Aperture h24. Parliamone.

La casa delle chiacchiere e del cazzeggio
Takkar
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Re: Aperture h24. Parliamone.

04/11/2019, 19:30

Che i dati dicano che gli effetti non sono stati positivi lo avevamo già detto e ridetto nel vecchio forum. Possiamo ridircelo per altri mesi e mesi. Ora bisogna capire come si potrebbe invertire la tendenza. Tornare indietro?
“Scusi signora, vado bene per Sassuolo?”

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Waldganger
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04/11/2019, 19:45

Takkar ha scritto:
04/11/2019, 19:30
Che i dati dicano che gli effetti non sono stati positivi lo avevamo già detto e ridetto nel vecchio forum. Possiamo ridircelo per altri mesi e mesi. Ora bisogna capire come si potrebbe invertire la tendenza. Tornare indietro?
Non si inverte la tendenza. Una volta che hai aperto la chiusa nun è che te poi mette a fermà l'acqua co le mani. Ormai il danno è stato fatto. L'americanizzazione del commercio è sempre più marcata. Arriveremo al punto che non ci saranno più piccoli esercenti indipendenti ma tutti franchisee col cappio al collo. Come in america.
Son finiti i giorni lieti, degli studi e degli amori, o compagni in alto i cuori e il passato salutiam.
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alphonse
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04/11/2019, 19:59

Takkar ha scritto:
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Che i dati dicano che gli effetti non sono stati positivi lo avevamo già detto e ridetto nel vecchio forum. Possiamo ridircelo per altri mesi e mesi. Ora bisogna capire come si potrebbe invertire la tendenza. Tornare indietro?
Intanto ormai chi ha chiuso per effetto di queste scellerate decisioni è assai difficile che riapra. La domanda è, andiamo avanti così continuando sulla strada che non ha prodotto effetti se non negativi o ci mettiamo, o proviamo a metterci, una pezza?
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alphonse ha scritto:
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Takkar ha scritto:
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Che i dati dicano che gli effetti non sono stati positivi lo avevamo già detto e ridetto nel vecchio forum. Possiamo ridircelo per altri mesi e mesi. Ora bisogna capire come si potrebbe invertire la tendenza. Tornare indietro?
Intanto ormai chi ha chiuso per effetto di queste scellerate decisioni è assai difficile che riapra. La domanda è, andiamo avanti così continuando sulla strada che non ha prodotto effetti se non negativi o ci mettiamo, o proviamo a metterci, una pezza?
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Waldganger ha scritto:
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Che i dati dicano che gli effetti non sono stati positivi lo avevamo già detto e ridetto nel vecchio forum. Possiamo ridircelo per altri mesi e mesi. Ora bisogna capire come si potrebbe invertire la tendenza. Tornare indietro?
Non si inverte la tendenza. Una volta che hai aperto la chiusa nun è che te poi mette a fermà l'acqua co le mani. Ormai il danno è stato fatto. L'americanizzazione del commercio è sempre più marcata. Arriveremo al punto che non ci saranno più piccoli esercenti indipendenti ma tutti franchisee col cappio al collo. Come in america.
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Takkar ha scritto:
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Intanto ormai chi ha chiuso per effetto di queste scellerate decisioni è assai difficile che riapra. La domanda è, andiamo avanti così continuando sulla strada che non ha prodotto effetti se non negativi o ci mettiamo, o proviamo a metterci, una pezza?
Si ma come?
Intanto prendendo atto che il Salva Italia va riformato perché così com'è è una follia. Del resto se nella Commissione competente giacciono OTTO nuove proposte qualcosa vorrà dire, no?
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Che i dati dicano che gli effetti non sono stati positivi lo avevamo già detto e ridetto nel vecchio forum. Possiamo ridircelo per altri mesi e mesi. Ora bisogna capire come si potrebbe invertire la tendenza. Tornare indietro?
Non si inverte la tendenza. Una volta che hai aperto la chiusa nun è che te poi mette a fermà l'acqua co le mani. Ormai il danno è stato fatto. L'americanizzazione del commercio è sempre più marcata. Arriveremo al punto che non ci saranno più piccoli esercenti indipendenti ma tutti franchisee col cappio al collo. Come in america.
Se i piccoli esercenti in questo modo campano lo stesso mi sta benissimo
Me sa che non sai che cosa vuol dire essere franchisee allora. Prezzi bloccati, merce da comprare a prezzo pieno e poi da scontare ogni volta che te lo ordina il franchisor (e cioè ogni mese, a volte anche 2 volte al mese). Negozio di una certa metratura al posto che ti indicano loro. Se ci scappa lo stipendiuccio adesso come adesso a fine mese è grasso che cola. Negli anni 90 se ti aprivi un negozio di abbigliamento ci facevi campare bene la tua famiglia e quella di qualche commesso che ti potevi permettere di pagare per intero e non col contratto post jobs act. Hanno distrutto un sistema economico, mortacci loro, nel retail è stato uno stillicidio. In tutti i settori. E hanno colpito si la classe media borghese proprietaria quella che faceva funzionare il sistema e immetteva i liquidi, ma soprattutto i loro dipendenti. So quelli che so andati pe stracci per davvero. Te lo dico da contabile.
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Non vi rendete conto di quanto vi costi a livello economico a voi, alla vostra famiglia, e quanto costerà soprattutto ai vostri figli, la comodità di poter comprare oggi lo stracchino alle due di notte.
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alphonse ha scritto:
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Che i dati dicano che gli effetti non sono stati positivi lo avevamo già detto e ridetto nel vecchio forum. Possiamo ridircelo per altri mesi e mesi. Ora bisogna capire come si potrebbe invertire la tendenza. Tornare indietro?
Intanto ormai chi ha chiuso per effetto di queste scellerate decisioni è assai difficile che riapra. La domanda è, andiamo avanti così continuando sulla strada che non ha prodotto effetti se non negativi o ci mettiamo, o proviamo a metterci, una pezza?
Si ma come?
Intanto prendendo atto che il Salva Italia va riformato perché così com'è è una follia. Del resto se nella Commissione competente giacciono OTTO nuove proposte qualcosa vorrà dire, no?
Quali sono le 8 proposte?
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Waldganger ha scritto:
04/11/2019, 20:30
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04/11/2019, 20:09
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Che i dati dicano che gli effetti non sono stati positivi lo avevamo già detto e ridetto nel vecchio forum. Possiamo ridircelo per altri mesi e mesi. Ora bisogna capire come si potrebbe invertire la tendenza. Tornare indietro?
Non si inverte la tendenza. Una volta che hai aperto la chiusa nun è che te poi mette a fermà l'acqua co le mani. Ormai il danno è stato fatto. L'americanizzazione del commercio è sempre più marcata. Arriveremo al punto che non ci saranno più piccoli esercenti indipendenti ma tutti franchisee col cappio al collo. Come in america.
Se i piccoli esercenti in questo modo campano lo stesso mi sta benissimo
Me sa che non sai che cosa vuol dire essere franchisee allora. Prezzi bloccati, merce da comprare a prezzo pieno e poi da scontare ogni volta che te lo ordina il franchisor (e cioè ogni mese, a volte anche 2 volte al mese). Negozio di una certa metratura al posto che ti indicano loro. Se ci scappa lo stipendiuccio adesso come adesso a fine mese è grasso che cola. Negli anni 90 se ti aprivi un negozio di abbigliamento ci facevi campare bene la tua famiglia e quella di qualche commesso che ti potevi permettere di pagare per intero e non col contratto post jobs act. Hanno distrutto un sistema economico, mortacci loro, nel retail è stato uno stillicidio. In tutti i settori. E hanno colpito si la classe media borghese proprietaria quella che faceva funzionare il sistema e immetteva i liquidi, ma soprattutto i loro dipendenti. So quelli che so andati pe stracci per davvero. Te lo dico da contabile.
Allora se lo scenario è questo, l’esercente, oggi più che mai, si deve “Inventare” qualcosa per stare al passo. Ognuno nel suo settore di pertinenza deve cercare di piazzare il colpo, la strategia vincente perché altrimenti è meglio che chiude subito. Come non lo so. Non è il mio lavoro ma vedo che molti si organizzano e cercano di stare al passo coi tempi altri mi sembrano fermi immobili. Purtroppo o per fortuna intorno hanno un mondo che va a 100 all’ora. Ma lo avrebbero anche se si chiudesse la domenica ad esempio.
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04/11/2019, 22:10

Takkar ha scritto:
04/11/2019, 21:16
alphonse ha scritto:
04/11/2019, 20:18
Takkar ha scritto:
04/11/2019, 20:06
alphonse ha scritto:
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Takkar ha scritto:
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Che i dati dicano che gli effetti non sono stati positivi lo avevamo già detto e ridetto nel vecchio forum. Possiamo ridircelo per altri mesi e mesi. Ora bisogna capire come si potrebbe invertire la tendenza. Tornare indietro?
Intanto ormai chi ha chiuso per effetto di queste scellerate decisioni è assai difficile che riapra. La domanda è, andiamo avanti così continuando sulla strada che non ha prodotto effetti se non negativi o ci mettiamo, o proviamo a metterci, una pezza?
Si ma come?
Intanto prendendo atto che il Salva Italia va riformato perché così com'è è una follia. Del resto se nella Commissione competente giacciono OTTO nuove proposte qualcosa vorrà dire, no?
Quali sono le 8 proposte?
Ci credi che per quanto le abbia cercate non ne ho trovata neppure una? Comunque sono otto.
Penso che se si dovesse dichiarare guerra alla Grecia ci sarebbero meno incertezze.
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alphonse
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04/11/2019, 22:15

Takkar ha scritto:
04/11/2019, 21:22
Waldganger ha scritto:
04/11/2019, 20:30
Takkar ha scritto:
04/11/2019, 20:09
Waldganger ha scritto:
04/11/2019, 19:45
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04/11/2019, 19:30
Che i dati dicano che gli effetti non sono stati positivi lo avevamo già detto e ridetto nel vecchio forum. Possiamo ridircelo per altri mesi e mesi. Ora bisogna capire come si potrebbe invertire la tendenza. Tornare indietro?
Non si inverte la tendenza. Una volta che hai aperto la chiusa nun è che te poi mette a fermà l'acqua co le mani. Ormai il danno è stato fatto. L'americanizzazione del commercio è sempre più marcata. Arriveremo al punto che non ci saranno più piccoli esercenti indipendenti ma tutti franchisee col cappio al collo. Come in america.
Se i piccoli esercenti in questo modo campano lo stesso mi sta benissimo
Me sa che non sai che cosa vuol dire essere franchisee allora. Prezzi bloccati, merce da comprare a prezzo pieno e poi da scontare ogni volta che te lo ordina il franchisor (e cioè ogni mese, a volte anche 2 volte al mese). Negozio di una certa metratura al posto che ti indicano loro. Se ci scappa lo stipendiuccio adesso come adesso a fine mese è grasso che cola. Negli anni 90 se ti aprivi un negozio di abbigliamento ci facevi campare bene la tua famiglia e quella di qualche commesso che ti potevi permettere di pagare per intero e non col contratto post jobs act. Hanno distrutto un sistema economico, mortacci loro, nel retail è stato uno stillicidio. In tutti i settori. E hanno colpito si la classe media borghese proprietaria quella che faceva funzionare il sistema e immetteva i liquidi, ma soprattutto i loro dipendenti. So quelli che so andati pe stracci per davvero. Te lo dico da contabile.
Allora se lo scenario è questo, l’esercente, oggi più che mai, si deve “Inventare” qualcosa per stare al passo. Ognuno nel suo settore di pertinenza deve cercare di piazzare il colpo, la strategia vincente perché altrimenti è meglio che chiude subito. Come non lo so. Non è il mio lavoro ma vedo che molti si organizzano e cercano di stare al passo coi tempi altri mi sembrano fermi immobili. Purtroppo o per fortuna intorno hanno un mondo che va a 100 all’ora. Ma lo avrebbero anche se si chiudesse la domenica ad esempio.
Magari questo lascialo stabilire a noi che siamo del campo, no? Certo, pensare che la sopravvivenza sia legata alle chiusure (ma anche alle aperture!) è riduttivo, però sarebbe una bella "rifiatata" per la PMI. Su questo mi ci gioco le palle. E, mi perdonerai, so quel che dico.
Anche un bambino delle elementari sa che se i negozi fossero chiusi la domenica lavorerei di più sia il sabato che il lunedì. E che se restassi aperto (anche) la domenica non coprirei mai i mancati incassi del sabato e del lunedì. Per non parlare di una inutile lievitazione dei costi che non coprirei MAI.
Poi, ma spiegami una cosa, da una parte di parla di contenere lo spreco, ridurre l'inquinamento, cazzi e mazzi e dall'altra alla "giostra" abbiamo aggiunto un giorno? Non ci trovi nessuna contraddizione?
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Jester
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04/11/2019, 22:15

Takkar ha scritto:
04/11/2019, 17:48
Waldganger ha scritto:
04/11/2019, 17:39
Jester ha scritto:
04/11/2019, 16:27
alphonse ha scritto:
04/11/2019, 11:49
Jester ha scritto:
04/11/2019, 10:28
Che la legge o la politica aziendale o una legge nazionale debba tener conto delle tue esigenze e di quelle di qualche altro mal organizzato a me sembra una pretesa velleitaria.
Che sia un aspetto soggettivo sono il primo a dirlo: sarò male organizzato pure io, forse, ma è chiaro che il beneficio l'ho percepito.
A forza di parlare di benefici creeremo il presupposto legislativo per far scendere in campo direttamente Amazon, con i suoi prezzi fuori mercato realizzati grazie alle mostruose economie di scala che ha a disposizione. Faremo la spesa con un click a qualsiasi ora e la avremo direttamente sul pianerottolo di casa portata dal negretto. Vuoi mettere la comodità e il beneficio? Vuoi mettere la desertificazione del commercio al dettaglio con conseguenti migliaia di famiglie gettate sul lastrico? Ma vuoi mettere il progresso? A questo l'attività lobbistica in transatlantico sta puntando e manca veramente poco per riuscirci, bastano un paio di leggine aggiustate e una leggera modifica all'antitrust.
Già è così.
Mi domando però perché tante realtà (di famiglia al dettaglio) in questo scenario continuano a fare numeri (nonostante Amazon etc etc) mentre altre chiudono.
infatti è l'online che sta mettendo KO la GDO.

Il discorso poi del "piccolo" che se la cava è dato dal posto che presidia, dalle cose che vende e dai clienti che serve.

In generale non esiste più asimmetria cognitiva sulla formazione del prezzo; oggi tutti sanno dove la cosa cercata costa di meno e ci si indirizzano subito.

Se anni fa ti compravi una racchetta da da Squash da Bartocci, perché era l'unico che la vendeva, pagavi il prezzo che decideva lui.
Ora evidentemente non è più così.

il Il discorso si sposta ora dal bene al servizio, all'"experience", come dicono quelli bravi. pago una cosa anche di più perché mi piace la qualità che c'è dietro e la specificità.

Se non posso spendere, vado al discount o al cinese, in ottica "good enough". C'hanno scritto fior di libri su sta storia.

Resta da capire ce cazzo ce faremo coi negozi chiusi nei centri commerciali o su strada: e allora daje de palestre o escape rooms, l'ultima tendenza del riuso.
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alphonse
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04/11/2019, 22:16

Takkar ha scritto:
04/11/2019, 21:22
Waldganger ha scritto:
04/11/2019, 20:30
Takkar ha scritto:
04/11/2019, 20:09
Waldganger ha scritto:
04/11/2019, 19:45
Takkar ha scritto:
04/11/2019, 19:30
Che i dati dicano che gli effetti non sono stati positivi lo avevamo già detto e ridetto nel vecchio forum. Possiamo ridircelo per altri mesi e mesi. Ora bisogna capire come si potrebbe invertire la tendenza. Tornare indietro?
Non si inverte la tendenza. Una volta che hai aperto la chiusa nun è che te poi mette a fermà l'acqua co le mani. Ormai il danno è stato fatto. L'americanizzazione del commercio è sempre più marcata. Arriveremo al punto che non ci saranno più piccoli esercenti indipendenti ma tutti franchisee col cappio al collo. Come in america.
Se i piccoli esercenti in questo modo campano lo stesso mi sta benissimo
Me sa che non sai che cosa vuol dire essere franchisee allora. Prezzi bloccati, merce da comprare a prezzo pieno e poi da scontare ogni volta che te lo ordina il franchisor (e cioè ogni mese, a volte anche 2 volte al mese). Negozio di una certa metratura al posto che ti indicano loro. Se ci scappa lo stipendiuccio adesso come adesso a fine mese è grasso che cola. Negli anni 90 se ti aprivi un negozio di abbigliamento ci facevi campare bene la tua famiglia e quella di qualche commesso che ti potevi permettere di pagare per intero e non col contratto post jobs act. Hanno distrutto un sistema economico, mortacci loro, nel retail è stato uno stillicidio. In tutti i settori. E hanno colpito si la classe media borghese proprietaria quella che faceva funzionare il sistema e immetteva i liquidi, ma soprattutto i loro dipendenti. So quelli che so andati pe stracci per davvero. Te lo dico da contabile.
Allora se lo scenario è questo, l’esercente, oggi più che mai, si deve “Inventare” qualcosa per stare al passo. Ognuno nel suo settore di pertinenza deve cercare di piazzare il colpo, la strategia vincente perché altrimenti è meglio che chiude subito. Come non lo so. Non è il mio lavoro ma vedo che molti si organizzano e cercano di stare al passo coi tempi altri mi sembrano fermi immobili. Purtroppo o per fortuna intorno hanno un mondo che va a 100 all’ora. Ma lo avrebbero anche se si chiudesse la domenica ad esempio.
Magari questo lascialo stabilire a noi che siamo del campo, no? Certo, pensare che la sopravvivenza sia legata alle chiusure (ma anche alle aperture!) è riduttivo, però sarebbe una bella "rifiatata" per la PMI. Su questo mi ci gioco le palle. E, mi perdonerai, so quel che dico.
Anche un bambino delle elementari sa che se i negozi fossero chiusi la domenica lavorerei di più sia il sabato che il lunedì. E che se restassi aperto (anche) la domenica non coprirei mai i mancati incassi del sabato e del lunedì. Per non parlare di una inutile lievitazione dei costi che non coprirei MAI.
Poi, ma spiegami una cosa, da una parte di parla di contenere lo spreco, ridurre l'inquinamento, cazzi e mazzi e dall'altra alla "giostra" abbiamo aggiunto un giorno? Non ci trovi nessuna contraddizione?
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04/11/2019, 22:21

Jester ha scritto:
04/11/2019, 22:15
Takkar ha scritto:
04/11/2019, 17:48
Waldganger ha scritto:
04/11/2019, 17:39
Jester ha scritto:
04/11/2019, 16:27
alphonse ha scritto:
04/11/2019, 11:49
Jester ha scritto:
04/11/2019, 10:28
Che la legge o la politica aziendale o una legge nazionale debba tener conto delle tue esigenze e di quelle di qualche altro mal organizzato a me sembra una pretesa velleitaria.
Che sia un aspetto soggettivo sono il primo a dirlo: sarò male organizzato pure io, forse, ma è chiaro che il beneficio l'ho percepito.
A forza di parlare di benefici creeremo il presupposto legislativo per far scendere in campo direttamente Amazon, con i suoi prezzi fuori mercato realizzati grazie alle mostruose economie di scala che ha a disposizione. Faremo la spesa con un click a qualsiasi ora e la avremo direttamente sul pianerottolo di casa portata dal negretto. Vuoi mettere la comodità e il beneficio? Vuoi mettere la desertificazione del commercio al dettaglio con conseguenti migliaia di famiglie gettate sul lastrico? Ma vuoi mettere il progresso? A questo l'attività lobbistica in transatlantico sta puntando e manca veramente poco per riuscirci, bastano un paio di leggine aggiustate e una leggera modifica all'antitrust.
Già è così.
Mi domando però perché tante realtà (di famiglia al dettaglio) in questo scenario continuano a fare numeri (nonostante Amazon etc etc) mentre altre chiudono.
infatti è l'online che sta mettendo KO la GDO.

Il discorso poi del "piccolo" che se la cava è dato dal posto che presidia, dalle cose che vende e dai clienti che serve.

In generale non esiste più asimmetria cognitiva sulla formazione del prezzo; oggi tutti sanno dove la cosa cercata costa di meno e ci si indirizzano subito.

Se anni fa ti compravi una racchetta da da Squash da Bartocci, perché era l'unico che la vendeva, pagavi il prezzo che decideva lui.
Ora evidentemente non è più così.

il Il discorso si sposta ora dal bene al servizio, all'"experience", come dicono quelli bravi. pago una cosa anche di più perché mi piace la qualità che c'è dietro e la specificità.

Se non posso spendere, vado al discount o al cinese, in ottica "good enough". C'hanno scritto fior di libri su sta storia.

Resta da capire ce cazzo ce faremo coi negozi chiusi nei centri commerciali o su strada: e allora daje de palestre o escape rooms, l'ultima tendenza del riuso.
Uno scenario senza negozi nei quartiere, circostanza che ancora nonostante tutto non si è verificata da nessuna parte del mondo, da sempre centri di aggregazione e socialità, è spaventosa. Almeno per me.
Ci si lamenta delle domeniche "deserte" e poi si preconizza una città senza negozi? Boh...
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Jester
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04/11/2019, 22:26

E però è così. La high street resta, tutto sommato, perché a viale Libia, a Centocelle, a Cola di Rienzo la gente che passeggia e compra (forse) resterà. Sono i centri commerciali che chiuderanno uno dopo l'altro: sono già con i negozi chiusi a metà ora. Fatevi un giro a Cinecittà 2, Romanina e poi mi dite.
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04/11/2019, 22:35

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Ultima modifica di Jester il 04/11/2019, 22:37, modificato 1 volta in totale.
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04/11/2019, 22:36

Jester ha scritto:
04/11/2019, 22:35
Waldganger ha scritto:
04/11/2019, 19:45
Takkar ha scritto:
04/11/2019, 19:30
Che i dati dicano che gli effetti non sono stati positivi lo avevamo già detto e ridetto nel vecchio forum. Possiamo ridircelo per altri mesi e mesi. Ora bisogna capire come si potrebbe invertire la tendenza. Tornare indietro?
Non si inverte la tendenza. Una volta che hai aperto la chiusa nun è che te poi mette a fermà l'acqua co le mani. Ormai il danno è stato fatto. L'americanizzazione del commercio è sempre più marcata. Arriveremo al punto che non ci saranno più piccoli esercenti indipendenti ma tutti franchisee col cappio al collo. Come in america.
Con la differenza che lì non s'è innescata la spirale deflazionistica degli stipendi, e quindi non c'è contrazione di domanda. Qui invece famo a chi paga e guadagna de meno,

Se la domanda regge, c'è spazio ancora per tutti. Se no, la polarizzazione è cosa fatta.
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04/11/2019, 22:55

alphonse ha scritto:
04/11/2019, 22:16
Takkar ha scritto:
04/11/2019, 21:22
Waldganger ha scritto:
04/11/2019, 20:30
Takkar ha scritto:
04/11/2019, 20:09
Waldganger ha scritto:
04/11/2019, 19:45
Takkar ha scritto:
04/11/2019, 19:30
Che i dati dicano che gli effetti non sono stati positivi lo avevamo già detto e ridetto nel vecchio forum. Possiamo ridircelo per altri mesi e mesi. Ora bisogna capire come si potrebbe invertire la tendenza. Tornare indietro?
Non si inverte la tendenza. Una volta che hai aperto la chiusa nun è che te poi mette a fermà l'acqua co le mani. Ormai il danno è stato fatto. L'americanizzazione del commercio è sempre più marcata. Arriveremo al punto che non ci saranno più piccoli esercenti indipendenti ma tutti franchisee col cappio al collo. Come in america.
Se i piccoli esercenti in questo modo campano lo stesso mi sta benissimo
Me sa che non sai che cosa vuol dire essere franchisee allora. Prezzi bloccati, merce da comprare a prezzo pieno e poi da scontare ogni volta che te lo ordina il franchisor (e cioè ogni mese, a volte anche 2 volte al mese). Negozio di una certa metratura al posto che ti indicano loro. Se ci scappa lo stipendiuccio adesso come adesso a fine mese è grasso che cola. Negli anni 90 se ti aprivi un negozio di abbigliamento ci facevi campare bene la tua famiglia e quella di qualche commesso che ti potevi permettere di pagare per intero e non col contratto post jobs act. Hanno distrutto un sistema economico, mortacci loro, nel retail è stato uno stillicidio. In tutti i settori. E hanno colpito si la classe media borghese proprietaria quella che faceva funzionare il sistema e immetteva i liquidi, ma soprattutto i loro dipendenti. So quelli che so andati pe stracci per davvero. Te lo dico da contabile.
Allora se lo scenario è questo, l’esercente, oggi più che mai, si deve “Inventare” qualcosa per stare al passo. Ognuno nel suo settore di pertinenza deve cercare di piazzare il colpo, la strategia vincente perché altrimenti è meglio che chiude subito. Come non lo so. Non è il mio lavoro ma vedo che molti si organizzano e cercano di stare al passo coi tempi altri mi sembrano fermi immobili. Purtroppo o per fortuna intorno hanno un mondo che va a 100 all’ora. Ma lo avrebbero anche se si chiudesse la domenica ad esempio.
Magari questo lascialo stabilire a noi che siamo del campo, no? Certo, pensare che la sopravvivenza sia legata alle chiusure (ma anche alle aperture!) è riduttivo, però sarebbe una bella "rifiatata" per la PMI. Su questo mi ci gioco le palle. E, mi perdonerai, so quel che dico.
Anche un bambino delle elementari sa che se i negozi fossero chiusi la domenica lavorerei di più sia il sabato che il lunedì. E che se restassi aperto (anche) la domenica non coprirei mai i mancati incassi del sabato e del lunedì. Per non parlare di una inutile lievitazione dei costi che non coprirei MAI.
Poi, ma spiegami una cosa, da una parte di parla di contenere lo spreco, ridurre l'inquinamento, cazzi e mazzi e dall'altra alla "giostra" abbiamo aggiunto un giorno? Non ci trovi nessuna contraddizione?
Secondo te quindi chiudendo tutto la domenica o i festivi sarebbe un modo per invertire la tendenza del post monti o solo una misura che aiuta le piccole attività? Perché secondo me come aiuta le piccole manda in merda la GDO. Abbiamo assodato coi numero che la misura monti non l’ha di fatto favorita, anche li ci sono dipendenti quindi famiglue che andrebbero in merda. Bisognerebbe trovare il giusto equilibrio per tutti. Non so dirti come. Credo che con l’online di mezzo chiudere sarebbe deleterio per tutti.
“Scusi signora, vado bene per Sassuolo?”

"davanti ai soldi diventano tutti mezzi uomini o quasi." CIT

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Waldganger
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05/11/2019, 1:30

Takkar ha scritto:
alphonse ha scritto:
04/11/2019, 22:16
Takkar ha scritto:
04/11/2019, 21:22
Waldganger ha scritto:
04/11/2019, 20:30
Takkar ha scritto:
04/11/2019, 20:09
Waldganger ha scritto:
04/11/2019, 19:45
Takkar ha scritto:
04/11/2019, 19:30
Che i dati dicano che gli effetti non sono stati positivi lo avevamo già detto e ridetto nel vecchio forum. Possiamo ridircelo per altri mesi e mesi. Ora bisogna capire come si potrebbe invertire la tendenza. Tornare indietro?
Non si inverte la tendenza. Una volta che hai aperto la chiusa nun è che te poi mette a fermà l'acqua co le mani. Ormai il danno è stato fatto. L'americanizzazione del commercio è sempre più marcata. Arriveremo al punto che non ci saranno più piccoli esercenti indipendenti ma tutti franchisee col cappio al collo. Come in america.
Se i piccoli esercenti in questo modo campano lo stesso mi sta benissimo
Me sa che non sai che cosa vuol dire essere franchisee allora. Prezzi bloccati, merce da comprare a prezzo pieno e poi da scontare ogni volta che te lo ordina il franchisor (e cioè ogni mese, a volte anche 2 volte al mese). Negozio di una certa metratura al posto che ti indicano loro. Se ci scappa lo stipendiuccio adesso come adesso a fine mese è grasso che cola. Negli anni 90 se ti aprivi un negozio di abbigliamento ci facevi campare bene la tua famiglia e quella di qualche commesso che ti potevi permettere di pagare per intero e non col contratto post jobs act. Hanno distrutto un sistema economico, mortacci loro, nel retail è stato uno stillicidio. In tutti i settori. E hanno colpito si la classe media borghese proprietaria quella che faceva funzionare il sistema e immetteva i liquidi, ma soprattutto i loro dipendenti. So quelli che so andati pe stracci per davvero. Te lo dico da contabile.
Allora se lo scenario è questo, l’esercente, oggi più che mai, si deve “Inventare” qualcosa per stare al passo. Ognuno nel suo settore di pertinenza deve cercare di piazzare il colpo, la strategia vincente perché altrimenti è meglio che chiude subito. Come non lo so. Non è il mio lavoro ma vedo che molti si organizzano e cercano di stare al passo coi tempi altri mi sembrano fermi immobili. Purtroppo o per fortuna intorno hanno un mondo che va a 100 all’ora. Ma lo avrebbero anche se si chiudesse la domenica ad esempio.
Magari questo lascialo stabilire a noi che siamo del campo, no? Certo, pensare che la sopravvivenza sia legata alle chiusure (ma anche alle aperture!) è riduttivo, però sarebbe una bella "rifiatata" per la PMI. Su questo mi ci gioco le palle. E, mi perdonerai, so quel che dico.
Anche un bambino delle elementari sa che se i negozi fossero chiusi la domenica lavorerei di più sia il sabato che il lunedì. E che se restassi aperto (anche) la domenica non coprirei mai i mancati incassi del sabato e del lunedì. Per non parlare di una inutile lievitazione dei costi che non coprirei MAI.
Poi, ma spiegami una cosa, da una parte di parla di contenere lo spreco, ridurre l'inquinamento, cazzi e mazzi e dall'altra alla "giostra" abbiamo aggiunto un giorno? Non ci trovi nessuna contraddizione?
Secondo te quindi chiudendo tutto la domenica o i festivi sarebbe un modo per invertire la tendenza del post monti o solo una misura che aiuta le piccole attività? Perché secondo me come aiuta le piccole manda in merda la GDO. Abbiamo assodato coi numero che la misura monti non l’ha di fatto favorita, anche li ci sono dipendenti quindi famiglue che andrebbero in merda. Bisognerebbe trovare il giusto equilibrio per tutti. Non so dirti come. Credo che con l’online di mezzo chiudere sarebbe deleterio per tutti.
sai come lo fermi il commercio online? rendendolo come il commercio normale. Te lo dico perché di amazon sono cliente da quando vendeva solo libri e le consegne erano a una settimana quando andava bene. Se l’online lo rendi con delle leggi un supplemento al commercio normale allora lo disinneschi. Se gli imponi degli orari su cui lavorare gli ordini allora l’hai bello che bloccato. Se gli imponi dei paletti sulle consegne allora l’hai fregato. Ma tutti vogliamo sta cazzo di comodità dell’ordine alle 3 di notte e della consegna ad un’ora. Ho visto consegnare panini a piazza di spagna e a piazza san babila a milano a casa della gente alle 3 di notte. Che gusto c’è? Solo per il piacere di averlo fatto con un click? Ma il progresso è veramente questo? Per me il progresso è riuscire a trovare un libro fuori catalogo che ha una libreria a firenze e farmelo recapitare a casa. Per me il progresso è avere un accesso alla cultura più snello e non più in mano a determinati salotti sparsi tra san lorenzo in lucina via della mercede e corso vittorio. Che progresso è avere un esercito di ciclisti che consegnano da mangiare a tutte le ore per uno stipendio da fame? La logica del negozio aperto sempre è una logica da marketing producer che guarda non ai volumi di vendita ma all’impatto psicologico che ha sul potenziale acquirente la vista di un negozio di un determinato brand disponibile alle sue esigenze e presente sempre sul territorio. E’ una visione miope che è stato già dimostrato dalle esperienze passate in altri settori non porta a nessun vantaggio economico se non ad una forte esposizione debitoria.
Superato questo momento, saturato anche il settore della ristorazione e somministrazione dove ormai tutti si stanno buttando cosa ci rimarrà? Un esercito di sottopagati, frustrati, drogati e depressi? È questo il futuro che ci hanno scelto? Lo posso dì che è na merda e che me rimpiango gli anni 90 o so un cojone nostalgico?
Son finiti i giorni lieti, degli studi e degli amori, o compagni in alto i cuori e il passato salutiam.
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05/11/2019, 5:24

La mia generazione, 30 anni o giù di lì, già lo è piena di sottopagati depressi ecc. ecc.
Chi ha avuto la fortuna di poter fare l'università (facendo lo studente e basta) magari ha ancora prospettive per trovarsi un buon posto, ma chi è stato costretto a buttarsi subito nel mondo del lavoro sta assaporando tutto questo sistema di flessibilità, contratti a progetto, tempi determinati, stipendi da fame vera. Una generazione di ragazzi soli perché non puoi mettere su famiglia, senza na lira costretti a campare a casa dei genitori, che però lavorano comunque come muli, senza orari e senza diritti, e che non andranno mai in pensione visto che non riescono ancora ad andarci manco i genitori. È già il presente questo.
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alphonse
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05/11/2019, 8:34

Takkar. Però non le puoi dire tutte. Allora la misura introdotta da Monti favorisce la GDO? Sennò perché andrebbe a rotoli con le chiusure festive e domenicali?
Jimmy
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05/11/2019, 8:41

alphonse ha scritto:
05/11/2019, 8:34
Takkar. Però non le puoi dire tutte. Allora la misura introdotta da Monti favorisce la GDO? Sennò perché andrebbe a rotoli con le chiusure festive e domenicali?
Ancora che je rispondi a sto democristiano der cazzo
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alphonse
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05/11/2019, 9:09

Jimmy ha scritto:
05/11/2019, 8:41
alphonse ha scritto:
05/11/2019, 8:34
Takkar. Però non le puoi dire tutte. Allora la misura introdotta da Monti favorisce la GDO? Sennò perché andrebbe a rotoli con le chiusure festive e domenicali?
Ancora che je rispondi a sto democristiano der cazzo
Sì, ma io voglio sapere 'na cosa, una sola. Ma allora 'ste liberalizzazioni hanno favorito o no la GDO? Perché se non è così il problema a chiudere almeno i festivi e regolamentare le domeniche quale sarebbe?
Takkar
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05/11/2019, 9:30

alphonse ha scritto:
05/11/2019, 9:09
Jimmy ha scritto:
05/11/2019, 8:41
alphonse ha scritto:
05/11/2019, 8:34
Takkar. Però non le puoi dire tutte. Allora la misura introdotta da Monti favorisce la GDO? Sennò perché andrebbe a rotoli con le chiusure festive e domenicali?
Ancora che je rispondi a sto democristiano der cazzo
Sì, ma io voglio sapere 'na cosa, una sola. Ma allora 'ste liberalizzazioni hanno favorito o no la GDO? Perché se non è così il problema a chiudere almeno i festivi e regolamentare le domeniche quale sarebbe?
Mi sono espresso male. Liberalizzazioni che avrebbero voluto favorire la GDO ma i dati dicono che non è stato cosi.
Ora: sei d’accordo o no che se chiudi i festivi gli dai la mazzata finale? Come si trova il compromesso che vada bene a tutti, piccoli e grandi?
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05/11/2019, 9:39

Jimmy ha scritto:
05/11/2019, 8:41
alphonse ha scritto:
05/11/2019, 8:34
Takkar. Però non le puoi dire tutte. Allora la misura introdotta da Monti favorisce la GDO? Sennò perché andrebbe a rotoli con le chiusure festive e domenicali?
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Cristiano ce sarai te
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Corso Trieste
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05/11/2019, 9:43

Stock ha scritto:
05/11/2019, 5:24
La mia generazione, 30 anni o giù di lì, già lo è piena di sottopagati depressi ecc. ecc.
Chi ha avuto la fortuna di poter fare l'università (facendo lo studente e basta) magari ha ancora prospettive per trovarsi un buon posto, ma chi è stato costretto a buttarsi subito nel mondo del lavoro sta assaporando tutto questo sistema di flessibilità, contratti a progetto, tempi determinati, stipendi da fame vera. Una generazione di ragazzi soli perché non puoi mettere su famiglia, senza na lira costretti a campare a casa dei genitori, che però lavorano comunque come muli, senza orari e senza diritti, e che non andranno mai in pensione visto che non riescono ancora ad andarci manco i genitori. È già il presente questo.
Quando nel 1999 le Brigate Rosse assassinarono Massimo D'Antona a Via Salaria non scelsero un bersaglio a caso oppure "un obiettivo facile da colpire" come si sbrigarono a scrivere le autorità...
Takkar
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05/11/2019, 9:59

Corso Trieste ha scritto:
05/11/2019, 9:43
Stock ha scritto:
05/11/2019, 5:24
La mia generazione, 30 anni o giù di lì, già lo è piena di sottopagati depressi ecc. ecc.
Chi ha avuto la fortuna di poter fare l'università (facendo lo studente e basta) magari ha ancora prospettive per trovarsi un buon posto, ma chi è stato costretto a buttarsi subito nel mondo del lavoro sta assaporando tutto questo sistema di flessibilità, contratti a progetto, tempi determinati, stipendi da fame vera. Una generazione di ragazzi soli perché non puoi mettere su famiglia, senza na lira costretti a campare a casa dei genitori, che però lavorano comunque come muli, senza orari e senza diritti, e che non andranno mai in pensione visto che non riescono ancora ad andarci manco i genitori. È già il presente questo.
Quando nel 1999 le Brigate Rosse assassinarono Massimo D'Antona a Via Salaria non scelsero un bersaglio a caso oppure "un obiettivo facile da colpire" come si sbrigarono a scrivere le autorità...
Purtroppo la lotta armata non è servita e non serve ad un cazzo
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Jester
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05/11/2019, 10:09

Stock ha scritto:
05/11/2019, 5:24
La mia generazione, 30 anni o giù di lì, già lo è piena di sottopagati depressi ecc. ecc.
Chi ha avuto la fortuna di poter fare l'università (facendo lo studente e basta) magari ha ancora prospettive per trovarsi un buon posto, ma chi è stato costretto a buttarsi subito nel mondo del lavoro sta assaporando tutto questo sistema di flessibilità, contratti a progetto, tempi determinati, stipendi da fame vera. Una generazione di ragazzi soli perché non puoi mettere su famiglia, senza na lira costretti a campare a casa dei genitori, che però lavorano comunque come muli, senza orari e senza diritti, e che non andranno mai in pensione visto che non riescono ancora ad andarci manco i genitori. È già il presente questo.
Ripeto, il problema italiano sta proprio in questo.

Riempi i ristoranti di cuochi bangladini sottopagati, te fai fa' i lavori da maestranze straniere sottocosto e pensi di risparmiare. Hai invece innescato una spirale deflazionistica che fa chiudere tutti. Se poi sparisce pure il 22% di iva dal computo perché è tutto in nero, la spinta verso il basso è ulteriore.

il cuochino sottopagato non spende e spedisce col money transfer al paese suo quello che può, e te credo che se spegne tutto.

In Italia poi c'è un substrato de invidia che ti si porta via, dettato forse dal fatto che molti patrimoni ingenti sono frutto di malversazioni o evasione fiscale al minimo.
Nel resto del mondo una Lamborghini parcheggiata davanti al ristorante ti fa pensare "fico, mi piacerebbe guadagnare così e ci voglio provare": qua te la rigano.

Anche sull'università bisognerebbe capirci. Se ti laurei (breve) in archivistica delle biblioteche o in sociologia, la laurea la prendi per te, ma non per il tuo collocamento.
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alphonse
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05/11/2019, 10:10

Takkar ha scritto:
05/11/2019, 9:30
alphonse ha scritto:
05/11/2019, 9:09
Jimmy ha scritto:
05/11/2019, 8:41
alphonse ha scritto:
05/11/2019, 8:34
Takkar. Però non le puoi dire tutte. Allora la misura introdotta da Monti favorisce la GDO? Sennò perché andrebbe a rotoli con le chiusure festive e domenicali?
Ancora che je rispondi a sto democristiano der cazzo
Sì, ma io voglio sapere 'na cosa, una sola. Ma allora 'ste liberalizzazioni hanno favorito o no la GDO? Perché se non è così il problema a chiudere almeno i festivi e regolamentare le domeniche quale sarebbe?
Mi sono espresso male. Liberalizzazioni che avrebbero voluto favorire la GDO ma i dati dicono che non è stato cosi.
Ora: sei d’accordo o no che se chiudi i festivi gli dai la mazzata finale? Come si trova il compromesso che vada bene a tutti, piccoli e grandi?
I dati dicono che la GDO è in crisi come tutto il comparto, ma lo è un po' di meno proprio grazie a queste misure che per la catogoria, nella quale rientra anche la PMI, non sono state utili, ma dannose.
La ratio del legislatore dovrebbe essere quella di mettere tutti i soggetti in causa nella condizione di poter competere ad armi pari e qui mi pare che vi sia stata una decisiva svolta a vantaggio dei più forti che, tuttavia, come crepano, e crepano, hanno la salvaguardia dello Stato e quindi anche il tuo.
La Coop di Firenze da circa un anno sta portando avanti un esperimento, chiede i mercati tutte le domeniche e i festivi ed il loro fatturato è aumentato... non chiedermi perché o per come, ma è così.
Io continuo a parlare con dati certi, voi con delle supposizioni. Difficile proseguire un dibattito tra chi fornisce dati e chi continua a parlare per supposizioni.
Detto ciò è un altro dato che per ogni posto di lavoro della GDO se ne perdono SETTE nella PMI. Per cui è di tutta evidenza che i posti eventualmente persi nella GDO verrebbero riassorbiti nella PMI, ma non il contrario.
PS lavora più gente da me in una superette che dentro in Trony all'interno di un cc. Dati, dati, dati, tocca parlare con i dati.
PS 2 Ma come non si può non dubitare di una misura assunta da Monti?
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alphonse
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05/11/2019, 10:11

Takkar. Dimenticavo... iniziamo a chiudere almeno le 12 feste comandate se non altro evitiamo di renderci ridicoli.
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Serse
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05/11/2019, 10:14

Stock ha scritto:
05/11/2019, 5:24
La mia generazione, 30 anni o giù di lì, già lo è piena di sottopagati depressi ecc. ecc.
Chi ha avuto la fortuna di poter fare l'università (facendo lo studente e basta) magari ha ancora prospettive per trovarsi un buon posto, ma chi è stato costretto a buttarsi subito nel mondo del lavoro sta assaporando tutto questo sistema di flessibilità, contratti a progetto, tempi determinati, stipendi da fame vera. Una generazione di ragazzi soli perché non puoi mettere su famiglia, senza na lira costretti a campare a casa dei genitori, che però lavorano comunque come muli, senza orari e senza diritti, e che non andranno mai in pensione visto che non riescono ancora ad andarci manco i genitori. È già il presente questo.
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05/11/2019, 10:17

alphonse ha scritto:
05/11/2019, 10:11
Takkar. Dimenticavo... iniziamo a chiudere almeno le 12 feste comandate se non altro evitiamo di renderci ridicoli.
Su queste mi trovi d’accordo.
Detto questo quindi proponi semplici chiusure per tutti per tutte le domeniche e festivi. Sarà una delle 8 proposte? Non oso immaginare le altre 7...
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Takkar
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05/11/2019, 10:19

Jester ha scritto:
05/11/2019, 10:09
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La mia generazione, 30 anni o giù di lì, già lo è piena di sottopagati depressi ecc. ecc.
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Ripeto, il problema italiano sta proprio in questo.

Riempi i ristoranti di cuochi bangladini sottopagati, te fai fa' i lavori da maestranze straniere sottocosto e pensi di risparmiare. Hai invece innescato una spirale deflazionistica che fa chiudere tutti. Se poi sparisce pure il 22% di iva dal computo perché è tutto in nero, la spinta verso il basso è ulteriore.

il cuochino sottopagato non spende e spedisce col money transfer al paese suo quello che può, e te credo che se spegne tutto.

In Italia poi c'è un substrato de invidia che ti si porta via, dettato forse dal fatto che molti patrimoni ingenti sono frutto di malversazioni o evasione fiscale al minimo.
Nel resto del mondo una Lamborghini parcheggiata davanti al ristorante ti fa pensare "fico, mi piacerebbe guadagnare così e ci voglio provare": qua te la rigano.

Anche sull'università bisognerebbe capirci. Se ti laurei (breve) in archivistica delle biblioteche o in sociologia, la laurea la prendi per te, ma non per il tuo collocamento.
Io per questo continuo a dire che la battaglia vera andrebbe fatta sui contratti dei lavoratori più che sull’orario d’apertura e chiusura...
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Jester
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05/11/2019, 10:31

Takkar ha scritto:
05/11/2019, 10:19
Jester ha scritto:
05/11/2019, 10:09
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05/11/2019, 5:24
La mia generazione, 30 anni o giù di lì, già lo è piena di sottopagati depressi ecc. ecc.
Chi ha avuto la fortuna di poter fare l'università (facendo lo studente e basta) magari ha ancora prospettive per trovarsi un buon posto, ma chi è stato costretto a buttarsi subito nel mondo del lavoro sta assaporando tutto questo sistema di flessibilità, contratti a progetto, tempi determinati, stipendi da fame vera. Una generazione di ragazzi soli perché non puoi mettere su famiglia, senza na lira costretti a campare a casa dei genitori, che però lavorano comunque come muli, senza orari e senza diritti, e che non andranno mai in pensione visto che non riescono ancora ad andarci manco i genitori. È già il presente questo.
Ripeto, il problema italiano sta proprio in questo.

Riempi i ristoranti di cuochi bangladini sottopagati, te fai fa' i lavori da maestranze straniere sottocosto e pensi di risparmiare. Hai invece innescato una spirale deflazionistica che fa chiudere tutti. Se poi sparisce pure il 22% di iva dal computo perché è tutto in nero, la spinta verso il basso è ulteriore.

il cuochino sottopagato non spende e spedisce col money transfer al paese suo quello che può, e te credo che se spegne tutto.

In Italia poi c'è un substrato de invidia che ti si porta via, dettato forse dal fatto che molti patrimoni ingenti sono frutto di malversazioni o evasione fiscale al minimo.
Nel resto del mondo una Lamborghini parcheggiata davanti al ristorante ti fa pensare "fico, mi piacerebbe guadagnare così e ci voglio provare": qua te la rigano.

Anche sull'università bisognerebbe capirci. Se ti laurei (breve) in archivistica delle biblioteche o in sociologia, la laurea la prendi per te, ma non per il tuo collocamento.
Io per questo continuo a dire che la battaglia vera andrebbe fatta sui contratti dei lavoratori più che sull’orario d’apertura e chiusura...
"contratto dei lavoratori" significa legalità assoluta, controlli incrociati, tracciatura e tante altre cose che sono indigeste un po' a tutti. il "èh, ma allora quell'altri?" è il cancro de sto paese.
Il Sigaro
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05/11/2019, 10:42

Jester ha scritto:
05/11/2019, 10:31
Takkar ha scritto:
05/11/2019, 10:19
Jester ha scritto:
05/11/2019, 10:09
Stock ha scritto:
05/11/2019, 5:24
La mia generazione, 30 anni o giù di lì, già lo è piena di sottopagati depressi ecc. ecc.
Chi ha avuto la fortuna di poter fare l'università (facendo lo studente e basta) magari ha ancora prospettive per trovarsi un buon posto, ma chi è stato costretto a buttarsi subito nel mondo del lavoro sta assaporando tutto questo sistema di flessibilità, contratti a progetto, tempi determinati, stipendi da fame vera. Una generazione di ragazzi soli perché non puoi mettere su famiglia, senza na lira costretti a campare a casa dei genitori, che però lavorano comunque come muli, senza orari e senza diritti, e che non andranno mai in pensione visto che non riescono ancora ad andarci manco i genitori. È già il presente questo.
Ripeto, il problema italiano sta proprio in questo.

Riempi i ristoranti di cuochi bangladini sottopagati, te fai fa' i lavori da maestranze straniere sottocosto e pensi di risparmiare. Hai invece innescato una spirale deflazionistica che fa chiudere tutti. Se poi sparisce pure il 22% di iva dal computo perché è tutto in nero, la spinta verso il basso è ulteriore.

il cuochino sottopagato non spende e spedisce col money transfer al paese suo quello che può, e te credo che se spegne tutto.

In Italia poi c'è un substrato de invidia che ti si porta via, dettato forse dal fatto che molti patrimoni ingenti sono frutto di malversazioni o evasione fiscale al minimo.
Nel resto del mondo una Lamborghini parcheggiata davanti al ristorante ti fa pensare "fico, mi piacerebbe guadagnare così e ci voglio provare": qua te la rigano.

Anche sull'università bisognerebbe capirci. Se ti laurei (breve) in archivistica delle biblioteche o in sociologia, la laurea la prendi per te, ma non per il tuo collocamento.
Io per questo continuo a dire che la battaglia vera andrebbe fatta sui contratti dei lavoratori più che sull’orario d’apertura e chiusura...
"contratto dei lavoratori" significa legalità assoluta, controlli incrociati, tracciatura e tante altre cose che sono indigeste un po' a tutti. il "èh, ma allora quell'altri?" è il cancro de sto paese.
"contratti dei lavoratori" significa tutto e niente. Devi cambiare il sistema in generale, perché se ti limiti a imporre alle imprese, anche piccole, e agli artigiani di assumere a tempo indeterminato a condizioni economiche più gravose ottieni soltanto che nessuno assume più. A forza di puntare ideologicamente il dito contro il datore di lavoro stiamo crescendo generazioni di disoccupati "coperti" soltanto da misure assistenziali senza futuro.
UNDICI VAVRO
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No ai ciccicaputi
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Stock
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05/11/2019, 11:02

Infatti è tutto sballato. Chi ha un'attività ha bisogno del personale ma assumere costa un casino. Chi lavora lo fa con salari bassi, poche tutele e spesso con l'ansia di perderlo pure, il lavoro, se non con la certezza di perderlo a breve. Il che si traduce nell'impossibilità di prendere impegni a lungo termine (investimenti, matrimonio, figli) ma spesso pure nell'incertezza di spendere quei 50 euro che hai in tasca perché non sai se tra una settimana o un mese ti mancheranno proprio quei 50 euro per far quadrare i conti. E quindi la gente se può evade le tasse, se compra una macchina o un elettrodomestico lo fa a rate indebitandosi ancora di più, risparmia su tutto, dal cibo ai vestiti, e qui si arriva anche all'online dove si trova tutto a meno, e quindi al declino dei negozi fisici, in particolare di quelli di vicinato. Penso che le aperture domenicali sianl veramente un dettaglio che sposta poco a livello di sistema, sposta molto semmai al titolare che deve tenere aperto un giorno in più e al dipendente che lavora anche la domenica.
Purtroppo non vedo come se ne potrebbe uscire se non con un calo drastico delle tasse per tutti, conseguente maggiore capacità di spesa, migliori condizioni per i lavoratori... praticamente una riforma totale, nom basterebbe un altro '68.
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alphonse
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05/11/2019, 11:03

Takkar ha scritto:
05/11/2019, 10:17
alphonse ha scritto:
05/11/2019, 10:11
Takkar. Dimenticavo... iniziamo a chiudere almeno le 12 feste comandate se non altro evitiamo di renderci ridicoli.
Su queste mi trovi d’accordo.
Detto questo quindi proponi semplici chiusure per tutti per tutte le domeniche e festivi. Sarà una delle 8 proposte? Non oso immaginare le altre 7...
Io faccio un ragionamento un filo più articolato. Premesso che non conosco neppure una delle otto proposte presentate perché non girano da nessuna parte, manco fossero uno dei tra segreti di Fatima, parto dal presupposto che il calendario vada riformato, non foss'altro perché varata dal Governo più odiato degli ultimi 50 anni.
Ovviamente, me ne rendo conto, non si può tornare di botto indietro anche se intimamente non ci troverai nulla di male.
Si riparta dalle feste comandate e si apra un tavolo (serio) sulle domeniche abbandonando però sciocchi discorsi sul "mi sta comodo così" , "nel resto del mondo funziona così" (non è vero!) o "si perdono posti di lavoro" (non è vero neppure questo, semmai è vero il contrario!).
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neweagle
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05/11/2019, 11:11

Corso Trieste ha scritto:
05/11/2019, 9:43
Stock ha scritto:
05/11/2019, 5:24
La mia generazione, 30 anni o giù di lì, già lo è piena di sottopagati depressi ecc. ecc.
Chi ha avuto la fortuna di poter fare l'università (facendo lo studente e basta) magari ha ancora prospettive per trovarsi un buon posto, ma chi è stato costretto a buttarsi subito nel mondo del lavoro sta assaporando tutto questo sistema di flessibilità, contratti a progetto, tempi determinati, stipendi da fame vera. Una generazione di ragazzi soli perché non puoi mettere su famiglia, senza na lira costretti a campare a casa dei genitori, che però lavorano comunque come muli, senza orari e senza diritti, e che non andranno mai in pensione visto che non riescono ancora ad andarci manco i genitori. È già il presente questo.
Quando nel 1999 le Brigate Rosse assassinarono Massimo D'Antona a Via Salaria non scelsero un bersaglio a caso oppure "un obiettivo facile da colpire" come si sbrigarono a scrivere le autorità...
La riforma del mercato del lavoro a cui lavorava D'Antona dava molte più tutele.

E con l'omicidio si arrestò.
Stranamente invece quella successiva, alla quale lavorava Biagi, e che prese il suo nome, dopo l'assassinio divenne incontestabile, perché chi la criticava passava per brigatista.

L'unico effetto, devastante, degli ultimi due attentati delle brigate rosse è stato quello di far passare una riforma del lavoro a zero tutela e fermarne una molto più rispettosa dei lavoratori.

Ovviamente è un caso, niente retropensieri.
Questa è la Lazio, ed e sempre un'altra cosa.
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alphonse
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05/11/2019, 11:43

Io dico solo che se queste cose dette da uomini di sinistra sulle aperture domenicali fossero state dette negli anni Settanta la metà stava al cimitero o storpiata a vita.
Gli è andata di lusso ai vari Bersani, Renzi, Calenda e compagnia bella.
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Corso Trieste
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05/11/2019, 11:56

alphonse ha scritto:
05/11/2019, 11:43
Io dico solo che se queste cose dette da uomini di sinistra sulle aperture domenicali fossero state dette negli anni Settanta la metà stava al cimitero o storpiata a vita.
Gli è andata di lusso ai vari Bersani, Renzi, Calenda e compagnia bella.
È quello che intendevo dire con il post su D'Antona e parliamo di 20 anni fa, neanche anni '70: appena un uomo di sinistra come era lui ha ipotizzato, iniziato a proporre e fatto attuare contratti di lavoro con minori tutele per i lavoratori rispetto a quelle che c'erano allora lo hanno lasciato per terra.
Quelli dopo sono dei miracolati.
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alphonse
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05/11/2019, 12:16

Corso Trieste ha scritto:
05/11/2019, 11:56
alphonse ha scritto:
05/11/2019, 11:43
Io dico solo che se queste cose dette da uomini di sinistra sulle aperture domenicali fossero state dette negli anni Settanta la metà stava al cimitero o storpiata a vita.
Gli è andata di lusso ai vari Bersani, Renzi, Calenda e compagnia bella.
È quello che intendevo dire con il post su D'Antona e parliamo di 20 anni fa, neanche anni '70: appena un uomo di sinistra come era lui ha ipotizzato, iniziato a proporre e fatto attuare contratti di lavoro con minori tutele per i lavoratori rispetto a quelle che c'erano allora lo hanno lasciato per terra.
Quelli dopo sono dei miracolati.
Sì, sì, rafforzavo il concetto.
Andrean73
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05/11/2019, 20:03

Io intanto rigirerei la proposta letta sopra. 12 aperture annuali magari a scelta escluse le feste comandate. Chiusura serale massimo alle 21. Online sempre aperto per gli ordini (visto che non c'è mai tempo di fare nulla) ma rispettando gli orario dei negozi e soprattutto ogni negozio online o affiliato ad Amazon e altri deve avere una vetrina su strada.

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Takkar
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05/11/2019, 20:23

Andrean73 ha scritto:
05/11/2019, 20:03
Io intanto rigirerei la proposta letta sopra. 12 aperture annuali magari a scelta escluse le feste comandate. Chiusura serale massimo alle 21. Online sempre aperto per gli ordini (visto che non c'è mai tempo di fare nulla) ma rispettando gli orario dei negozi e soprattutto ogni negozio online o affiliato ad Amazon e altri deve avere una vetrina su strada.

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L’online a tempo di un colosso mondiale come Amazon (che poi non esiste solo quello) francamente mi sembra Irrealizzabile.
“Scusi signora, vado bene per Sassuolo?”

"davanti ai soldi diventano tutti mezzi uomini o quasi." CIT

"Ancora qua sta questo? Uomo senza un minimo di dignità" CIT
Andrean73
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05/11/2019, 22:12

Sicuramente non facile. Inizia regolamentando gli orari e le aperture.

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Jester
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05/11/2019, 23:11

Takkar ha scritto:
05/11/2019, 20:23
Andrean73 ha scritto:
05/11/2019, 20:03
Io intanto rigirerei la proposta letta sopra. 12 aperture annuali magari a scelta escluse le feste comandate. Chiusura serale massimo alle 21. Online sempre aperto per gli ordini (visto che non c'è mai tempo di fare nulla) ma rispettando gli orario dei negozi e soprattutto ogni negozio online o affiliato ad Amazon e altri deve avere una vetrina su strada.

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L’online a tempo di un colosso mondiale come Amazon (che poi non esiste solo quello) francamente mi sembra Irrealizzabile.
Attali, per dire, ci dice che Amazon e le altre GAFA finiranno per dominare sugli stati nazionali, la cui autorità va scemando. E l'ha detto venti anni fa.
Andrean73
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05/11/2019, 23:32

L'idea che qualcuno abbia premuto il tasto caos a livello generale (sociale, lavorativo, economico, educativo, sanitario, politico, etc.) mi sembra quanto meno realistica. Troppe cose concentrate in troppo poco tempo. Quando, chi e perché in questo momento storico sarebbe interessante saperlo. Anche se effettivamente servirebbe a poco.

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Waldganger
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06/11/2019, 5:54

Jester ha scritto:
Takkar ha scritto:
05/11/2019, 20:23
Andrean73 ha scritto:
05/11/2019, 20:03
Io intanto rigirerei la proposta letta sopra. 12 aperture annuali magari a scelta escluse le feste comandate. Chiusura serale massimo alle 21. Online sempre aperto per gli ordini (visto che non c'è mai tempo di fare nulla) ma rispettando gli orario dei negozi e soprattutto ogni negozio online o affiliato ad Amazon e altri deve avere una vetrina su strada.

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L’online a tempo di un colosso mondiale come Amazon (che poi non esiste solo quello) francamente mi sembra Irrealizzabile.
Attali, per dire, ci dice che Amazon e le altre GAFA finiranno per dominare sugli stati nazionali, la cui autorità va scemando. E l'ha detto venti anni fa.
laddove conta solo il danaro, giocoforza il risultato alla lunga è quello. D’altronde vinsero i buoni.
Son finiti i giorni lieti, degli studi e degli amori, o compagni in alto i cuori e il passato salutiam.
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blau-weiss
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06/11/2019, 8:39

Andrean73 ha scritto:
05/11/2019, 23:32
L'idea che qualcuno abbia premuto il tasto caos a livello generale (sociale, lavorativo, economico, educativo, sanitario, politico, etc.) mi sembra quanto meno realistica. Troppe cose concentrate in troppo poco tempo. Quando, chi e perché in questo momento storico sarebbe interessante saperlo. Anche se effettivamente servirebbe a poco.

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Sì chiama liberismo e i nomi e cognomi sono noti, primi fra tutti quelli di "sinistra" già citati che hanno tradito totalmente una certa visione. Spero quantomeno per stupidità e non per convinzione.
C'è un relativismo estremo, un'idea che dobbiamo essere liberi in qualsiasi cosa facciamo, dai valori al mercato, che ci ha portato a questo caos.
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alphonse
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06/11/2019, 9:11

blau-weiss ha scritto:
06/11/2019, 8:39
Andrean73 ha scritto:
05/11/2019, 23:32
L'idea che qualcuno abbia premuto il tasto caos a livello generale (sociale, lavorativo, economico, educativo, sanitario, politico, etc.) mi sembra quanto meno realistica. Troppe cose concentrate in troppo poco tempo. Quando, chi e perché in questo momento storico sarebbe interessante saperlo. Anche se effettivamente servirebbe a poco.

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Sì chiama liberismo e i nomi e cognomi sono noti, primi fra tutti quelli di "sinistra" già citati che hanno tradito totalmente una certa visione. Spero quantomeno per stupidità e non per convinzione.
C'è un relativismo estremo, un'idea che dobbiamo essere liberi in qualsiasi cosa facciamo, dai valori al mercato, che ci ha portato a questo caos.
Questo non è liberismo. Questo è casino mal organizzato per parafrasare Fascetti. Questa legge così articolata non c'è in nessun altro Paese del mondo ad economia sviluppata. Non so più come spiegarlo.

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