Massimo G ha scritto:Gato ha scritto: ↑07/08/2019, 14:06
Massimo G ha scritto:Gato ha scritto: ↑07/08/2019, 13:16
Massimo G ha scritto:Gato ha scritto: ↑07/08/2019, 12:30
Massimo G ha scritto:Gato ha scritto: ↑06/08/2019, 18:37
Comunque, qui a Roma, il tratto di sopraelevata che verrà demolito è quello di fronte alla stazione Tiburtina.
Quello che parte da viale castrense e passa sopra San Lorenzo non lo tocca nessuno (e ci mancherebbe, visto che è quello che ti porta all'imbocco della nuova tangenziale).
Comunque a me manda ai pazzi il fatto che stiamo mandando la mondezza in Svezia per fargliela bruciare.
Eh ma al romano non la si fa'...
Noi semo furbi, i termovalorizzatori che bruciano mondezza per produrre energia e tele riscaldamento a Roma non li vogliamo.
Pensa che cojoni in Svezia (noto paese del terzo mondo popolato da negri con le panze gonfie) che si fanno pagare da noi per bruciare la nostra mondezza e produrre energia per le loro case...
Svezia, poi, famosa per sbattersene dell'ambiente..
la Svezia è grande quasi il doppio dell'Italia, ha poco meno di 10 milioni di abitanti e condizioni ambientali e climatiche diverse (temperature medie più basse, più ventilazione, ecc.) per cui può permettersi di mettere, senza subirne gli effetti, ad un angolo del suo territorio un termovalorizzatore e farci business.
La tecnologia degli abbattimenti in quei tipi di territorio fa si che le emissioni degli impianto non abbiano particolare impatto sui valori dell'atmosfera cosa diversa invece in quei territori tipo l'Italia dove i valori sono quasi giornalmente al limite
La pianura Padana è in Svezia?
è una tematica che all'interno del territorio italiano deve essere trattata in maniera uniforme, per garantire risultati a 50 anni dell'intero sistema Paese. Roma, Siena, pianura padana, Bolzano, Trapani, a prescindere dai loro singoli valori, vanno trattati con un unico metodo.
Infatti per me ogni provincia dovrebbe avere un termovalorizzatore e contemporaneamente iniziare una lotta senza quartiere alla produzione di rifiuti.
Ad esempio, Sperlonga è diventato un comune senza plastica. Il sindaco ha semplicemente detto che da quest'anno, in tutto il territorio comunale, non si può più fare uso e commercializzare prodotti in plastica monouso.
L'acqua la vendono in lattina e vetro (con 50 centesimi di vuoto a rendere), i bicchieri usa e getta sono in amido di mais (identici a quelli in plastica) biodegradabili e compostabili.
Ora, Sperlonga non è Roma, ma ha fatto una scelta coraggiosa ed impopolare (fioccano infatti i ricorsi al Tar). A Roma la raggi si sgrilletta per tre macchine mangia bottiglie messe in tre stazioni di metro, quando macchine del genere dovrebbero stare fuori ogni cazzo di supermercato che vende acqua (in Lituania è così da un decennio).
Pensa solo al latte fresco e quanti milioni di litri se ne consumano, in plastica, solo a Roma..
Una bella ordinanza di quattro righe: "dal 01/06/2020 tutti i prodotti a breve scadenza venduti nel territorio comunale non devono essere confezionati in plastica"
Latte, yogurt, ecc.. tutto in vetro o confezioni alternative, oppure alla spina, col vuoto a rendere.
Visto che il ritardo mentale di noi romani ci impedisce una sana gestione dei rifiuti, bisogna metterci le mani in qualche modo.
il no e l'abbandono di impianti di incenerimento, discariche e altre strutture per lo smaltimento di rifiuti indifferenziati viene dall'UE mica è una paranoia dell'm5s
Ma se in nord Europa escono come funghi?
uno dei mille articoli in rete sull'argomento dove tra l'altro c'è anche il link alla risoluzione del 2018
https://valori.it/inceneritori-portano- ... -corte-ue/
Gato però permettimi di invitarti ad approfondire l'argomento altrimenti si crea solo confusione e basta. Non aver presente che è direttamente l'UE che con atti formali chiede di abbandonare tali strade (discariche, inceneritori, ecc.) vuol dire far passare, sulla tematica, l'm5s paranoico e folle.
Se ti informi in rete trovi anche articoli e documenti che spiegano del perchè la Svezia può permettersi di tener acceso qualche termovalorizzatore
La comunità europea non demonizza i termovalorizzatori, né li proibisce. Semplicemente dice che sono peggio del riciclo, ma meglio delle discariche.
Quello nuovo di Copenaghen è un cazzo di capolavoro ingegneristico che inquina meno di una mucca, ma è altresì vero che ci finisce il 4% del totale dei rifiuti prodotti, perché tutto il resto viene riciclato.
Il problema dell'Italia è che siamo in un limbo del cavolo, in cui non abbiamo impianti di riciclo, abbiamo inceneritori di vecchia generazione, ci sono resistenze culturali, e abbiamo un disperato bisogno di eliminare rifiuti.
Un po' come il risparmio energetico, la prima regola è abbassare il fabbisogno.
Vanno prodotti meno rifiuti. È inutile dire "tanto ormai la plastica si ricicla, per cui la posso continuare ad usare". Leggevo ieri un articolo in cui si affermava che il fabbisogno di plastica mondiale sarebbe soddisfatto semplicemente ritrasformando quella attuale, senza bisogno di produrre nuova plastica. Discorso simile per alluminio e vetro.
Ieri ho visto una piccola cosa che mi ha shoccato: una tizia al supermercato ha riempito il carrello di piatti, bicchieri, bicchierini di plastica. Parliamo di almeno 10 pacchi da 100. Della serie: "non voglio lavare manco un bicchiere per le prossime due settimane di vacanza".
Pensi che 'sti mille piatti verranno sciacquati dopo l'uso e differenziati? Non credo.
Un pacco di piatti in plastica monouso dovrebbe costare 10 euro, non 1,15.
Poi per carità, nessuno pretende che si viva come Greta thumberg, che non magna per evitare di caca', ma una cazzo di via di mezzo sarebbe auspicabile.