blau-weiss ha scritto: ↑21/12/2020, 11:16
aquila nel cuore ha scritto: ↑21/12/2020, 1:04
Gato ha scritto: ↑20/12/2020, 12:38
aquila nel cuore ha scritto:Al netto di tutto, ieri notte mi sono visto le world series della America's cup...
Non so voi ma io qualche domanda me la sono fatta
La risposta te la do io: 6 casi nelle ultime 48 ore, tutti alla frontiera.
Ultimo caso di trasmissione all'interno della comunità: 18 novembre.
In nuova Zelanda non c'è covid.
Fonte:
https://www.health.govt.nz/our-work/dis ... rent-cases
55 positivi, tutta gente che tornava dall'estero. Stanno tutti in quarantena e nemmeno a casa li hanno fatti tornare.
E certo: l'avevo capito anch'io che non c'era il virus...
Poi però se vai a ritroso nel tempo e vedi come hanno gestito la faccenda (Australia inclusa, che comunque è vicina), ti rendi conto che il segreto è stata la tempestività e la chiusura immediata dei confini in entrata ed in uscita, senza eccezioni.
Non come da noi che siamo andati avanti per settimane a difendere in tv gli involtini primavera o, come accade ancora oggi, tipo confine italo-sloveno o italo-austriaco, dove i cittadini stranieri entravano indisturbati mentre noi non potevamo nemmeno spostarci da comune a comune.
Io che vivo in Friuli V.G. mi sono ritrovato il vicino di casa che è tedesco (monaco di baviera) arrivare la settimana scorsa, tranquillo tranquillo, da una zona a dir poco incasinata (che sarebbe andata in lockdown totale di lì a tre giorni), eppure è arrivato dalla germania, ha attraversato l'austria, è transitato dal nostro confine ed è approdato in italia senza problemi.
Fermo restando che i problemi sono ben più numerosi e la gestione di tutta questa faccenda è quantomeno discutibile.
Ma basta aprire una cartina geografica per capire che questo discorso non è applicabile all'Europa. Penso che pure se avessi chiuso i confini con la Cina a febbraio non sarebbe cambiato molto.
No guarda su questa cosa non mi trovi d'accordo nella maniera più assoluta.
Le prime notizie ufficiali dell'esistenza del covid in Cina sono pervenute a fine dicembre-primi di gennaio, mentre i primi due casi accertati di coronavirus in Italia risalgono al 30 gennaio (la coppia di cinesi ricoverata allo Spallanzani).
Il decreto di chiusura degli aeroporti è del 12 marzo, all'incirca due mesi e mezzo dopo le prime indiscrezioni sul virus, di un mese e mezzo più tardi, invece, rispetto ai primi due casi.
Riesci a farti un'idea quante persone hanno continuato a circolare nel nostro paese, provenienti da tutto il mondo in quel lasso di tempo?
Ma non sono d'accordo nemmeno sul discorso della carta geografica.
In Italia i valichi di confine (compresi quelli minori) sono circa 130.
Mi mettevi dieci militari con almeno un mezzo armato nei valichi maggiori e cinque in quelli minori e tu Stato, con meno di 1000 uomini avevi presidiato totalmente il territorio di confine.
Poi ovviamente rafforzavi il controllo navale nel mediterraneo con imbarcazioni e mezzi aerei ed eri a posto.
Non parliamo di numeri impossibili.
Invece per oltre un mese si è andato avanti in tv a difendere la comunità cinese, a mangiare in diretta involtini primavera ed altre prelibatezze made in china, a farsi forografare nei bar agli aperitivi, a difesa della libertà e delle attivitá commerciali.
E il risultato, dopo quasi un anno dall'inizio di tutto e con una prima ondata alle spalle, è che stiamo con le pezze ar culo, siamo in parte privati della nostra libertà e siamo costretti a doverci guardare a distanza e ad adottare mille precauzioni senza poter nemmeno stare assieme ai propri famigliari durante le Feste.
Ma tutto questo per noi residenti in Italia, badate bene, perché nel frattempo gli stranieri continuano (e hanno continuato) imperterriti a varcare i nostri confini, anche in questi giorni, in piena seconda ondata.
Soltanto per il tardivo intervento del governo e le scarse misure di protezione individuale nei primi mesi della pandemia lo Stato dovrebbe essere processato e obbligato a risarcire ogni singolo individuo che ha subìto una perdita in termini di vite umane, economici ed anche di equilibrio psico-fisico, cicatrici che molti di noi si porteranno dietro per sempre.
Compresa tutta la storia delle vaccinazioni e della poca attenzione alla ricerca di una cura, piuttosto che di un vaccino, e ne è testimonianza il carattere mutageno di un qualsiasi coronavirus, non solo del covid-19, giá ampiamente dimostrato e verificato dalla scienza nei decenni.