di diffondere propaganda sovietica e disinformazione nel mondo occidentale. Alla fine disertò in Occidente nel 1970 e si stabilì in Canada, dove tenne conferenze e scrisse articoli sulle tecniche usate dal KGB per sovvertire l’Occidente.
Nel 1984 è stato protagonista di un’intervista televisiva che è ancora disponibile su YouTube. Durante questa intervista, Bezmenov spiega che le attività del KGB riguardavano ben poco lo spionaggio tipico alla James Bond (solo il 15%), ma si concentravano maggiormente (85%) sulla “sovversione ideologica”, utilizzata per minare segretamente il governo americano [e in generale i governi occidentali N.d.T.] attraverso azioni non apertamente politiche di guerra psicologica. Lo scopo di questo programma era cambiare la percezione della realtà usando tecniche di lavaggio del cervello subliminali per un lungo periodo di tempo. La gente agisce sulla base della propria percezione della realtà, indipendentemente dal fatto che sia corretta o fallace. Non si preoccupa tanto dei fatti quanto dei propri modi di vedere il mondo e dei propri interessi personali. Controllando le percezioni delle persone, esse diventano più inclini a trarre conclusioni errate, facilitando così la manipolazione delle masse. L’obiettivo del programma del KGB era quindi quello di programmare le persone a rigettare le verità come fallaci, nonostante l’evidenza.
Come spiega Bezmenov nell’intervista, quattro fasi sono necessarie per trasformare il pensiero e il comportamento della popolazione:
1. De-moralizzazione – questo processo può richiedere circa 15-20 anni (una generazione) per essere completato. Durante questa fase, la fibra morale e l’integrità del paese vengono messe in discussione, creando così dubbi nelle menti delle persone. Per ottenere ciò, è necessario manipolare i media e il mondo accademico allo scopo di influenzare i giovani. Mentre la generazione più giovane abbraccia nuovi valori, come il marxismo e il leninismo, la vecchia generazione perde lentamente il controllo semplicemente tramite il logoramento. Come già detto, i fatti e la verità non contano più durante questo stadio, mentre la creazione di percezioni è di fondamentale importanza.
2. Destabilizzazione: lo scopo di questo passaggio è modificare lo status quo, in particolare l’economia del paese, le relazioni estere e i sistemi di difesa. L’intento è quello di creare un governo pervasivo che eserciti il controllo in modo invasivo nella società e nella vita dei suoi cittadini. Questo può richiedere da due a cinque anni per essere realizzato, sempre con il sostegno attivo del mondo accademico, che spinge soprattutto i più giovani in questa direzione. In questa fase vengono promessi diritti, vantaggi e sussidi ad alcuni strati della popolazione per incoraggiare il loro sostegno. Fondamentalmente, si corrompono le persone perché accettino il piano.
Bezmenov sostiene che, una volta che questa fase è completata, intellettuali ed idealisti non sono più necessari e, dal momento che senza dubbio saranno i primi a protestare contro le politiche del governo una volta scoperta la verità, vengono rapidamente eliminati in un modo o nell’altro. In proposito cita gli esempi di Nicaragua, Grenada, Afghanistan e Bangladesh.
3. Crisi: questo è un passo importante che dura fino a sei settimane e comporta un cambiamento rivoluzionario di potere. È qui che un evento cataclismatico sconvolge e divide il Paese, creando così il panico tra i cittadini. Esempi recenti includono gli sconvolgimenti del 2011 in Medio Oriente, in particolare Egitto e Libia. Per gli americani, i sintomi potrebbero includere la sospensione della Costituzione e l’alterazione dei controlli e degli equilibri del governo e, alla fine, la legge marziale.
4. Normalizzazione – è lo stadio finale, durante il quale la popolazione finalmente acquiesce e inizia ad accettare il comunismo. Può richiedere fino a due decenni.
Bezmenov sosteneva che la prima fase, la De-moralizzazione, era stata completata molto prima della sua intervista del 1984. In effetti, i sovietici stessi erano rimasti sorpresi di quanto facilmente fosse stata eseguita. Un chiaro indicatore del decadimento morale del paese è il declino delle organizzazioni religiose che, storicamente, sono sempre state un sostegno per la moralità, ma oggi sono in regresso. Riteneva inoltre che la seconda fase fosse in via di completamento nel 1984, ma a quanto pare non aveva previsto la caduta dell’URSS, che portò il processo a una temporanea sospensione. Ciononostante, non sarebbe azzardato sostenere che oggi in America si stanno realizzando molti degli scenari descritti da Bezmenov, e che la terza fase sembra approssimarsi.
Yuri Bezmenov morì nel 1993 senza mai vedere la realizzazione della sua profezia, che si spera non si realizzerà mai. Tuttavia, come ci ricorda Bezmenov, la sovversione richiede soltanto pazienza e perseveranza per alterare le percezioni delle persone.
Nel 1984 Yuri Alexandrovich Bezmenov, un ex-agente del KGB che aveva disertato in Canada nel 1970,rilasciò un’intervista nella quale spiegava il piano a lungo termine messo in atto dall’allora regime comunista nell’URSS per indebolire l’Occidente attraverso la guerra psicologica e la “de-moralizzazione”. Ciò sostanzialmente implicava cambiare la percezione della realtà al punto che, nonostante l’abbondanza di informazioni, la gente non fosse più in grado di giungere a conclusioni sensate nel proprio interesse e in quello della propria famiglia, comunità o nazione.
Bezmenov spiegava che questo processo di “grande lavaggio del cervello” si sviluppa in quattro fasi fondamentali: il primo stadio è chiamato “de-moralizzazione” (ossia, perdita del senso morale), e richiede da 15 a 20 anni. L’esempio più eclatante da lui fornito sono gli hippies degli anni ’60, che negli anni ’80 sono ovunque arrivati a posizioni di potere nel governo e negli affari. Questa generazione è programmata per pensare e reagire in modo pavloviano, ed è incapace di cambiare idea anche quando posti davanti all’evidenza e a dati di prima fonte.
La de-moralizzazione secondo Bezmenov è un processo “irreversibile”, e in effetti egli pensava che il processo di de-moralizzazione dell’Occidente fosse già completato. Una volta compiuto, la seconda fase del lavaggio del cervello ideologico è la “destabilizzazione”, seguita da una “crisi” e, infine, un periodo di “normalizzazione”, che è un eufemismo per l’instaurazione di un regime totalitario.
Molte contraddizioni interne, così come influenze esterne, causarono il crollo improvviso e precipitoso dell’Unione Sovietica nel 1991, così che qualsiasi timore di un’invasione sovversiva guidata dal KGB oggi sarebbe completamente infondata. Tuttavia, è difficile non intravedere in quella visione originale lo stato odierno di molte nazioni moderne occidentali. Le società sembrano sempre più costituite da tribù polarizzate, dove un numero crescente di individui rifiutano i fatti a favore di fragili narrazioni e opinioni (come un immaginario riscaldamento globale, falsificato da tutti i dati storici disponibili, o il la fallace affermazione che l’”Europa” ci avrebbe “dato la pace”), o dove la “relativizzazione” della realtà ha raggiunto livelli tali che i “fatti” vengono percepiti come interpretabili in una miriade frattalica di modi. Sembra insomma quasi che il piano sovversivo originale abbia preso una vita propria dopo la caduta del comunismo sovietico, o sia stato continuato da altri gruppi di interesse.
Se definirla una minaccia “comunista” oggi è fuori moda o rischia di ferire la sensibilità di qualcuno, potremmo chiamarla totalitarismo o autoritarismo, e poco importa se si vuole considerare il KGB o la CIA come la mente principale dietro il processo di sovversione sociale in corso (recenti ricerche negli archivi storici ci mostrano come i contatti tra i due blocchi fossero in realtà molto più frequenti di quanto si pensi). Nella sostanza, rimane un’ideologia basata sull’annientamento delle identità individuali e nazionali, dove un’oligarchia centralizzata e distante, irresponsabile nei confronti delle masse sottostanti sempre più livellate, uniformi e standardizzate, esercita un livello senza precedenti di controllo e sorveglianza sulle libertà civili, fisiche e, ciò che è ancora più inquietante, psicologiche.
Di Tim Bryce, 25 aprile 2012
Nel classico film di Hitchcock del 1935 “I 39 scalini” non si parla di una scalinata, ma piuttosto di una serie di missioni clandestine necessarie per rovesciare un governo. Il film è appassionante ma, a quanto pare, in realtà ci vogliono molti meno passi per sovvertire un governo, per l’esattezza quattro. Ciò, almeno, è quello che afferma Yuri Bezmenov, ex agente del KGB. Durante gli anni ’60, Bezmenov prestò servizio per il KGB principalmente in India, dove aveva il compito di diffondere propaganda sovietica e disinformazione nel mondo occidentale. Alla fine disertò in Occidente nel 1970 e si stabilì in Canada, dove tenne conferenze e scrisse articoli sulle tecniche usate dal KGB per sovvertire l’Occidente.
Nel 1984 è stato protagonista di un’intervista televisiva che è ancora disponibile su YouTube. Durante questa intervista, Bezmenov spiega che le attività del KGB riguardavano ben poco lo spionaggio tipico alla James Bond (solo il 15%), ma si concentravano maggiormente (85%) sulla “sovversione ideologica”, utilizzata per minare segretamente il governo americano [e in generale i governi occidentali N.d.T.] attraverso azioni non apertamente politiche di guerra psicologica. Lo scopo di questo programma era cambiare la percezione della realtà usando tecniche di lavaggio del cervello subliminali per un lungo periodo di tempo. La gente agisce sulla base della propria percezione della realtà, indipendentemente dal fatto che sia corretta o fallace. Non si preoccupa tanto dei fatti quanto dei propri modi di vedere il mondo e dei propri interessi personali. Controllando le percezioni delle persone, esse diventano più inclini a trarre conclusioni errate, facilitando così la manipolazione delle masse. L’obiettivo del programma del KGB era quindi quello di programmare le persone a rigettare le verità come fallaci, nonostante l’evidenza.
Come spiega Bezmenov nell’intervista, quattro fasi sono necessarie per trasformare il pensiero e il comportamento della popolazione:
1. De-moralizzazione – questo processo può richiedere circa 15-20 anni (una generazione) per essere completato. Durante questa fase, la fibra morale e l’integrità del paese vengono messe in discussione, creando così dubbi nelle menti delle persone. Per ottenere ciò, è necessario manipolare i media e il mondo accademico allo scopo di influenzare i giovani. Mentre la generazione più giovane abbraccia nuovi valori, come il marxismo e il leninismo, la vecchia generazione perde lentamente il controllo semplicemente tramite il logoramento. Come già detto, i fatti e la verità non contano più durante questo stadio, mentre la creazione di percezioni è di fondamentale importanza.
2. Destabilizzazione: lo scopo di questo passaggio è modificare lo status quo, in particolare l’economia del paese, le relazioni estere e i sistemi di difesa. L’intento è quello di creare un governo pervasivo che eserciti il controllo in modo invasivo nella società e nella vita dei suoi cittadini. Questo può richiedere da due a cinque anni per essere realizzato, sempre con il sostegno attivo del mondo accademico, che spinge soprattutto i più giovani in questa direzione. In questa fase vengono promessi diritti, vantaggi e sussidi ad alcuni strati della popolazione per incoraggiare il loro sostegno. Fondamentalmente, si corrompono le persone perché accettino il piano.
Bezmenov sostiene che, una volta che questa fase è completata, intellettuali ed idealisti non sono più necessari e, dal momento che senza dubbio saranno i primi a protestare contro le politiche del governo una volta scoperta la verità, vengono rapidamente eliminati in un modo o nell’altro. In proposito cita gli esempi di Nicaragua, Grenada, Afghanistan e Bangladesh.
3. Crisi: questo è un passo importante che dura fino a sei settimane e comporta un cambiamento rivoluzionario di potere. È qui che un evento cataclismatico sconvolge e divide il Paese, creando così il panico tra i cittadini. Esempi recenti includono gli sconvolgimenti del 2011 in Medio Oriente, in particolare Egitto e Libia. Per gli americani, i sintomi potrebbero includere la sospensione della Costituzione e l’alterazione dei controlli e degli equilibri del governo e, alla fine, la legge marziale.
4. Normalizzazione – è lo stadio finale, durante il quale la popolazione finalmente acquiesce e inizia ad accettare il comunismo. Può richiedere fino a due decenni.
Bezmenov sosteneva che la prima fase, la De-moralizzazione, era stata completata molto prima della sua intervista del 1984. In effetti, i sovietici stessi erano rimasti sorpresi di quanto facilmente fosse stata eseguita. Un chiaro indicatore del decadimento morale del paese è il declino delle organizzazioni religiose che, storicamente, sono sempre state un sostegno per la moralità, ma oggi sono in regresso. Riteneva inoltre che la seconda fase fosse in via di completamento nel 1984, ma a quanto pare non aveva previsto la caduta dell’URSS, che portò il processo a una temporanea sospensione. Ciononostante, non sarebbe azzardato sostenere che oggi in America si stanno realizzando molti degli scenari descritti da Bezmenov, e che la terza fase sembra approssimarsi.
Yuri Bezmenov morì nel 1993 senza mai vedere la realizzazione della sua profezia, che si spera non si realizzerà mai. Tuttavia, come ci ricorda Bezmenov, la sovversione richiede soltanto pazienza e perseveranza per alterare le percezioni delle persone.
tirannide anaffettiva anglo-italiana
Mah. La michielin è na ragazzetta di 20 anni eh. Già sta messa così.
PS però "sindaca" va bene perché "sindaco" implicava che solo un uomo potesse ricoprire tale carica. Ok.
PS però "sindaca" va bene perché "sindaco" implicava che solo un uomo potesse ricoprire tale carica. Ok.
- blau-weiss
- Località: Polonia
Casomai è vero il contrario. L'articolo prima del cognome era usato in passato per indicare personalità importanti maschili (il Vasari, il Carducci, il Croce).
Non capisco perché (la) Michielin, nota sociologa, deduce che sia discriminante utilizzare l'articolo prima di un cognome.
Non capisco perché (la) Michielin, nota sociologa, deduce che sia discriminante utilizzare l'articolo prima di un cognome.
- mimmo
- Località: Roma
non se sia peggio questo intervento o quello della figlia di ramazzotti
La Montessori?
La Deledda?
La Montalcini?
Ecc...
TORINO MERDA
La Deledda?
La Montalcini?
Ecc...
TORINO MERDA
- Il Sigaro
- Località: Roma
Perché è fondamentalmente un'ignorante. Ormai fa tendenza discettare di linguaggio, anche (e soprattutto) se non si sa cos'è il linguaggio.blau-weiss ha scritto: ↑01/04/2021, 12:18Casomai è vero il contrario. L'articolo prima del cognome era usato in passato per indicare personalità importanti maschili (il Vasari, il Carducci, il Croce).
Non capisco perché (la) Michielin, nota sociologa, deduce che sia discriminante utilizzare l'articolo prima di un cognome.
D'altra parte con i social si cerca di farsi notare, e il modo migliore è dimostrarsi conformisti rispetto alle "mode" intellettuali. Adesso va di moda affermare che la lingua italiana discrimina le donne, e questa ragazzotta si uniforma. L'altro giorno un'altra che si è esibita a Sanremo, non ricordo il nome, tra un balletto con le chiappe al vento e una foto con le tette di fuori ha spiegato che chi non è d'accordo con il disegno di legge sull'omolesbotransfobia dovrebbe essere privato del diritto di elettorato, per cui ... chiacchiere in libertà, l'unico problema è che i social lavano il cervello dei nostri figli.
UNDICI VAVRO
UNDICI MURIQI
No ai ciccicaputi
UNDICI MURIQI
No ai ciccicaputi
- Borderline
- Località: Charleston, SC
una volta le opinioni rimanevano nel privato, o nella propria sfera familiare, oggi sono usate come mezzo di autodeterminazione - sono forzate e influenzate dalle correnti di pensiero dominanti, inoltre, sono impulsive, perchè la scorreggia del pensiero di un momento si puo' tramutare in un messaggio che raggiunge milioni. Tutti credono di avero qualcosa di veramente importante da dire, eppure proprio per la velocità di questa comunicazione nessuno si prende più la briga di studiare prima di formulare concetti. È tosta.Il Sigaro ha scritto: ↑01/04/2021, 17:25Perché è fondamentalmente un'ignorante. Ormai fa tendenza discettare di linguaggio, anche (e soprattutto) se non si sa cos'è il linguaggio.blau-weiss ha scritto: ↑01/04/2021, 12:18Casomai è vero il contrario. L'articolo prima del cognome era usato in passato per indicare personalità importanti maschili (il Vasari, il Carducci, il Croce).
Non capisco perché (la) Michielin, nota sociologa, deduce che sia discriminante utilizzare l'articolo prima di un cognome.
D'altra parte con i social si cerca di farsi notare, e il modo migliore è dimostrarsi conformisti rispetto alle "mode" intellettuali. Adesso va di moda affermare che la lingua italiana discrimina le donne, e questa ragazzotta si uniforma. L'altro giorno un'altra che si è esibita a Sanremo, non ricordo il nome, tra un balletto con le chiappe al vento e una foto con le tette di fuori ha spiegato che chi non è d'accordo con il disegno di legge sull'omolesbotransfobia dovrebbe essere privato del diritto di elettorato, per cui ... chiacchiere in libertà, l'unico problema è che i social lavano il cervello dei nostri figli.
Lazio Patria Nostra
Ma poi è proprio il concetto di fondo che è paranoico, cioè in che modo dire "la" prima di un cognome femminile è indice di discriminazione? Ne devo dedurre che quando sui libri di scuola leggevo "il" Manzoni o "il" Carducci l'autore del libro li stava insultando?
Io per fortuna di donne così non ne ho mai incontrate, ma se me capitasse una che me fa sti discorsi veramente c'avrei timore pure a salutarla. Ma mica per altro, me sentirei tipo in tribunale quando dicono che qualunque cosa dici potrebbe essere usata contro di te. Ma che davero oh.
Io per fortuna di donne così non ne ho mai incontrate, ma se me capitasse una che me fa sti discorsi veramente c'avrei timore pure a salutarla. Ma mica per altro, me sentirei tipo in tribunale quando dicono che qualunque cosa dici potrebbe essere usata contro di te. Ma che davero oh.
- Edo_88
- Località: Guidonia
ma detto ciò, LA michielin chi sarebbe? che farebbe?
è una de passaggio......una che ha cantato 2-3 canzoni, anche molto belle, ma che durerà quanto la puzza de na scureggia in un tornado......
- Il Sigaro
- Località: Roma
Meraviglioso il cortocircuito del politicamente corretto causato da Erdogan con la Von der Leyen.
UNDICI VAVRO
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- mimmo
- Località: Roma
tutto veramente troppo bello per essere vero.Il Sigaro ha scritto:Meraviglioso il cortocircuito del politicamente corretto causato da Erdogan con la Von der Leyen.
- Caol
- Località: roma
Hai ragione.Borderline ha scritto: ↑02/04/2021, 9:56una volta le opinioni rimanevano nel privato, o nella propria sfera familiare, oggi sono usate come mezzo di autodeterminazione - sono forzate e influenzate dalle correnti di pensiero dominanti, inoltre, sono impulsive, perchè la scorreggia del pensiero di un momento si puo' tramutare in un messaggio che raggiunge milioni. Tutti credono di avero qualcosa di veramente importante da dire, eppure proprio per la velocità di questa comunicazione nessuno si prende più la briga di studiare prima di formulare concetti. È tosta.Il Sigaro ha scritto: ↑01/04/2021, 17:25Perché è fondamentalmente un'ignorante. Ormai fa tendenza discettare di linguaggio, anche (e soprattutto) se non si sa cos'è il linguaggio.blau-weiss ha scritto: ↑01/04/2021, 12:18Casomai è vero il contrario. L'articolo prima del cognome era usato in passato per indicare personalità importanti maschili (il Vasari, il Carducci, il Croce).
Non capisco perché (la) Michielin, nota sociologa, deduce che sia discriminante utilizzare l'articolo prima di un cognome.
D'altra parte con i social si cerca di farsi notare, e il modo migliore è dimostrarsi conformisti rispetto alle "mode" intellettuali. Adesso va di moda affermare che la lingua italiana discrimina le donne, e questa ragazzotta si uniforma. L'altro giorno un'altra che si è esibita a Sanremo, non ricordo il nome, tra un balletto con le chiappe al vento e una foto con le tette di fuori ha spiegato che chi non è d'accordo con il disegno di legge sull'omolesbotransfobia dovrebbe essere privato del diritto di elettorato, per cui ... chiacchiere in libertà, l'unico problema è che i social lavano il cervello dei nostri figli.
Più che altro noto anche la tendenza a discettare, discutere,litigare, fare interminabili pipponi su cose tutto sommato marginali. Su stupidaggini.
Nel frattempo i problemi veri spariscono.
Per dire: tutti a parlare di femminismo e rispetto delle donne, ma a me pare che valga solo per un certo tipo di donne di ceto medio-alto. E' notizia di questi giorni che il carcere femminile di Rebibbia è in pieno focolaio Covid e non si riesce ad arginarlo perché, ovviamente (e non dovrebbe essere così), stante la drammatica situazione carceraria italiana, è impossibile praticare quarantene e distanziamento.
Però di quelle donne sticazzi, non gliene frega niente a nessuno.
Valgono di più la von der Leyden offesa da Erdogan, l'attrice di quinta mano che ci racconta che trent'anni fa quando era ragazzina è rimasta traumatizzata da uno che per strada gli ha urlato "ah bona" etc.etc.
Ah mo si so inventati pure il "catcalling"...una questione di semplice buona educazione che si trasforma in materia da codice penale
Vabbè, main Turchia come in molti paesi arabi la donna proprio non viene presa in considerazione.
Ora quello successo con la borderliner è grave grave.
Proprio da alzarsi e andarsene.
Cioè alzarsi...nel senso andarsene.
Ora quello successo con la borderliner è grave grave.
Proprio da alzarsi e andarsene.
Cioè alzarsi...nel senso andarsene.
Concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur