Re: Coronavirus
Inviato: 26/05/2020, 20:22
Io anche lavoro come consulente esterno per un ente pubblico di piccole dimensioni ma di grande budget.Waldganger ha scritto: ↑26/05/2020, 23:44Se ricominciamo con lo stillicidio tra pubblico e privato non ne usciamo più fuori. Se la dirigenza è politica, e la politica entra a piene mani nel settore pubblico l’efficienza e l’efficacia non esisterà mai. La politica ha tutto l’interesse ad entrare nella macchina amministrativa e inserire chi reputa più opportuno nei settori più cruciali. Ne deriva una P.A. che lavora sulla libera volontà dell’individuo. Aggiungi personale poco qualificato, in avanti con gli anni, che non fa il suo lavoro con passione, che si sente arrivato il giorno dopo che ha firmato il contratto e escono fuori i mostri che tu hai tirato fuori.
Ma non è con la politica alla Renzi che si riacquisisce una certa qualità dei servizi. Basterebbe spoliticizzare la P.A. e impedire la presenza dei sindacati nella stessa. I lavoratori poco produttivi si ritroverebbero senza il cappello del partito o del sindacato a cui rivolgersi nei casi sporadici di una reprimenda.
Il settore privato della Pmi riesce ad essere efficiente perché ha una conduzione snella e il sindacato ingerisce poco o nulla. La politica non interviene se non nella stipula di eventuali commesse, ma non richiede inserimenti di personale all’interno delle aziende. La differenza è tutta lì, dimensioni, responsabilità, catena di comando univoca e interessata al lavoro che fai. Se metti Lapo Elkann a capo di una ditta, te la fa fallire in neanche un anno. Ecco, i dirigenti delle P.A. Sono tutti Lapo Elkann.
Ne ho conosciuti tanti nelle mie consulenze contabili e non ce n’è stato uno che mi ha colpito per la gestione e l’efficentazione del personale.
Alcuni erano addirittura storici o filosofi.
Il loro primo pensiero era di avere un rapporto tranquillo con i Sindacati e con il politico di riferimento.
Eh pure io...
Lungi da me voler rinfocolare una polemica annosa, quella tra pubblico e privato. Però, attenzione, alcuni dati vanno letti dalla prospettiva giusta. Premesso che l'esempio dei 2K al mese serviva solo per evidenziare come i soldi non abbiano lo stesso valore per tutti, dovremmo poi entrare nel dettaglio per chiarire certi meccanismi che non sono affatto semplici.you'llneverwalkalone ha scritto: ↑26/05/2020, 20:16Completamente d'accordo con te con il discorso delle tutele neanche lontanamente paragonabili. Anche se pure questo con le dovute eccezioni, ti faccio un esempio sai che il dipendente pubblico al contrario del privato non ha diritto neanche ad un giorno di paternità? Poi hai fatto una cifra, 2k, che in pochi raggiungono nel pubblico, ti invito ancora a leggere i contratti collettivi. Riguardo al numero dei dipendenti pubblici, e se ti dicessi che siamo il paese col rapporto più basso di forza lavoro pubblica / privata? Contrariamente al pensiero comune che viene da concezioni vecchie di decenni. Concorsi nei ministeri e nei comuni e nelle regioni stanno riprendendo ora dopo anni ed anni di blocco. Se potessimo spendere quanto altri paesi europei nelle assunzioni pubbliche, avremmo tassi di disoccupazione non troppo distanti dalla media UE. Forse il problema delle tante inefficienze del pubblico, che poi hanno impatto anche sulla gestione della pandemia per tornare in Topic, è proprio questa: forza lavoro vecchia, ad organico ridotto, con pochi strumenti e con una formazione rimasta indietro decenni rispetto al privatoIl Sigaro ha scritto: ↑26/05/2020, 10:32Il fatto, non per rinfocolare una polemica tra poveri, è che il dipendente pubblico ha il culo parato.you'llneverwalkalone ha scritto: ↑26/05/2020, 9:27Ma secondo te quando prende un dipendente pubblico medio? Che poi dipendente pubblico significa tutto e niente... Ti invito a leggere i ccnl del pubblico impiego, a meno che non intendi dirigenti, che sono una piccolissima parte
Innanzitutto, non puoi paragonare lo stipendio del dipendente pubblico alle entrate del privato. Un dipendente pubblico a 2K al mese campa bene, un privato a 2K al mese non riesce neppure ad aprire l'attività.
Non parliamo dell'impegno richiesto. Ovvio che nel settore pubblico c'è gente in gamba e che lavora con dedizione, lo so bene perché c'ho a che fare da una vita, ma insomma le tutele sono ben diverse da quelle di un dipendente privato e l'impegno non è neppure lontanamente paragonabile a quello di un imprenditore/professionista.
Comunque la questione non è tanto il taglio lineare degli stipendi pubblici, quanto il costo complessivo per lo Stato, e quindi la diminuzione dei posti. Alla quale prima o poi andremo incontro, se chi produce ricchezza viene bastonato in questo modo.
Io ho una piccola impresa, e ti assicuro che mandare via un contratto a tempo indeterminato costa delle cifre folli (ma folli davvero), per me questo è uno dei principali problemi del nostro paese. sia nel privato, che nel pubblico. il mercato del lavoro europeo ha un turnover altissimo, se sei bravo guadagni tanto e ti tieni il posto, se sei una zappa ti mandano a casa. da noi no. risultato? perdiamo i bravi e ci tocca tenerci le zappe.Il Sigaro ha scritto: ↑27/05/2020, 10:58Lungi da me voler rinfocolare una polemica annosa, quella tra pubblico e privato. Però, attenzione, alcuni dati vanno letti dalla prospettiva giusta. Premesso che l'esempio dei 2K al mese serviva solo per evidenziare come i soldi non abbiano lo stesso valore per tutti, dovremmo poi entrare nel dettaglio per chiarire certi meccanismi che non sono affatto semplici.you'llneverwalkalone ha scritto: ↑26/05/2020, 20:16Completamente d'accordo con te con il discorso delle tutele neanche lontanamente paragonabili. Anche se pure questo con le dovute eccezioni, ti faccio un esempio sai che il dipendente pubblico al contrario del privato non ha diritto neanche ad un giorno di paternità? Poi hai fatto una cifra, 2k, che in pochi raggiungono nel pubblico, ti invito ancora a leggere i contratti collettivi. Riguardo al numero dei dipendenti pubblici, e se ti dicessi che siamo il paese col rapporto più basso di forza lavoro pubblica / privata? Contrariamente al pensiero comune che viene da concezioni vecchie di decenni. Concorsi nei ministeri e nei comuni e nelle regioni stanno riprendendo ora dopo anni ed anni di blocco. Se potessimo spendere quanto altri paesi europei nelle assunzioni pubbliche, avremmo tassi di disoccupazione non troppo distanti dalla media UE. Forse il problema delle tante inefficienze del pubblico, che poi hanno impatto anche sulla gestione della pandemia per tornare in Topic, è proprio questa: forza lavoro vecchia, ad organico ridotto, con pochi strumenti e con una formazione rimasta indietro decenni rispetto al privatoIl Sigaro ha scritto: ↑26/05/2020, 10:32Il fatto, non per rinfocolare una polemica tra poveri, è che il dipendente pubblico ha il culo parato.you'llneverwalkalone ha scritto: ↑26/05/2020, 9:27Ma secondo te quando prende un dipendente pubblico medio? Che poi dipendente pubblico significa tutto e niente... Ti invito a leggere i ccnl del pubblico impiego, a meno che non intendi dirigenti, che sono una piccolissima parte
Innanzitutto, non puoi paragonare lo stipendio del dipendente pubblico alle entrate del privato. Un dipendente pubblico a 2K al mese campa bene, un privato a 2K al mese non riesce neppure ad aprire l'attività.
Non parliamo dell'impegno richiesto. Ovvio che nel settore pubblico c'è gente in gamba e che lavora con dedizione, lo so bene perché c'ho a che fare da una vita, ma insomma le tutele sono ben diverse da quelle di un dipendente privato e l'impegno non è neppure lontanamente paragonabile a quello di un imprenditore/professionista.
Comunque la questione non è tanto il taglio lineare degli stipendi pubblici, quanto il costo complessivo per lo Stato, e quindi la diminuzione dei posti. Alla quale prima o poi andremo incontro, se chi produce ricchezza viene bastonato in questo modo.
Ad esempio, se si parla di privato un conto è la situazione dei dipendenti delle grandi imprese, che spesso per ovvie ragioni hanno benefit e tutele superiori, un conto quella dei dipendenti delle piccole e micro imprese. Entrambi, tuttavia, sono esposti al rischio di perdere il lavoro in misura enormemente superiore a quella di un dipendente pubblico. Questa circostanza, di per sé, ha un grande valore economico al di là dell'importo dello stipendio. Quando lavoravo, anni fa, per un ente pubblico, se portavo la busta paga in banca per un prestito o un finanziamento, o chiedevo di acquistare la macchina a rate, ecc., la prima cosa che mi chiedevano era se lavoravo per privati o per lo Stato. Se poi parliamo di un libero professionista o di un imprenditore, non c'è neppure la possibilità di fare un paragone.
Quanto al numero dei dipendenti pubblici, un parallelo con altri Stati a mio avviso ha poco senso. Dipende molto da come la macchina amministrativa pubblica è organizzata, da quali funzioni sono svolte dallo Stato e quali no. Peraltro di contratti anche nel pubblico ce ne sono molti: alcuni enti adottano ccnl privatistici e sono al di fuori della contrattazione ARAN, per cui bisognerebbe capire come li consideriamo. Certo è che risolvere il problema della disoccupazione in Italia mediante assunzioni nel pubblico sarebbe follia assoluta. Primo, perché non ci sono i soldi per farlo a meno di aumentare ulteriormente le tasse sul sistema produttivo che ne è già soffocato; secondo, perché in un quadro di malfunzionamento, mancanza di professionalità e sovrapposizione di competenze, si otterrebbe un ulteriore effetto caos.
Sta di fatto che l'esperienza quotidiana di chi si raffronta con la p.a. è quasi sempre pessima. Le riforme del pubblico impiego, ultima quella sciagurata di Renzi, hanno introdotto un criterio di irresponsabilità diffuso, per motivi di becera convenienza politica (vedi la dirigenza pubblica messa letteralmente nelle mani del politico) o per inseguire l'assurda utopia secondo la quale l'efficienza nella p.a. si raggiunge applicando schemi privatistici.
La formazione è un altro dei temi cari ai sindacati che viene utilizzato per giustificare l'inefficienza e per sponsorizzare vacanze premio dei dipendenti mascherate da corsi di aggiornamento presso istituti farlocchi. La vera formazione che serve in una struttura pubblica è quella che deriva dallo studio (mentre ora si mette chiunque a fare qualsiasi cosa: vogliamo parlare dei poliziotti con attestato di corsi bimestrali promossi al livello degli ingegneri al Ministero della Giustizia? di addetti alle vendite in società pubbliche con la terza media messi a dirigere l'ufficio personale di un altro ministero? di dirigenti senza laurea assunti un po' ovunque?) e dall'esperienza di anni. Prima di essere, da professionista, un buon avvocato, commercialista, ingegnere, geometra, devi avere almeno ven'anni di lavoro duro alle spalle, non vedo perché nel pubblico debba essere diverso.
La realtà è che si sbaglia spesso prospettiva. Dire che i dipendenti pubblici sono scarsi e fancazzisti è sbagliato concettualmente, anche perché di bravi ce ne sono eccome. Il fatto è che in Italia il sistema consente, pressoché in tutti i settori del pubblico impiego, la sopravvivenza e spesso la prosperità di soggetti che non fanno un cazzo, non sanno fare un cazzo e magari sono pure disonesti. Con la conseguenza che coloro che non hanno risorse etiche e professionali eccelse, si adeguano alla svelta se non altro per non passare per fessi.
Oggi come oggi, per come la vedo io, una riforma complessiva (direi anche una controriforma, tornerei agli anni '80) del pubblico impiego è urgente come quella del fisco e poco meno di quella della giustizia.
Ma pensa te come stanno questifoketto ha scritto: ↑26/05/2020, 5:58ridicola?!
qua in Calabria pretendono che io vada al comune di residenza ad indicare il mio orario di accesso alla spiaggia e dice che metteranno "gli steward" al mare co tanto de gilet per il controllo.
chi decide di sottostare a queste misure di controllo sociale,merita AMPIAMENTE la dittatura e prevedo scariche de carcinculo ripetute in ogni dove,altro che 60mila assunti in giro per vigilare.
no no,ma sti complottisti hanno rotto er cazzo.
Ho letto con molto piacere e concordo su molte parti, ma sull'impossibilità di confronto con altri paesi non mi trovo d'accordo, è vero che stiamo parlando di sistemi diversi, ma è innegabile che a livello di occupazione nel settore privato non siamo troppo distanti da molti paesi indicati come virtuosi come Germania, regno unito, per non parlare della Francia. L'esagerata pressione fiscale che blocca le imprese italiane dal liberare il loro pieno potenziale, che sarebbe che tra i migliori al mondo, non è dovuta alla spesa per dipendenti pubblici, ma al fardello del debito con conseguente spesa per interessi. Qua mi ripeto con quanto detto prima se POTESSIMO spendere quanto altri paesi in forza lavoro pubblica non avremmo livelli occupazionali distanti dagli stessi, e parlo sia di sanità ma ancora di più di scuola e comunque senza escludere le funzioni centrali, dove anni di blocco delle assunzioni ed agli aumenti salariali hanno avuto l'effetto di uniformare verso il basso la qualità, tenendosi così le sacche di inefficienza e perdendosi quelle di qualità. Ma nel concepire comune rimane l'idea, ereditata giustamente da decenni di clientelismo e sprechi, che il dipendente pubblico è il male assoluto per il sistema produttivo quando dovrebbe essere la base su cui costruire la libera attività.Il Sigaro ha scritto: ↑27/05/2020, 10:58Lungi da me voler rinfocolare una polemica annosa, quella tra pubblico e privato. Però, attenzione, alcuni dati vanno letti dalla prospettiva giusta. Premesso che l'esempio dei 2K al mese serviva solo per evidenziare come i soldi non abbiano lo stesso valore per tutti, dovremmo poi entrare nel dettaglio per chiarire certi meccanismi che non sono affatto semplici.you'llneverwalkalone ha scritto: ↑26/05/2020, 20:16Completamente d'accordo con te con il discorso delle tutele neanche lontanamente paragonabili. Anche se pure questo con le dovute eccezioni, ti faccio un esempio sai che il dipendente pubblico al contrario del privato non ha diritto neanche ad un giorno di paternità? Poi hai fatto una cifra, 2k, che in pochi raggiungono nel pubblico, ti invito ancora a leggere i contratti collettivi. Riguardo al numero dei dipendenti pubblici, e se ti dicessi che siamo il paese col rapporto più basso di forza lavoro pubblica / privata? Contrariamente al pensiero comune che viene da concezioni vecchie di decenni. Concorsi nei ministeri e nei comuni e nelle regioni stanno riprendendo ora dopo anni ed anni di blocco. Se potessimo spendere quanto altri paesi europei nelle assunzioni pubbliche, avremmo tassi di disoccupazione non troppo distanti dalla media UE. Forse il problema delle tante inefficienze del pubblico, che poi hanno impatto anche sulla gestione della pandemia per tornare in Topic, è proprio questa: forza lavoro vecchia, ad organico ridotto, con pochi strumenti e con una formazione rimasta indietro decenni rispetto al privatoIl Sigaro ha scritto: ↑26/05/2020, 10:32Il fatto, non per rinfocolare una polemica tra poveri, è che il dipendente pubblico ha il culo parato.you'llneverwalkalone ha scritto: ↑26/05/2020, 9:27Ma secondo te quando prende un dipendente pubblico medio? Che poi dipendente pubblico significa tutto e niente... Ti invito a leggere i ccnl del pubblico impiego, a meno che non intendi dirigenti, che sono una piccolissima parte
Innanzitutto, non puoi paragonare lo stipendio del dipendente pubblico alle entrate del privato. Un dipendente pubblico a 2K al mese campa bene, un privato a 2K al mese non riesce neppure ad aprire l'attività.
Non parliamo dell'impegno richiesto. Ovvio che nel settore pubblico c'è gente in gamba e che lavora con dedizione, lo so bene perché c'ho a che fare da una vita, ma insomma le tutele sono ben diverse da quelle di un dipendente privato e l'impegno non è neppure lontanamente paragonabile a quello di un imprenditore/professionista.
Comunque la questione non è tanto il taglio lineare degli stipendi pubblici, quanto il costo complessivo per lo Stato, e quindi la diminuzione dei posti. Alla quale prima o poi andremo incontro, se chi produce ricchezza viene bastonato in questo modo.
Ad esempio, se si parla di privato un conto è la situazione dei dipendenti delle grandi imprese, che spesso per ovvie ragioni hanno benefit e tutele superiori, un conto quella dei dipendenti delle piccole e micro imprese. Entrambi, tuttavia, sono esposti al rischio di perdere il lavoro in misura enormemente superiore a quella di un dipendente pubblico. Questa circostanza, di per sé, ha un grande valore economico al di là dell'importo dello stipendio. Quando lavoravo, anni fa, per un ente pubblico, se portavo la busta paga in banca per un prestito o un finanziamento, o chiedevo di acquistare la macchina a rate, ecc., la prima cosa che mi chiedevano era se lavoravo per privati o per lo Stato. Se poi parliamo di un libero professionista o di un imprenditore, non c'è neppure la possibilità di fare un paragone.
Quanto al numero dei dipendenti pubblici, un parallelo con altri Stati a mio avviso ha poco senso. Dipende molto da come la macchina amministrativa pubblica è organizzata, da quali funzioni sono svolte dallo Stato e quali no. Peraltro di contratti anche nel pubblico ce ne sono molti: alcuni enti adottano ccnl privatistici e sono al di fuori della contrattazione ARAN, per cui bisognerebbe capire come li consideriamo. Certo è che risolvere il problema della disoccupazione in Italia mediante assunzioni nel pubblico sarebbe follia assoluta. Primo, perché non ci sono i soldi per farlo a meno di aumentare ulteriormente le tasse sul sistema produttivo che ne è già soffocato; secondo, perché in un quadro di malfunzionamento, mancanza di professionalità e sovrapposizione di competenze, si otterrebbe un ulteriore effetto caos.
Sta di fatto che l'esperienza quotidiana di chi si raffronta con la p.a. è quasi sempre pessima. Le riforme del pubblico impiego, ultima quella sciagurata di Renzi, hanno introdotto un criterio di irresponsabilità diffuso, per motivi di becera convenienza politica (vedi la dirigenza pubblica messa letteralmente nelle mani del politico) o per inseguire l'assurda utopia secondo la quale l'efficienza nella p.a. si raggiunge applicando schemi privatistici.
La formazione è un altro dei temi cari ai sindacati che viene utilizzato per giustificare l'inefficienza e per sponsorizzare vacanze premio dei dipendenti mascherate da corsi di aggiornamento presso istituti farlocchi. La vera formazione che serve in una struttura pubblica è quella che deriva dallo studio (mentre ora si mette chiunque a fare qualsiasi cosa: vogliamo parlare dei poliziotti con attestato di corsi bimestrali promossi al livello degli ingegneri al Ministero della Giustizia? di addetti alle vendite in società pubbliche con la terza media messi a dirigere l'ufficio personale di un altro ministero? di dirigenti senza laurea assunti un po' ovunque?) e dall'esperienza di anni. Prima di essere, da professionista, un buon avvocato, commercialista, ingegnere, geometra, devi avere almeno ven'anni di lavoro duro alle spalle, non vedo perché nel pubblico debba essere diverso.
La realtà è che si sbaglia spesso prospettiva. Dire che i dipendenti pubblici sono scarsi e fancazzisti è sbagliato concettualmente, anche perché di bravi ce ne sono eccome. Il fatto è che in Italia il sistema consente, pressoché in tutti i settori del pubblico impiego, la sopravvivenza e spesso la prosperità di soggetti che non fanno un cazzo, non sanno fare un cazzo e magari sono pure disonesti. Con la conseguenza che coloro che non hanno risorse etiche e professionali eccelse, si adeguano alla svelta se non altro per non passare per fessi.
Oggi come oggi, per come la vedo io, una riforma complessiva (direi anche una controriforma, tornerei agli anni '80) del pubblico impiego è urgente come quella del fisco e poco meno di quella della giustizia.
La pressione fiscale è dovuta a molti fattori, e concordo sul fatto che se venisse alleviata le nostre imprese si rilancerebbero alla grande. Ovviamente, le entrate fiscali non servono solo a pagare i dipendenti pubblici, ma vengono sprecate in mille modi, alcuni davvero assurdi.you'llneverwalkalone ha scritto: ↑27/05/2020, 14:48
Ho letto con molto piacere e concordo su molte parti, ma sull'impossibilità di confronto con altri paesi non mi trovo d'accordo, è vero che stiamo parlando di sistemi diversi, ma è innegabile che a livello di occupazione nel settore privato non siamo troppo distanti da molti paesi indicati come virtuosi come Germania, regno unito, per non parlare della Francia. L'esagerata pressione fiscale che blocca le imprese italiane dal liberare il loro pieno potenziale, che sarebbe che tra i migliori al mondo, non è dovuta alla spesa per dipendenti pubblici, ma al fardello del debito con conseguente spesa per interessi. Qua mi ripeto con quanto detto prima se POTESSIMO spendere quanto altri paesi in forza lavoro pubblica non avremmo livelli occupazionali distanti dagli stessi, e parlo sia di sanità ma ancora di più di scuola e comunque senza escludere le funzioni centrali, dove anni di blocco delle assunzioni ed agli aumenti salariali hanno avuto l'effetto di uniformare verso il basso la qualità, tenendosi così le sacche di inefficienza e perdendosi quelle di qualità. Ma nel concepire comune rimane l'idea, ereditata giustamente da decenni di clientelismo e sprechi, che il dipendente pubblico è il male assoluto per il sistema produttivo quando dovrebbe essere la base su cui costruire la libera attività.
pubblico e magistratura sono da rifondare,da zero... non ci volevano covid e le intercettazioni del compagno giallorosso palamara per capirlolukasan ha scritto: ↑29/05/2020, 9:18E te credo, senza l’afflusso dei turisti e con alberghi vuoti e tanti uffici ancora in Smart working i centri cittadini sono morti. Qui a Milano è lo stesso. Anche gli uffici pubblici latitano perché i fantastici dipendenti della PA si rifiutano di tornare al lavoro se non ci sono condizioni di rischio zero
Per la magistratura il COVID è stato una manna. Se mi dicessero che il virus è stato diffuso dall'ANM non avrei difficoltà a crederci. Non potete capire lo schifo che stanno facendo con le udienze, ovviamente a danno dei cittadini.stig ha scritto: ↑29/05/2020, 10:58pubblico e magistratura sono da rifondare,da zero... non ci volevano covid e le intercettazioni del compagno giallorosso palamara per capirlolukasan ha scritto: ↑29/05/2020, 9:18E te credo, senza l’afflusso dei turisti e con alberghi vuoti e tanti uffici ancora in Smart working i centri cittadini sono morti. Qui a Milano è lo stesso. Anche gli uffici pubblici latitano perché i fantastici dipendenti della PA si rifiutano di tornare al lavoro se non ci sono condizioni di rischio zero
Anche in prefettura non scherzano. Qui l’ufficio legalizzazioni della prefettura di Milano per gli atti a valere per l’estero ė chiuso da 3 mesi ormai. Con grandi difficoltà per le aziende che di quei documenti hanno bisogno per partecipare a gare all’estero o per depositari atti presso amministrazioni straniere. Mi chiamano imbufaliti e io non posso fare nulla per dargli il servizio.Il Sigaro ha scritto:Per la magistratura il COVID è stato una manna. Se mi dicessero che il virus è stato diffuso dall'ANM non avrei difficoltà a crederci. Non potete capire lo schifo che stanno facendo con le udienze, ovviamente a danno dei cittadini.stig ha scritto: ↑29/05/2020, 10:58pubblico e magistratura sono da rifondare,da zero... non ci volevano covid e le intercettazioni del compagno giallorosso palamara per capirlolukasan ha scritto: ↑29/05/2020, 9:18E te credo, senza l’afflusso dei turisti e con alberghi vuoti e tanti uffici ancora in Smart working i centri cittadini sono morti. Qui a Milano è lo stesso. Anche gli uffici pubblici latitano perché i fantastici dipendenti della PA si rifiutano di tornare al lavoro se non ci sono condizioni di rischio zero
E pensare che il servizio pubblico, inteso nel suo complesso, essendo l'unico settore di attività imprescindibile dovrebbe essere sempre in condizioni di piena operatività.lukasan ha scritto: ↑29/05/2020, 14:05Anche in prefettura non scherzano. Qui l’ufficio legalizzazioni della prefettura di Milano per gli atti a valere per l’estero ė chiuso da 3 mesi ormai. Con grandi difficoltà per le aziende che di quei documenti hanno bisogno per partecipare a gare all’estero o per depositari atti presso amministrazioni straniere. Mi chiamano imbufaliti e io non posso fare nulla per dargli il servizio.Il Sigaro ha scritto:Per la magistratura il COVID è stato una manna. Se mi dicessero che il virus è stato diffuso dall'ANM non avrei difficoltà a crederci. Non potete capire lo schifo che stanno facendo con le udienze, ovviamente a danno dei cittadini.stig ha scritto: ↑29/05/2020, 10:58pubblico e magistratura sono da rifondare,da zero... non ci volevano covid e le intercettazioni del compagno giallorosso palamara per capirlolukasan ha scritto: ↑29/05/2020, 9:18E te credo, senza l’afflusso dei turisti e con alberghi vuoti e tanti uffici ancora in Smart working i centri cittadini sono morti. Qui a Milano è lo stesso. Anche gli uffici pubblici latitano perché i fantastici dipendenti della PA si rifiutano di tornare al lavoro se non ci sono condizioni di rischio zero
Davvero bravi tutti
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Attendiamo di sapere se Boccia sceglierà il bastone o la carotaBlevins ha scritto: ↑29/05/2020, 16:57Sono appene tre i nuovi casi positivi al coronavirus a Roma città (compreso il territorio del comune di Fiumicino). E' il dato più basso fatto registrare dal 9 marzo scorso quando l'emergenza era iniziata. Complessivamente nel Lazio, invece, sono stati registrati 16 nuovi casi, il quarto risultato minimo di sempre.
Nella provincia di Roma, dei 12 nuovi contagi, nove casi Covid-19 arrivano dalla Asl Roma 6: di questi cinque sono riferibili al cluster della casa alloggio per anziani Villa Fortunata di Anzio in fase di trasferimento alla RSA Covid di Genzano e Albano. Nelle altre città della regione, l'unico caso positivo è stato registrato a Viterbo.
Più che al sor Boccia toccherebbe chiedejelo alla sora.Il Sigaro ha scritto: ↑29/05/2020, 17:16Attendiamo di sapere se Boccia sceglierà il bastone o la carotaBlevins ha scritto: ↑29/05/2020, 16:57Sono appene tre i nuovi casi positivi al coronavirus a Roma città (compreso il territorio del comune di Fiumicino). E' il dato più basso fatto registrare dal 9 marzo scorso quando l'emergenza era iniziata. Complessivamente nel Lazio, invece, sono stati registrati 16 nuovi casi, il quarto risultato minimo di sempre.
Nella provincia di Roma, dei 12 nuovi contagi, nove casi Covid-19 arrivano dalla Asl Roma 6: di questi cinque sono riferibili al cluster della casa alloggio per anziani Villa Fortunata di Anzio in fase di trasferimento alla RSA Covid di Genzano e Albano. Nelle altre città della regione, l'unico caso positivo è stato registrato a Viterbo.
Perché non si può giocare a porte aperte a Torino Genova Milano Bergamo Brescia. Ecco perché. Tutta Italia sta aspettando i cazzi loro.Gato ha scritto:Spiegatemi perché a Roma non si può giocare a porte aperte.
Spiegatemelo.
È brutto dirlo ma la penso anche io così.Il Sigaro ha scritto:Senza il virus questo governo non sa più a che santo votarsi. Pagherebbero di tasca loro per un nuovo focolaio, pure piccolo eh, ‘na fiammella, un cerino
E' una lettura legittima e plausibile.matador0975 ha scritto: ↑31/05/2020, 10:34È brutto dirlo ma la penso anche io così.Il Sigaro ha scritto:Senza il virus questo governo non sa più a che santo votarsi. Pagherebbero di tasca loro per un nuovo focolaio, pure piccolo eh, ‘na fiammella, un cerino
Per sto governo sto virus è stata una manna dal cielo.
Se il virus va via gli tocca rigovernare senza task Force, senza cts, senza team di emergenza.
Gli tocca pure ri far fare le votazioni.....
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A parte trovare il capro espiatorio in conte cosa cambierebbe in novembre?Caol ha scritto:E' una lettura legittima e plausibile.matador0975 ha scritto: ↑31/05/2020, 10:34È brutto dirlo ma la penso anche io così.Il Sigaro ha scritto:Senza il virus questo governo non sa più a che santo votarsi. Pagherebbero di tasca loro per un nuovo focolaio, pure piccolo eh, ‘na fiammella, un cerino
Per sto governo sto virus è stata una manna dal cielo.
Se il virus va via gli tocca rigovernare senza task Force, senza cts, senza team di emergenza.
Gli tocca pure ri far fare le votazioni.....
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Ce n'è un'altra, di segno opposto, però che è ugualmente plausibile.
Senza Covid questa legislatura sarebbe andata avanti tranquillamente, con una progressiva erosione di consenso del m5s e di stabilizzazione dei consensi del pd, ma con un parlamento che fondamentalmente non avrebbe avuto interesse ad una crisi di governo senza possibilità di cambio di maggioranza (a meno che non pensiamo fosse possibile lega+pd+fdi+renzi+fi con leu e m5s all'opposizione) perché tutti sti scappati di casa sennò che fanno?
Col Covid invece si è creata una crisi economica e sociale dagli effetti imprevedibili. Archiviata l'emergenza sanitaria (ma ne riparliamo a ottobre comunque), sarà molto facile individuare in Conte il capro espiatorio, oltre i suoi demeriti e le sue colpe.
Vedremo come andrà
Il governo casca quando devono fa la finanziaria a dicembre, un po' come ha fatto Salvini che ben sapeva che le promesse su cui aveva speculato non potevano essere mantenuto tenendo in piedi il reddito di cittadinanza. Le chiacchiere stanno a zero, a dicembre l'unica maniere per immettere un po' di liquidità nella devastazione che ci aspetta è prendersi tutto il mes, togliere l'rdc e ridurre il cuneo fiscale. Se l'm5s lo accetta Franceschini è un Dio e si merita Palazzo Chigi, ma propendo più per l'ipotesi crisi di governo o lo stallo a cui stiamo assistendo che manderà a zampe all'aria 3/4 delle pmi italiane.matador0975 ha scritto:A parte trovare il capro espiatorio in conte cosa cambierebbe in novembre?Caol ha scritto:E' una lettura legittima e plausibile.matador0975 ha scritto: ↑31/05/2020, 10:34È brutto dirlo ma la penso anche io così.Il Sigaro ha scritto:Senza il virus questo governo non sa più a che santo votarsi. Pagherebbero di tasca loro per un nuovo focolaio, pure piccolo eh, ‘na fiammella, un cerino
Per sto governo sto virus è stata una manna dal cielo.
Se il virus va via gli tocca rigovernare senza task Force, senza cts, senza team di emergenza.
Gli tocca pure ri far fare le votazioni.....
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Ce n'è un'altra, di segno opposto, però che è ugualmente plausibile.
Senza Covid questa legislatura sarebbe andata avanti tranquillamente, con una progressiva erosione di consenso del m5s e di stabilizzazione dei consensi del pd, ma con un parlamento che fondamentalmente non avrebbe avuto interesse ad una crisi di governo senza possibilità di cambio di maggioranza (a meno che non pensiamo fosse possibile lega+pd+fdi+renzi+fi con leu e m5s all'opposizione) perché tutti sti scappati di casa sennò che fanno?
Col Covid invece si è creata una crisi economica e sociale dagli effetti imprevedibili. Archiviata l'emergenza sanitaria (ma ne riparliamo a ottobre comunque), sarà molto facile individuare in Conte il capro espiatorio, oltre i suoi demeriti e le sue colpe.
Vedremo come andrà
I 5s (sono uno su 3 in parlamento) non hanno nessun interesse ad andare a casa. Sanno che al prossimo giro in pochi rientreranno.
Il pd è partito di potere e si trovano col loro 20% al governo e non gli pare vero.
Il pallino ce l'ha renzi che col suo 3% non si puo permettere di andare a votare.
Purtroppo sto governo te lo puppi per altri 3 anni.
Il covid gli ha fatto riprendere consenso gestendo da cani questa crisi. Ma sono stati bravi a far cacare sotto gli italiani e agli occhi di qualcuno sono stati addirittura bravi.
Tra un po quando non potranno far finta che la crisi non sia ancora' finita dovranno rifare i conti con la loro pochezza
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In parte ti ha risposto Waldganger.matador0975 ha scritto: ↑31/05/2020, 21:17A parte trovare il capro espiatorio in conte cosa cambierebbe in novembre?Caol ha scritto:E' una lettura legittima e plausibile.matador0975 ha scritto: ↑31/05/2020, 10:34È brutto dirlo ma la penso anche io così.Il Sigaro ha scritto:Senza il virus questo governo non sa più a che santo votarsi. Pagherebbero di tasca loro per un nuovo focolaio, pure piccolo eh, ‘na fiammella, un cerino
Per sto governo sto virus è stata una manna dal cielo.
Se il virus va via gli tocca rigovernare senza task Force, senza cts, senza team di emergenza.
Gli tocca pure ri far fare le votazioni.....
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Ce n'è un'altra, di segno opposto, però che è ugualmente plausibile.
Senza Covid questa legislatura sarebbe andata avanti tranquillamente, con una progressiva erosione di consenso del m5s e di stabilizzazione dei consensi del pd, ma con un parlamento che fondamentalmente non avrebbe avuto interesse ad una crisi di governo senza possibilità di cambio di maggioranza (a meno che non pensiamo fosse possibile lega+pd+fdi+renzi+fi con leu e m5s all'opposizione) perché tutti sti scappati di casa sennò che fanno?
Col Covid invece si è creata una crisi economica e sociale dagli effetti imprevedibili. Archiviata l'emergenza sanitaria (ma ne riparliamo a ottobre comunque), sarà molto facile individuare in Conte il capro espiatorio, oltre i suoi demeriti e le sue colpe.
Vedremo come andrà
I 5s (sono uno su 3 in parlamento) non hanno nessun interesse ad andare a casa. Sanno che al prossimo giro in pochi rientreranno.
Il pd è partito di potere e si trovano col loro 20% al governo e non gli pare vero.
Il pallino ce l'ha renzi che col suo 3% non si puo permettere di andare a votare.
Purtroppo sto governo te lo puppi per altri 3 anni.
Il covid gli ha fatto riprendere consenso gestendo da cani questa crisi. Ma sono stati bravi a far cacare sotto gli italiani e agli occhi di qualcuno sono stati addirittura bravi.
Tra un po quando non potranno far finta che la crisi non sia ancora' finita dovranno rifare i conti con la loro pochezza
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Dialogo sentito poco fa in fila al bancomat:Blevins ha scritto:chi gira con la mascherina è un coglione.
Chi corre con una mascherina è un coglione.Blevins ha scritto:chi gira con la mascherina è un coglione.
in mezzo ai campi dove al massimo puoi trovare un cinghiale,che fenomeni,ma mai,mai, come quelli che la tengono in auto da soli,l'apice della follia