Alitalia
- ValerioFiori
- Località: Roma
Messaggio
Re: Alitalia
Non vedo cosa possa andare storto
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Il prossimo che dice una parola su Muriqi lo faccio volare. Il giocatore va incoraggiato
- Kit Teller
- Località: ROMA
mamma mia, se la prende davvero, manda tutti ai pazzi.
Voglio la flotta con lo scudo della LAZIO.
Voglio la flotta con lo scudo della LAZIO.
INSULTARE L'AVVERSARIO, INTIMIDIRE L'ARBITRO, OSANNARE I NOSTRI EROI : = SCUDETTO LAZIO
- Edo_88
- Località: Guidonia
Già me immagino la nuova livrea biancoceleste co la faccia di Olimpia sull'anterioreGato ha scritto: ↑12/06/2019, 16:35Claudio Lotito, presidente della Lazio e consigliere della Federcalcio, ha formalizzato un'offerta "riservata" di acquisto per Alitalia. Lo ha ufficializzato al telefono con l'ANSA lo stesso Lotito.
:sboro
Per quanto riguarda Alitalia, l'ho trovata ENORMEMENTE migliorata in questi ultimi anni.
Prima conferenza stampa :ho preso l'alitalia al funerale ecc ecc ecc
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Concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur
Riservata non vuol dire segreta.
Riservata vuol dire che non dice pubblicamente quanto offre.
Poi dall'articolo non si capisce un cazzo: se la prende tutta lui? Vende milinkovic e si compra il 15% di Alitalia?
Rosicchia il 5% solo per avere un posto in cda?
Riservata vuol dire che non dice pubblicamente quanto offre.
Poi dall'articolo non si capisce un cazzo: se la prende tutta lui? Vende milinkovic e si compra il 15% di Alitalia?
Rosicchia il 5% solo per avere un posto in cda?
- Cri72
- Località: Manziana
Hai visto? Tutti a rompeje er cazzo, invece Simone je chiede due ali, e lui che fa, je compra l'Alitalia...
In cima ar monno c'è
la Lazio mia
la Lazio mia
- Edo_88
- Località: Guidonia
Da indiscrezioni de lalitaliasiamonoi.it ecco il nuovo nome e le hostess
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- Cri72
- Località: Manziana
Gli fa come Gigi Reder ne il "il tifoso l'arbitro e il calciatore"...li fa vestire di biancoceleste e li manda allo stadio per forza...nell'aereo mette la carta igienica giallorossa...
In cima ar monno c'è
la Lazio mia
la Lazio mia
.
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Concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur
- babbobu77
- Località: Roma
se ci riesce è il più grande di tutti i tempi, diventa un Gigante !!
Ce credi che 'n ce credo, ma si'n ce credo poi ce credo?
ocnalB_//***77***\\_Blanco
ocnalB_//***77***\\_Blanco
- Dareios
- Località: Napoli
Se veramente compra Alitalia glie do 5 anni de tempo e la fa diventare una compagnia con i controcazzi.
Al panzone glie se può dire di tutto, tranne che sia uno che non sappia come gestire un azienda.
Al panzone glie se può dire di tutto, tranne che sia uno che non sappia come gestire un azienda.
- Il Sigaro
- Località: Roma
Piuttosto che volare con Ryan Air me la faccio a piedi. Alitalia tutta la vita anche se costa il triplo, la differenza in termini di qualità è incommensurabile.
UNDICI VAVRO
UNDICI MURIQI
No ai ciccicaputi
UNDICI MURIQI
No ai ciccicaputi
- Edo_88
- Località: Guidonia
Ma soprattutto ne gioverebbe, tanto, anche la LazioDareios ha scritto:Se veramente compra Alitalia glie do 5 anni de tempo e la fa diventare una compagnia con i controcazzi.
Al panzone glie se può dire di tutto, tranne che sia uno che non sappia come gestire un azienda.
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guarda che cazzo se sta a inventà pe nun pagà i bijetti aerei delle trasferte! ahahahahahah magari se la prende....tempo 3 anni e la risana completamente, la gente che fa ironia forse non ha capito chi cazzo è lotito come imprenditore a livello di gestione. il problema saranno i sindacati, che temo lui tratterà come i procuratori......e gli faranno la guerra. che perderanno malamente.
- scommodo
- Località: Roma
A chi lo dici, ma 350€x2 per andare a Catania mi sembra un tantinello fuori dal vaso. Sette piotte. Roma catania. 1.30h.
Ti credo che va pe' stracci
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Ti credo che va pe' stracci
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- sololamaglia85
- Località: Roma
https://mobile.ilsole24ore.com/art/noti ... do/ACGNtWQ
La Lazio di Lotito, slalom tra i debiti e stipendi pagati in ritardo
- di Gianni Dragoni12 giugno 2019
(Ap)
Senatore per una notte, prima di scoprire che l’elezione il 4 marzo 2018 era una «fake news», Claudio Lotito ha una scadenza fissa che deve rispettare: ogni anno il primo aprile deve pagare al fisco 5,65 milioni di euro. Non è un pesce d’aprile. E dovrà continuare a farlo fino al 2028. È l’impegno che Lotito, da oggi pretendente all’Alitalia (con quali disponibilità finanziarie non si sa), ha assunto con l’Agenzia delle entrate con la transazione «spalma-debiti» (o «salva-Lazio») firmata il 20 maggio 2005, con il consenso del governo allora guidato da Silvio Berlusconi, che era proprietario di un’altra squadra di calcio, il Milan.
figure of aside
IL VETTORE AEREO
Alitalia, Lotito presenta un’offerta per la compagnia di bandiera
Il maxi-debito della Lazio
Imprenditore delle pulizie, Lotito era fresco proprietario della Lazio, verso la quale l’aveva spinto il banchiere di Capitalia Cesare Geronzi dopo i fasti e gli sfracelli dell’èra di Sergio Cragnotti. Lotito aveva pagato 21 milioni nel luglio 2004. Il club aveva accumulato un enorme debito con il fisco perché per anni non aveva versato le tasse sugli stipendi pagati ai giocatori. E così Lotito si rtrovava sul groppone oltre 140 milioni di euro di debiti.
La transazione con il fisco
Per evitare il fallimento della seconda squadra di calcio della capitale (per numero di tifosi e di elettori) il governo acconsentì a un accordo senza precedenti: una transazione per spalmare il debito in 23 rate annuali da 5,65 milioni, da pagare a partire dal primo aprile 2026 fino al primo aprile 2028, più una prima rata di circa 8 milioni da pagare alla firma dell’accordo, più una rata aggiuntiva unica di 5,23 milioni che oggi la società ha pagato. Del maxi-debito fiscale spalmato in più di 20 anni oggi restano quindi nove rate da pagare, corrispondenti a circa 50 milioni.
figure of aside
PALLONE IN BORSA
Juve, Lazio e Roma anche a Piazza Affari «ballano» in difesa
Bilanci in attivo con le plusvalenze
La Lazio ha dichiarato conti in attivo negli ultimi due bilanci consolidati, al 30 giugno 2017 (11,38 milioni di utile netto) e al 30 giugno 2018 (37,31 milioni), grazie alle plusvalenze per la cessione di calciatori. Molto parsimonioso con gli investimenti e con gli ingaggi, Lotito ogni anno sfrutta il calciomercato per far quadrare i conti. Nel bilancio al 30 giugno 2016 il miracolo non gli era riuscito e i conti si erano chiusi in rosso per 12,6 milioni.
I ricavi a 127 milioni
I ricavi totali del club, escluse le plusvalenze, sono saliti dai 91,9 milioni del 2016 ai 127,2 milioni nel bilancio a giugno 2018. I conti della stagione 2018-2019, appena terminata, culminata con la vittoria della Coppa Italia contro l’Atalanta, ancora non si conoscono, si chiuderanno alla fine di questo mese.
figure of aside
MAXI-INCHIESTA DELLA PROCURA CAPITOLINA
Multe cancellate, 197 indagati: c’è anche Lotito, patron della Lazio
Aumentano i debiti
Malgrado l’attivo la Lazio ha un indebitamento in aumento. I debiti totali tra il 2017 e il 2018 sono aumentati da 179,7 a 188,9 milioni. I debiti finanziari netti sono saliti da 43,7 a 46,47 milioni. Il patrimonio netto consolidato del club è positivo per 57,56 milioni e Lotito non è tenuto quindi ad aprire il portafoglio per ricapitalizzare la società.
I debiti verso i calciatori
Lotito, azionista del club con il 66,67%, non ha perso però la caratteristica di essere estremamente parsimonioso. Nel bilancio a giugno 2018 i debiti verso tesserati e dipendenti sono aumentati da 11,2 a 15,28 milioni, un importo superiore alla fisiologica frazione mensile del costo del lavoro, che in quella stagione è salito da 57,2 a 79,8 milioni. La relazione al bilancio dice che i debiti verso tesserati «sono principalmente costituiti» dagli stipendi di giugno 2018 per 5,65 milioni lordi e da premi per 7,58 milioni lordi, tutti «pagabili entro il 30 settembre 2018».
Stipendi pagati con tre mesi di ritardo
Per Lotito insomma si possono pagare gli stipendi dopo tre mesi, è il limite massimo della Figc per non infliggere penalizzazioni di punti in classifica. E tra i ricavi dell’ultimo bilancio Lotito ha iscritto 3 milioni da «transazioni con creditori». Cioè un debito si è trasformato in un’entrata. Chissà se pensa di ripetere questi miracoli con Alitalia.
La Lazio di Lotito, slalom tra i debiti e stipendi pagati in ritardo
- di Gianni Dragoni12 giugno 2019
(Ap)
Senatore per una notte, prima di scoprire che l’elezione il 4 marzo 2018 era una «fake news», Claudio Lotito ha una scadenza fissa che deve rispettare: ogni anno il primo aprile deve pagare al fisco 5,65 milioni di euro. Non è un pesce d’aprile. E dovrà continuare a farlo fino al 2028. È l’impegno che Lotito, da oggi pretendente all’Alitalia (con quali disponibilità finanziarie non si sa), ha assunto con l’Agenzia delle entrate con la transazione «spalma-debiti» (o «salva-Lazio») firmata il 20 maggio 2005, con il consenso del governo allora guidato da Silvio Berlusconi, che era proprietario di un’altra squadra di calcio, il Milan.
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IL VETTORE AEREO
Alitalia, Lotito presenta un’offerta per la compagnia di bandiera
Il maxi-debito della Lazio
Imprenditore delle pulizie, Lotito era fresco proprietario della Lazio, verso la quale l’aveva spinto il banchiere di Capitalia Cesare Geronzi dopo i fasti e gli sfracelli dell’èra di Sergio Cragnotti. Lotito aveva pagato 21 milioni nel luglio 2004. Il club aveva accumulato un enorme debito con il fisco perché per anni non aveva versato le tasse sugli stipendi pagati ai giocatori. E così Lotito si rtrovava sul groppone oltre 140 milioni di euro di debiti.
La transazione con il fisco
Per evitare il fallimento della seconda squadra di calcio della capitale (per numero di tifosi e di elettori) il governo acconsentì a un accordo senza precedenti: una transazione per spalmare il debito in 23 rate annuali da 5,65 milioni, da pagare a partire dal primo aprile 2026 fino al primo aprile 2028, più una prima rata di circa 8 milioni da pagare alla firma dell’accordo, più una rata aggiuntiva unica di 5,23 milioni che oggi la società ha pagato. Del maxi-debito fiscale spalmato in più di 20 anni oggi restano quindi nove rate da pagare, corrispondenti a circa 50 milioni.
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PALLONE IN BORSA
Juve, Lazio e Roma anche a Piazza Affari «ballano» in difesa
Bilanci in attivo con le plusvalenze
La Lazio ha dichiarato conti in attivo negli ultimi due bilanci consolidati, al 30 giugno 2017 (11,38 milioni di utile netto) e al 30 giugno 2018 (37,31 milioni), grazie alle plusvalenze per la cessione di calciatori. Molto parsimonioso con gli investimenti e con gli ingaggi, Lotito ogni anno sfrutta il calciomercato per far quadrare i conti. Nel bilancio al 30 giugno 2016 il miracolo non gli era riuscito e i conti si erano chiusi in rosso per 12,6 milioni.
I ricavi a 127 milioni
I ricavi totali del club, escluse le plusvalenze, sono saliti dai 91,9 milioni del 2016 ai 127,2 milioni nel bilancio a giugno 2018. I conti della stagione 2018-2019, appena terminata, culminata con la vittoria della Coppa Italia contro l’Atalanta, ancora non si conoscono, si chiuderanno alla fine di questo mese.
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MAXI-INCHIESTA DELLA PROCURA CAPITOLINA
Multe cancellate, 197 indagati: c’è anche Lotito, patron della Lazio
Aumentano i debiti
Malgrado l’attivo la Lazio ha un indebitamento in aumento. I debiti totali tra il 2017 e il 2018 sono aumentati da 179,7 a 188,9 milioni. I debiti finanziari netti sono saliti da 43,7 a 46,47 milioni. Il patrimonio netto consolidato del club è positivo per 57,56 milioni e Lotito non è tenuto quindi ad aprire il portafoglio per ricapitalizzare la società.
I debiti verso i calciatori
Lotito, azionista del club con il 66,67%, non ha perso però la caratteristica di essere estremamente parsimonioso. Nel bilancio a giugno 2018 i debiti verso tesserati e dipendenti sono aumentati da 11,2 a 15,28 milioni, un importo superiore alla fisiologica frazione mensile del costo del lavoro, che in quella stagione è salito da 57,2 a 79,8 milioni. La relazione al bilancio dice che i debiti verso tesserati «sono principalmente costituiti» dagli stipendi di giugno 2018 per 5,65 milioni lordi e da premi per 7,58 milioni lordi, tutti «pagabili entro il 30 settembre 2018».
Stipendi pagati con tre mesi di ritardo
Per Lotito insomma si possono pagare gli stipendi dopo tre mesi, è il limite massimo della Figc per non infliggere penalizzazioni di punti in classifica. E tra i ricavi dell’ultimo bilancio Lotito ha iscritto 3 milioni da «transazioni con creditori». Cioè un debito si è trasformato in un’entrata. Chissà se pensa di ripetere questi miracoli con Alitalia.
- cinqueditadiviolenza
- Località: Roma
Per me se lotito prende l'alitalia potrebbe anche lasciare la Lazio, siamo anche nella posizione che se ce se comprano non arriva l'improbabile cinese o americano, ma uno con i soldi veri, perché lotito vuole I soldi veri e subito.
- Paoletto
- Località: roma
poco livore sto Dragoni menrte scrive, je passasololamaglia85 ha scritto: ↑13/06/2019, 6:02https://mobile.ilsole24ore.com/art/noti ... do/ACGNtWQ
La Lazio di Lotito, slalom tra i debiti e stipendi pagati in ritardo
- di Gianni Dragoni12 giugno 2019
(Ap)
Senatore per una notte, prima di scoprire che l’elezione il 4 marzo 2018 era una «fake news», Claudio Lotito ha una scadenza fissa che deve rispettare: ogni anno il primo aprile deve pagare al fisco 5,65 milioni di euro. Non è un pesce d’aprile. E dovrà continuare a farlo fino al 2028. È l’impegno che Lotito, da oggi pretendente all’Alitalia (con quali disponibilità finanziarie non si sa), ha assunto con l’Agenzia delle entrate con la transazione «spalma-debiti» (o «salva-Lazio») firmata il 20 maggio 2005, con il consenso del governo allora guidato da Silvio Berlusconi, che era proprietario di un’altra squadra di calcio, il Milan.
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IL VETTORE AEREO
Alitalia, Lotito presenta un’offerta per la compagnia di bandiera
Il maxi-debito della Lazio
Imprenditore delle pulizie, Lotito era fresco proprietario della Lazio, verso la quale l’aveva spinto il banchiere di Capitalia Cesare Geronzi dopo i fasti e gli sfracelli dell’èra di Sergio Cragnotti. Lotito aveva pagato 21 milioni nel luglio 2004. Il club aveva accumulato un enorme debito con il fisco perché per anni non aveva versato le tasse sugli stipendi pagati ai giocatori. E così Lotito si rtrovava sul groppone oltre 140 milioni di euro di debiti.
La transazione con il fisco
Per evitare il fallimento della seconda squadra di calcio della capitale (per numero di tifosi e di elettori) il governo acconsentì a un accordo senza precedenti: una transazione per spalmare il debito in 23 rate annuali da 5,65 milioni, da pagare a partire dal primo aprile 2026 fino al primo aprile 2028, più una prima rata di circa 8 milioni da pagare alla firma dell’accordo, più una rata aggiuntiva unica di 5,23 milioni che oggi la società ha pagato. Del maxi-debito fiscale spalmato in più di 20 anni oggi restano quindi nove rate da pagare, corrispondenti a circa 50 milioni.
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PALLONE IN BORSA
Juve, Lazio e Roma anche a Piazza Affari «ballano» in difesa
Bilanci in attivo con le plusvalenze
La Lazio ha dichiarato conti in attivo negli ultimi due bilanci consolidati, al 30 giugno 2017 (11,38 milioni di utile netto) e al 30 giugno 2018 (37,31 milioni), grazie alle plusvalenze per la cessione di calciatori. Molto parsimonioso con gli investimenti e con gli ingaggi, Lotito ogni anno sfrutta il calciomercato per far quadrare i conti. Nel bilancio al 30 giugno 2016 il miracolo non gli era riuscito e i conti si erano chiusi in rosso per 12,6 milioni.
I ricavi a 127 milioni
I ricavi totali del club, escluse le plusvalenze, sono saliti dai 91,9 milioni del 2016 ai 127,2 milioni nel bilancio a giugno 2018. I conti della stagione 2018-2019, appena terminata, culminata con la vittoria della Coppa Italia contro l’Atalanta, ancora non si conoscono, si chiuderanno alla fine di questo mese.
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MAXI-INCHIESTA DELLA PROCURA CAPITOLINA
Multe cancellate, 197 indagati: c’è anche Lotito, patron della Lazio
Aumentano i debiti
Malgrado l’attivo la Lazio ha un indebitamento in aumento. I debiti totali tra il 2017 e il 2018 sono aumentati da 179,7 a 188,9 milioni. I debiti finanziari netti sono saliti da 43,7 a 46,47 milioni. Il patrimonio netto consolidato del club è positivo per 57,56 milioni e Lotito non è tenuto quindi ad aprire il portafoglio per ricapitalizzare la società.
I debiti verso i calciatori
Lotito, azionista del club con il 66,67%, non ha perso però la caratteristica di essere estremamente parsimonioso. Nel bilancio a giugno 2018 i debiti verso tesserati e dipendenti sono aumentati da 11,2 a 15,28 milioni, un importo superiore alla fisiologica frazione mensile del costo del lavoro, che in quella stagione è salito da 57,2 a 79,8 milioni. La relazione al bilancio dice che i debiti verso tesserati «sono principalmente costituiti» dagli stipendi di giugno 2018 per 5,65 milioni lordi e da premi per 7,58 milioni lordi, tutti «pagabili entro il 30 settembre 2018».
Stipendi pagati con tre mesi di ritardo
Per Lotito insomma si possono pagare gli stipendi dopo tre mesi, è il limite massimo della Figc per non infliggere penalizzazioni di punti in classifica. E tra i ricavi dell’ultimo bilancio Lotito ha iscritto 3 milioni da «transazioni con creditori». Cioè un debito si è trasformato in un’entrata. Chissà se pensa di ripetere questi miracoli con Alitalia.
- Edo_88
- Località: Guidonia
"Per evitare il fallimento della seconda squadra di calcio della capitale (per numero di tifosi e di elettori)"
Ma il motivo di specificare sta cazzata? Sto Dragoni scriveva st'articolo con le lacrime agli occhi me sa...te passa a scemo!
Ma il motivo di specificare sta cazzata? Sto Dragoni scriveva st'articolo con le lacrime agli occhi me sa...te passa a scemo!
- Edo_88
- Località: Guidonia
Ecco a voi er faccia da svejo
Di fusignano...eehehehe
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Di fusignano...eehehehe
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Ecco...
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Concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur
- Nicomcm
- Località: Roma
Piu che agli occhi, credo al culo. poraccio.
Se lotito se la compra s ammazzano a carrellate.
I COLORI DEI NOSTRI PADRI, I COLORI DEI NOSTRI FIGLI
- Cri72
- Località: Manziana
Sarebbero boni a unisse all'Isis per fare i dirottamenti....ehhh ma je passa je passa...oh se je passa...Nicomcm ha scritto:Piu che agli occhi, credo al culo. poraccio.
Se lotito se la compra s ammazzano a carrellate.
In cima ar monno c'è
la Lazio mia
la Lazio mia
- Stefano
- Località: Milano
Il signor Dragoni poteva scrivere prima squadra della capitale per data di fondazione e numero di trofei vinti...invece stranamente ha scritto altro, chissà perché...
- ecate
- Contatta:
- Località: USA
avrebbe anche potuto scrivere "prima squadra della capitale per data di fondazione e numero di trofei vinti" e "seconda per numero di tifosi ed elettori", così nessuno avrebbe potuto dire nulla...
invece....
sto sorcio di merda.
Dragoni che fa rime con coglioni.
Che poi il fatto che i romanisti siano in grado di votare è tutto da dimostrare.
- ecate
- Contatta:
- Località: USA
- Jolly roger
- Località: Padova - Ostuni
- Spike
- Località: Roma
Che strano, tutti ora a cogliona Lotito.
L'ultimo è Salvini che a legge i giornali gli avrebbe detto che è meglio che si occupa di calcio visto che lo fa con fortune alterne...
Sento puzza de merda lontano un miglio.
Se riesce a entra in Alitalia me faccio na sega. Quando tutti ti attaccano significa che hanno paura....
L'ultimo è Salvini che a legge i giornali gli avrebbe detto che è meglio che si occupa di calcio visto che lo fa con fortune alterne...
Sento puzza de merda lontano un miglio.
Se riesce a entra in Alitalia me faccio na sega. Quando tutti ti attaccano significa che hanno paura....
- Waldganger
- Località: Roma
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Son finiti i giorni lieti, degli studi e degli amori, o compagni in alto i cuori e il passato salutiam.
Chiesti altri due mesi di proroga (la settima) ed altri 300 mln di prestito ponte per garantire la continuità operativa.
I maligni dicono che Delta voglia entrare per spolpare il residuo di lungo raggio che ha Alitalia, mentre Lufthansa non vorrebbe mettere un euro bensì incorporare Alitalia nel suo network commerciale (tipo Swissair) e far passare Alitalia da SkyTeam a Star Alliance (penale 300mln per cambiare Alleanza).
I commissari (giustamente) si sarebbero rotti olt cazzo di concedere l'ennesima proroga, senza dimenticare che già stiamo sotto botta della UE per il primo prestito da 900 mln (che non rivedremo mai, in ogni caso).
Che idee vi siete fatti?
I maligni dicono che Delta voglia entrare per spolpare il residuo di lungo raggio che ha Alitalia, mentre Lufthansa non vorrebbe mettere un euro bensì incorporare Alitalia nel suo network commerciale (tipo Swissair) e far passare Alitalia da SkyTeam a Star Alliance (penale 300mln per cambiare Alleanza).
I commissari (giustamente) si sarebbero rotti olt cazzo di concedere l'ennesima proroga, senza dimenticare che già stiamo sotto botta della UE per il primo prestito da 900 mln (che non rivedremo mai, in ogni caso).
Che idee vi siete fatti?
- Waldganger
- Località: Roma
Carrozzone mostruoso, negli anni 70 e 80 lavorare lì equivaleva ad essere un eletto. Viaggi gratis, soldi a palate, orari di lavoro ridicoli, servizio di ncc interno ad alitalia che portava a casa le hostess e le prelevava. Benefits. Circoli e vacanze esclusive. Avevo amici che avevano genitori che ci lavoravano e li guardavo con ammirazione. Non poteva durare per sempre. Fortunato chi ha goduto di quel momento e ha reinvestito i soldi. Nella vita te deve di culo pure nel nascere nel momento storico giusto.
Son finiti i giorni lieti, degli studi e degli amori, o compagni in alto i cuori e il passato salutiam.
la Joint Venture TransAtlantica "Blue Skies" (Delta, Air France, KLM, Virgin Atlantic + Alitalia come membro di serie B) nella quale Alitalia (o meglio Atlantia) vorrebbe peso maggiore, quindi al pari di AF-KLM e DL, è una sotto alleanza particolare sulle rotte da e per il nord america, che fa sì che costi e ricavi siano equamente divisi indipendentemente dal vettore volato. Un accordo di codesharing molto più avanzato che ha permesso a queste tre compagnie di monopolizzare le tratte redditizie per il nord america, ed allo stesso tempo di alimentare gli hub di AMS, CDG e LHR come porte di accesso privilegiate in europa.
In questa joint venture Alitalia ricopre un ruolo minoritario, accontentandosi di destinazioni minori in nord america (fatte salve le rotte già esistenti), accollandosi il rischio di aprire rotte meno redditizie di quelle da e per gli hub di Delta (New York, Atlanta, Minneapolis, Salt Lake City, Los Angeles, Detroit, Seattle ed in europa AMS, CDG, oltre a Tokyo in Giappone). Se la nuova Alitalia volesse aumentare le frequenze fra Roma e New York, non potrebbe farlo senza il consenso dei membri di serie A, mentre potrebbe tranquillamente aprire il diretto Roma - Dallas, ad esempio, riconoscendo però una commissione di circa il 25 percento a DL per ogni biglietto venduto.
Ora, ci sta che Atlantia (che a differenza di trenitalia e MEF sa dirigere una azienda) si sia fatta saltare la mosca al naso, fiutando l'inculata, e voglia avere più garanzie sul lungo raggio transatlantico, visto che è l'unico mercato redditizio insieme a quello asiatico.
Ovviamente Alitalia non è stata manco invitata al tavolo della negoziazione della nuova BlueSkies, di agosto scorso, visto che è una società di merda praticamente in fallimento da 15 anni, oltre a costituire un mercato molto meno redditizio avendo una miriade di aeroporti tutti operativi già raggiunti da AF e KLM. Ad esempio, un barese che volesse andare a new york, potrebbe trovare più conveniente passare da CGD con AF che da Roma con AZ (esempio a caso eh). Roma ha lo svantaggio di essere a due ore da Parigi e Amsterdam e di conseguenza è schiacciata da tali giganti.
Ora non so AF-KLM, ma DL macina utili a più non posso e si è comprata parte di AF-KLM, Aeromexico, GOL Brasile, China Eastern, Virgin Atlantic, e mi pare pure XiamenAir.
Insomma perché mai dovrebbe dividere la torta Atlantica, della quale ha praticamente il monopolio, con Alitalia?
Settimana prossima volerò in Argentina, e per farvi un esempio pratico del discorso della JV, un Roma Buenos Aires via CDG e ATL, ritorno via ATL-JFK (dove mi fermerò una giornata) costava sensibilmente di meno del diretto FCO-EZE di Alitalia.
Io le miglia ce l'ho con Delta, quindi se si comprano Alitalia mi va di straculo, ma comunque sarei curioso di sapere il load factor del volo giornaliero FCO-EZE, considerato che i vari (tanti, quasi una decina ormai) ATL-EZE e ritorno, tranne un caso, li ho sempre trovati praticamente pieni.
Altra rottura di cazzo è il discorso Malpensa e Linate, ovvero gli aeroporti che servono la vera capitale di Italia i quali hanno bisogno di collegamenti diretti col resto del mondo. Praticamente Malpensa se la sono presa Emirates e Qatar (Air Italy), mentre Linate da sempre è feudo KLM e AF, senza dimenticare Lufthansa che si sta espandendo nel resto d'italia.
In questa joint venture Alitalia ricopre un ruolo minoritario, accontentandosi di destinazioni minori in nord america (fatte salve le rotte già esistenti), accollandosi il rischio di aprire rotte meno redditizie di quelle da e per gli hub di Delta (New York, Atlanta, Minneapolis, Salt Lake City, Los Angeles, Detroit, Seattle ed in europa AMS, CDG, oltre a Tokyo in Giappone). Se la nuova Alitalia volesse aumentare le frequenze fra Roma e New York, non potrebbe farlo senza il consenso dei membri di serie A, mentre potrebbe tranquillamente aprire il diretto Roma - Dallas, ad esempio, riconoscendo però una commissione di circa il 25 percento a DL per ogni biglietto venduto.
Ora, ci sta che Atlantia (che a differenza di trenitalia e MEF sa dirigere una azienda) si sia fatta saltare la mosca al naso, fiutando l'inculata, e voglia avere più garanzie sul lungo raggio transatlantico, visto che è l'unico mercato redditizio insieme a quello asiatico.
Ovviamente Alitalia non è stata manco invitata al tavolo della negoziazione della nuova BlueSkies, di agosto scorso, visto che è una società di merda praticamente in fallimento da 15 anni, oltre a costituire un mercato molto meno redditizio avendo una miriade di aeroporti tutti operativi già raggiunti da AF e KLM. Ad esempio, un barese che volesse andare a new york, potrebbe trovare più conveniente passare da CGD con AF che da Roma con AZ (esempio a caso eh). Roma ha lo svantaggio di essere a due ore da Parigi e Amsterdam e di conseguenza è schiacciata da tali giganti.
Ora non so AF-KLM, ma DL macina utili a più non posso e si è comprata parte di AF-KLM, Aeromexico, GOL Brasile, China Eastern, Virgin Atlantic, e mi pare pure XiamenAir.
Insomma perché mai dovrebbe dividere la torta Atlantica, della quale ha praticamente il monopolio, con Alitalia?
Settimana prossima volerò in Argentina, e per farvi un esempio pratico del discorso della JV, un Roma Buenos Aires via CDG e ATL, ritorno via ATL-JFK (dove mi fermerò una giornata) costava sensibilmente di meno del diretto FCO-EZE di Alitalia.
Io le miglia ce l'ho con Delta, quindi se si comprano Alitalia mi va di straculo, ma comunque sarei curioso di sapere il load factor del volo giornaliero FCO-EZE, considerato che i vari (tanti, quasi una decina ormai) ATL-EZE e ritorno, tranne un caso, li ho sempre trovati praticamente pieni.
Altra rottura di cazzo è il discorso Malpensa e Linate, ovvero gli aeroporti che servono la vera capitale di Italia i quali hanno bisogno di collegamenti diretti col resto del mondo. Praticamente Malpensa se la sono presa Emirates e Qatar (Air Italy), mentre Linate da sempre è feudo KLM e AF, senza dimenticare Lufthansa che si sta espandendo nel resto d'italia.
ok tuttoGato ha scritto: ↑18/10/2019, 19:18la Joint Venture TransAtlantica "Blue Skies" (Delta, Air France, KLM, Virgin Atlantic + Alitalia come membro di serie B) nella quale Alitalia (o meglio Atlantia) vorrebbe peso maggiore, quindi al pari di AF-KLM e DL, è una sotto alleanza particolare sulle rotte da e per il nord america, che fa sì che costi e ricavi siano equamente divisi indipendentemente dal vettore volato. Un accordo di codesharing molto più avanzato che ha permesso a queste tre compagnie di monopolizzare le tratte redditizie per il nord america, ed allo stesso tempo di alimentare gli hub di AMS, CDG e LHR come porte di accesso privilegiate in europa.
In questa joint venture Alitalia ricopre un ruolo minoritario, accontentandosi di destinazioni minori in nord america (fatte salve le rotte già esistenti), accollandosi il rischio di aprire rotte meno redditizie di quelle da e per gli hub di Delta (New York, Atlanta, Minneapolis, Salt Lake City, Los Angeles, Detroit, Seattle ed in europa AMS, CDG, oltre a Tokyo in Giappone). Se la nuova Alitalia volesse aumentare le frequenze fra Roma e New York, non potrebbe farlo senza il consenso dei membri di serie A, mentre potrebbe tranquillamente aprire il diretto Roma - Dallas, ad esempio, riconoscendo però una commissione di circa il 25 percento a DL per ogni biglietto venduto.
Ora, ci sta che Atlantia (che a differenza di trenitalia e MEF sa dirigere una azienda) si sia fatta saltare la mosca al naso, fiutando l'inculata, e voglia avere più garanzie sul lungo raggio transatlantico, visto che è l'unico mercato redditizio insieme a quello asiatico.
Ovviamente Alitalia non è stata manco invitata al tavolo della negoziazione della nuova BlueSkies, di agosto scorso, visto che è una società di merda praticamente in fallimento da 15 anni, oltre a costituire un mercato molto meno redditizio avendo una miriade di aeroporti tutti operativi già raggiunti da AF e KLM. Ad esempio, un barese che volesse andare a new york, potrebbe trovare più conveniente passare da CGD con AF che da Roma con AZ (esempio a caso eh). Roma ha lo svantaggio di essere a due ore da Parigi e Amsterdam e di conseguenza è schiacciata da tali giganti.
Ora non so AF-KLM, ma DL macina utili a più non posso e si è comprata parte di AF-KLM, Aeromexico, GOL Brasile, China Eastern, Virgin Atlantic, e mi pare pure XiamenAir.
Insomma perché mai dovrebbe dividere la torta Atlantica, della quale ha praticamente il monopolio, con Alitalia?
Settimana prossima volerò in Argentina, e per farvi un esempio pratico del discorso della JV, un Roma Buenos Aires via CDG e ATL, ritorno via ATL-JFK (dove mi fermerò una giornata) costava sensibilmente di meno del diretto FCO-EZE di Alitalia.
Io le miglia ce l'ho con Delta, quindi se si comprano Alitalia mi va di straculo, ma comunque sarei curioso di sapere il load factor del volo giornaliero FCO-EZE, considerato che i vari (tanti, quasi una decina ormai) ATL-EZE e ritorno, tranne un caso, li ho sempre trovati praticamente pieni.
Altra rottura di cazzo è il discorso Malpensa e Linate, ovvero gli aeroporti che servono la vera capitale di Italia i quali hanno bisogno di collegamenti diretti col resto del mondo. Praticamente Malpensa se la sono presa Emirates e Qatar (Air Italy), mentre Linate da sempre è feudo KLM e AF, senza dimenticare Lufthansa che si sta espandendo nel resto d'italia.
fco-eze comunque ha LF altissimo e soprattutto quello che conta, buoni yelds, infatti è una rotta che va da sempre in maniera continuativa come poche altre (GRU,NRT, MIA e JFK)
aggiungo che il miliardo di euro del quale si parla per la nuova alitalia, come capitale iniziale, non servirà ad un cazzo. Troppo poco, senza un robusto piano industriale e soprattutto senza l'aperture di nuove rotte a lungo raggio (per le quali servirebbero aerei che oggi non ci sono).
Nel 2017 lo stato ci ha messo 900 mln, che sono praticamente finiti, ai quali si aggiungeranno altri 300 a breve. Se non cambia qualcosa a livello di rotte remunerative, fra 18 mesi stiamo di nuovo così.
Di soldi ce ne vorrebbero almeno il doppio, per un minimo di programmazione a lungo termine (nuovi aeromobili, nuove rotte).
Nel 2017 lo stato ci ha messo 900 mln, che sono praticamente finiti, ai quali si aggiungeranno altri 300 a breve. Se non cambia qualcosa a livello di rotte remunerative, fra 18 mesi stiamo di nuovo così.
Di soldi ce ne vorrebbero almeno il doppio, per un minimo di programmazione a lungo termine (nuovi aeromobili, nuove rotte).
- Neotek
- Località: Roma
Se la sta a compra' Simone Inzaghi rega'
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CYRANO: (...)Io so che alfine sarò da voi disfatto; ma non monta: io mi batto, io mi batto, io mi batto! (Fa immensi mulinelli con la spada. Poi si ferma affannoso.)
BRANCA BRANCA BRANCA
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- Sindaco
- Località: Roma
il load factor alto premia la scelta di mantenere il collegamento diretto negli anni.Kikkus ha scritto: ↑18/10/2019, 20:16ok tuttoGato ha scritto: ↑18/10/2019, 19:18la Joint Venture TransAtlantica "Blue Skies" (Delta, Air France, KLM, Virgin Atlantic + Alitalia come membro di serie B) nella quale Alitalia (o meglio Atlantia) vorrebbe peso maggiore, quindi al pari di AF-KLM e DL, è una sotto alleanza particolare sulle rotte da e per il nord america, che fa sì che costi e ricavi siano equamente divisi indipendentemente dal vettore volato. Un accordo di codesharing molto più avanzato che ha permesso a queste tre compagnie di monopolizzare le tratte redditizie per il nord america, ed allo stesso tempo di alimentare gli hub di AMS, CDG e LHR come porte di accesso privilegiate in europa.
In questa joint venture Alitalia ricopre un ruolo minoritario, accontentandosi di destinazioni minori in nord america (fatte salve le rotte già esistenti), accollandosi il rischio di aprire rotte meno redditizie di quelle da e per gli hub di Delta (New York, Atlanta, Minneapolis, Salt Lake City, Los Angeles, Detroit, Seattle ed in europa AMS, CDG, oltre a Tokyo in Giappone). Se la nuova Alitalia volesse aumentare le frequenze fra Roma e New York, non potrebbe farlo senza il consenso dei membri di serie A, mentre potrebbe tranquillamente aprire il diretto Roma - Dallas, ad esempio, riconoscendo però una commissione di circa il 25 percento a DL per ogni biglietto venduto.
Ora, ci sta che Atlantia (che a differenza di trenitalia e MEF sa dirigere una azienda) si sia fatta saltare la mosca al naso, fiutando l'inculata, e voglia avere più garanzie sul lungo raggio transatlantico, visto che è l'unico mercato redditizio insieme a quello asiatico.
Ovviamente Alitalia non è stata manco invitata al tavolo della negoziazione della nuova BlueSkies, di agosto scorso, visto che è una società di merda praticamente in fallimento da 15 anni, oltre a costituire un mercato molto meno redditizio avendo una miriade di aeroporti tutti operativi già raggiunti da AF e KLM. Ad esempio, un barese che volesse andare a new york, potrebbe trovare più conveniente passare da CGD con AF che da Roma con AZ (esempio a caso eh). Roma ha lo svantaggio di essere a due ore da Parigi e Amsterdam e di conseguenza è schiacciata da tali giganti.
Ora non so AF-KLM, ma DL macina utili a più non posso e si è comprata parte di AF-KLM, Aeromexico, GOL Brasile, China Eastern, Virgin Atlantic, e mi pare pure XiamenAir.
Insomma perché mai dovrebbe dividere la torta Atlantica, della quale ha praticamente il monopolio, con Alitalia?
Settimana prossima volerò in Argentina, e per farvi un esempio pratico del discorso della JV, un Roma Buenos Aires via CDG e ATL, ritorno via ATL-JFK (dove mi fermerò una giornata) costava sensibilmente di meno del diretto FCO-EZE di Alitalia.
Io le miglia ce l'ho con Delta, quindi se si comprano Alitalia mi va di straculo, ma comunque sarei curioso di sapere il load factor del volo giornaliero FCO-EZE, considerato che i vari (tanti, quasi una decina ormai) ATL-EZE e ritorno, tranne un caso, li ho sempre trovati praticamente pieni.
Altra rottura di cazzo è il discorso Malpensa e Linate, ovvero gli aeroporti che servono la vera capitale di Italia i quali hanno bisogno di collegamenti diretti col resto del mondo. Praticamente Malpensa se la sono presa Emirates e Qatar (Air Italy), mentre Linate da sempre è feudo KLM e AF, senza dimenticare Lufthansa che si sta espandendo nel resto d'italia.
fco-eze comunque ha LF altissimo e soprattutto quello che conta, buoni yelds, infatti è una rotta che va da sempre in maniera continuativa come poche altre (GRU,NRT, MIA e JFK)
in generale Il guadagno in termini di tempo per il traffico business, il comfort del volo senza interruzione per il leisure (di lusso) e la praticita' per il traffico VFR e' roba che si paga e bene fanno a monetizzare.
Ultima modifica di Sindaco il 18/10/2019, 21:41, modificato 1 volta in totale.
"We're marching down to the next station...right through these lame fucks' territory"
Avoja.
Le lounge di Fiumicino sono molto belle ed il servizio a bordo molto molto migliorato.
Le lounge di Fiumicino sono molto belle ed il servizio a bordo molto molto migliorato.
- alphonse
- Località: Roma
La salvassero a qualsiasi costo. E' una compagnia coi controcazzi e se mi portano gli scali principali a Milano sono cazzi.
Viva AZ!
Viva AZ!
Nelle scorse settimane ho volato col lungo raggio di tre compagnie aeree:
Airfrance diretto Parigi-Buenos Aires;
Delta fra Buenos Aires e Atlanta;
Alitalia il "classico" new york Roma.
Dei tre, quello di Alitalia è stato il più deludente.
Servizio superficiale e disattento, qualità del cibo inferiore alle altre due.
Ah, la lounge Alitalia a JFK è più simile ad una sala d'aspetto di una stazione di autobus che ad una sala vip, teoricamente per clienti premium. Solo pasti confezionati (panini e tramezzini), assenza di personale, doccia fiori uso per mancanza di asciugamani, ecc.
Ovviamente sono andato in quella airfrance adiacente, ed è stato tutto un altro andare.
Sinceramente questo new york Roma mi ha lasciato molto deluso, viste le esperienze incoraggianti avute con Alitalia recentemente.
Come servizio a bordo, Delta batte tutti: cocktail di benvenuto, kit di benvenuto, alcolici illimitati, menù con scelta del pasto e descrizione servizi a bordo, wifi per messaggistica gratuito, attenzione e cortesia del personale.
In ogni caso sto paragonando voli nella cabina principale, non mi riferisco a prima o business.
Tornando all'attualità, se Alitalia non riesce a spuntare condizioni migliori per le tratte per il nord America, oppure (opinione mia) non candida a aerolinea di riferimento all'interno di SkyTeam per il sud america e Asia, l'ennesimo salvataggio non porterà a nulla.
A quattro giorni dalla scadenza dei termini per l'offerta vincolante, ancora stanno decidendo se è meglio Lufthansa o Delta, e di un piano industriale nemmeno l'ombra.
Airfrance diretto Parigi-Buenos Aires;
Delta fra Buenos Aires e Atlanta;
Alitalia il "classico" new york Roma.
Dei tre, quello di Alitalia è stato il più deludente.
Servizio superficiale e disattento, qualità del cibo inferiore alle altre due.
Ah, la lounge Alitalia a JFK è più simile ad una sala d'aspetto di una stazione di autobus che ad una sala vip, teoricamente per clienti premium. Solo pasti confezionati (panini e tramezzini), assenza di personale, doccia fiori uso per mancanza di asciugamani, ecc.
Ovviamente sono andato in quella airfrance adiacente, ed è stato tutto un altro andare.
Sinceramente questo new york Roma mi ha lasciato molto deluso, viste le esperienze incoraggianti avute con Alitalia recentemente.
Come servizio a bordo, Delta batte tutti: cocktail di benvenuto, kit di benvenuto, alcolici illimitati, menù con scelta del pasto e descrizione servizi a bordo, wifi per messaggistica gratuito, attenzione e cortesia del personale.
In ogni caso sto paragonando voli nella cabina principale, non mi riferisco a prima o business.
Tornando all'attualità, se Alitalia non riesce a spuntare condizioni migliori per le tratte per il nord America, oppure (opinione mia) non candida a aerolinea di riferimento all'interno di SkyTeam per il sud america e Asia, l'ennesimo salvataggio non porterà a nulla.
A quattro giorni dalla scadenza dei termini per l'offerta vincolante, ancora stanno decidendo se è meglio Lufthansa o Delta, e di un piano industriale nemmeno l'ombra.
- Waldganger
- Località: Roma
la patata bollente quelli del vecchio governo che se so' dati l'hanno lasciata a questi ben sapendo che sia Alitalia che Ilva sarebbero state un bagno di sangue. Comunque vada sarà uno stillicidio. Se le salveranno saranno pagate con una vagonata di nuove tasse, sempre che Bruxelles accetti altri punti percentuali di sforamento. Se le lasceranno fallire sarà una devastazione epocale perché si tratterà di migliaia di posti di lavoro che salteranno e due asset strategici che comunque determinano l'immagine di una nazione nel mondo. E' una situazione lose-lose per il governo in carica che alimenterà solo la rabbia degli elettori. E la rabbia veicola consenso e senso di appartenenza.
Son finiti i giorni lieti, degli studi e degli amori, o compagni in alto i cuori e il passato salutiam.