Simone Inzaghi

Blevins
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Re: Simone Inzaghi

11/06/2021, 12:34

- ero sulla roma l'aquila, ero solo in macchina.. a un certo punto mi volto... e lo sai chi c'era accanto a me?
- no, chi c'era?
- inzaghi!
- chi?
- simone inzaghi
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ValerioFiori
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13/06/2021, 23:42

Martelli

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Il prossimo che dice una parola su Muriqi lo faccio volare. Il giocatore va incoraggiato
Takkar
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16/06/2021, 8:25

La lettera di Simone Inzaghi
“Carissimi tifosi laziali, avevo 23 anni quando sono arrivato a Roma. Ero un ragazzino pieno di sogni e ambizioni, che pensava solo a diventare un calciatore affermato. La Lazio in quel momento rappresentava per me una splendida opportunità, una possibilità per raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissato. Mai mi sarei immaginato che sarebbe diventata la mia nuova casa. Giorno dopo giorno, quell’esperienza professionale è diventata molto di più. Ho scoperto una nuova famiglia. Non è semplice retorica, è la realtà. Sono trascorsi 22 anni da quel momento, metà della mia vita.

Sono cresciuto e diventato uomo insieme a tutti voi, trascorrendo 22 anni meravigliosi. Non dimentico né le gioie (tante), né le lacrime. Non dimentico le vittorie (ci siamo divertiti insieme), né tantomeno le sconfitte, che non mi hanno mai fatto dormire la notte. Tutto questo fa parte della mia vita e lo porterò per sempre con me. Ecco perché non è stato facile, (e non lo è tuttora), voltare pagina. Non è una cosa che si può fare in un minuto, o in una settimana. Ci vorrà tempo per elaborare le emozioni e un cambiamento così radicale, dove le emozioni si scontrano l’una contro l’altra. Non ho problemi ad ammettere che lasciare la Lazio sia stata una delle scelte più complicate della mia vita, non ho avuto ancora nemmeno la forza di andare a svuotare l’armadietto a Formello.

I motivi che mi hanno portato a fare questa scelta non voglio affrontarli, ma è probabile che tutti avremmo potuto fare meglio. Nessuna polemica, s’intende. Non le ho mai fatte prima e tantomeno le farei adesso o più avanti: il biancoceleste, per me, resta solo amore. Non mi permetterei mai di polemizzare con una società che ringrazierò per sempre. Senza il presidente Lotito e il ds Tare non avrei mai potuto realizzare il mio sogno di allenare la squadra del cuore, con cui avevo vinto uno scudetto da giocatore. Allo stesso tempo, però, sono anche un professionista che ama il suo lavoro: per questo la mia determinazione e la voglia di mettermi in gioco mi portano lontano da Roma e non nego di essere completamente concentrato in questa nuova ed entusiasmante avventura con l’Inter. Ma voi tutti, tifosi, amici e compagni, mi mancate e mi mancherete: volevo farvelo sapere, perché vi considero parte della mia famiglia, della mia vita.

Sapete che non sono uno di molte parole, ma oggi sto facendo un’eccezione proprio per questo, anche perché più passano i giorni, più i miei pensieri escono dal cuore. Si dice che le persone care bisogna saperle lasciar andare. Io lo sto facendo, abbracciando simbolicamente ciascuno di voi. Tutto quello che potevo dare l’ho dato, a discapito anche della mia famiglia e della mia salute (e delle mie corde vocali)… Credetemi. Quando uscirà il calendario, la prima cosa che farò sarà quella di vedere il giorno in cui tornerò all’Olimpico. E ve lo dico già da adesso: verrò sotto la Curva Nord per salutarvi. Non mi interessa se ci saranno fischi o applausi, accetterò qualsiasi cosa. Io ci sarò, sappiatelo.

Faccio un grosso in bocca al lupo a mister Sarri. Un grandissimo allenatore che farà il bene della Lazio. E che riceverà tanto in cambio, perché troverà una tifoseria meravigliosa e un gruppo di ragazzi straordinari. Calciatori e prima ancora uomini fantastici, che non ringrazierà mai abbastanza per avermi dato sempre tutto e anche qualcosa di più. E poi ci sono tante persone “dietro le quinte” a Formello, che in pochi conoscono, ma che sono state fondamentali e preziose per me e per tutti noi. I hanno accompagnato nel mio cammino. Non dimenticherò mai le loro lacrime: avrete sempre un posto nel mio cuore. Sentirò sempre la Lazio come casa mia. E io, per voi tifosi, resterò sempre e solo Simone. È stato un privilegio e un grande onore. Abbiamo scritto e raccontato tutti insieme anni che rimarranno nella storia. Vi voglio un mondo di bene. Sarete per sempre parte di me”
“Scusi signora, vado bene per Sassuolo?”

"davanti ai soldi diventano tutti mezzi uomini o quasi." CIT

"Ancora qua sta questo? Uomo senza un minimo di dignità" CIT
Oscar70
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16/06/2021, 8:39

Ma sti cazzi.
Davide75
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16/06/2021, 9:05

Piccolo uomo.

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Blevins
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16/06/2021, 9:55

du palle
credo piacerà tanto ai guidoni
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mimmo
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16/06/2021, 10:00

"Nessuna polemica, s’intende."
però intanto così scrivendo la fa.

inza chi?
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Ruben Sosa
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16/06/2021, 10:07

Mi ricorda il verso geniale di una canzone di De Gregori.
"Ditele che la perdono per averla tradita"

Simò grazie di tutto.
Il resto sti cazzi. Poche chiacchiere e ognuno per la strada sua.
Batti la roma e perdi con noi.

inter merda
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blau-weiss
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16/06/2021, 11:06

Oscar70 ha scritto:
16/06/2021, 8:39
Ma sti cazzi.
.
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ValerioFiori
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16/06/2021, 11:13

Occhio che ad avvelenare i pozzi questo ha appena cominciato. Se farci trovare o meno in fila coi secchi, quello sta a noi
Il prossimo che dice una parola su Muriqi lo faccio volare. Il giocatore va incoraggiato
Il Sigaro
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16/06/2021, 11:18

Firmato: Il Sorcio
UNDICI VAVRO
UNDICI MURIQI

No ai ciccicaputi
Pavese
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16/06/2021, 12:09

Andandosene ha fatto arrivare Sarri, grazie di tutto.
Domenico1900
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16/06/2021, 12:24

sinceramente non mi fa nessun effetto...Sarà che ormai so 20 anni che ho smesso di affezionarmi ai giocatori o agli allenatori
pajettabebe
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16/06/2021, 14:05

poteva risparmiarsi sta "polemica non-polemica" , in generale poteva risparmiarci proprio questa lettera di cui non ci fotte nulla
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Massy73
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16/06/2021, 14:10

Lettera che non aggiunge nè toglie a quanto già sapevamo.
Dopo 20 giorni...
Una lettera che pare scritta da un bambino di 5 anni piena di banalità.

Ciao piacentino anche io non vedo l'ora di sapere il giorno di Lazio inter
Concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur
scommodo
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16/06/2021, 14:58

Non lo fischiero al suo ritorno ma leggere

... In bocca al lupo mister Sarri mi provoca una Sgraaaat con escoriazione

... Un mondo di bene.. Ma dai, tana per Dj Francesco

Pietà

In fede
Lotito Enrico

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SandroSSL
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16/06/2021, 17:30

Takkar ha scritto:
16/06/2021, 8:25
La lettera di Simone Inzaghi
“Carissimi tifosi laziali, avevo 23 anni quando sono arrivato a Roma. Ero un ragazzino pieno di sogni e ambizioni, che pensava solo a diventare un calciatore affermato. La Lazio in quel momento rappresentava per me una splendida opportunità, una possibilità per raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissato. Mai mi sarei immaginato che sarebbe diventata la mia nuova casa. Giorno dopo giorno, quell’esperienza professionale è diventata molto di più. Ho scoperto una nuova famiglia. Non è semplice retorica, è la realtà. Sono trascorsi 22 anni da quel momento, metà della mia vita.

Sono cresciuto e diventato uomo insieme a tutti voi, trascorrendo 22 anni meravigliosi. Non dimentico né le gioie (tante), né le lacrime. Non dimentico le vittorie (ci siamo divertiti insieme), né tantomeno le sconfitte, che non mi hanno mai fatto dormire la notte. Tutto questo fa parte della mia vita e lo porterò per sempre con me. Ecco perché non è stato facile, (e non lo è tuttora), voltare pagina. Non è una cosa che si può fare in un minuto, o in una settimana. Ci vorrà tempo per elaborare le emozioni e un cambiamento così radicale, dove le emozioni si scontrano l’una contro l’altra. Non ho problemi ad ammettere che lasciare la Lazio sia stata una delle scelte più complicate della mia vita, non ho avuto ancora nemmeno la forza di andare a svuotare l’armadietto a Formello.

I motivi che mi hanno portato a fare questa scelta non voglio affrontarli, ma è probabile che tutti avremmo potuto fare meglio. Nessuna polemica, s’intende. Non le ho mai fatte prima e tantomeno le farei adesso o più avanti: il biancoceleste, per me, resta solo amore. Non mi permetterei mai di polemizzare con una società che ringrazierò per sempre. Senza il presidente Lotito e il ds Tare non avrei mai potuto realizzare il mio sogno di allenare la squadra del cuore, con cui avevo vinto uno scudetto da giocatore. Allo stesso tempo, però, sono anche un professionista che ama il suo lavoro: per questo la mia determinazione e la voglia di mettermi in gioco mi portano lontano da Roma e non nego di essere completamente concentrato in questa nuova ed entusiasmante avventura con l’Inter. Ma voi tutti, tifosi, amici e compagni, mi mancate e mi mancherete: volevo farvelo sapere, perché vi considero parte della mia famiglia, della mia vita.

Sapete che non sono uno di molte parole, ma oggi sto facendo un’eccezione proprio per questo, anche perché più passano i giorni, più i miei pensieri escono dal cuore. Si dice che le persone care bisogna saperle lasciar andare. Io lo sto facendo, abbracciando simbolicamente ciascuno di voi. Tutto quello che potevo dare l’ho dato, a discapito anche della mia famiglia e della mia salute (e delle mie corde vocali)… Credetemi. Quando uscirà il calendario, la prima cosa che farò sarà quella di vedere il giorno in cui tornerò all’Olimpico. E ve lo dico già da adesso: verrò sotto la Curva Nord per salutarvi. Non mi interessa se ci saranno fischi o applausi, accetterò qualsiasi cosa. Io ci sarò, sappiatelo.

Faccio un grosso in bocca al lupo a mister Sarri. Un grandissimo allenatore che farà il bene della Lazio. E che riceverà tanto in cambio, perché troverà una tifoseria meravigliosa e un gruppo di ragazzi straordinari. Calciatori e prima ancora uomini fantastici, che non ringrazierà mai abbastanza per avermi dato sempre tutto e anche qualcosa di più. E poi ci sono tante persone “dietro le quinte” a Formello, che in pochi conoscono, ma che sono state fondamentali e preziose per me e per tutti noi. I hanno accompagnato nel mio cammino. Non dimenticherò mai le loro lacrime: avrete sempre un posto nel mio cuore. Sentirò sempre la Lazio come casa mia. E io, per voi tifosi, resterò sempre e solo Simone. È stato un privilegio e un grande onore. Abbiamo scritto e raccontato tutti insieme anni che rimarranno nella storia. Vi voglio un mondo di bene. Sarete per sempre parte di me”

Ognuno è libero di farsi l'idea che vuole.
Non rinneggo niente e sopratutto chi ha vissuto piu di 20 anni con la nostra Lazio, solo perché ha scelto di andarsene dopo tante prese per il culo, ultime delle quali, il gioco al ribasso.
Per sempre grazie Mister, ci vediamo sotto la Nord quando sarà e da parte mia, come dagli Ultras Lazio, avrai solo applausi e tanta riconoscenza, quella che ai tempi d'oggi in molti scordano.
"A me Felipe lascia sempre questa sensazione che sto per incazzarmi"

Maurizio Sarri
Goosebump
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16/06/2021, 17:41

Per me l'odio e il rancore fanno solo del male.

Penso però che il problema sia più suo che nostro... e infatti ha bisogno di esprimersi e di scrivere...
Lui ha lasciato tanto e ritrovarlo altrove non sarà facile... noi non abbiamo lasciato proprio un bel niente :-)

Io sto qua a Roma, tifo Lazio e ho tifato anche Inzaghi, con tutta la passione che avevo, ma a differenza sua ho molti meno soldi, purtroppo, ma ho sempre felicità nel cuore.

Sto bene, vivo tranquillo, ho una bella famiglia e non ho bisogno di scrivere lettere di "arrivederci" ad amici o alle persone che stimo o alle quali voglio bene.

Ad Inzaghi come a tutti auguro buona fortuna e buona vita.
Takkar
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16/06/2021, 18:30

SandroSSL ha scritto:
16/06/2021, 17:30
Takkar ha scritto:
16/06/2021, 8:25
La lettera di Simone Inzaghi
“Carissimi tifosi laziali, avevo 23 anni quando sono arrivato a Roma. Ero un ragazzino pieno di sogni e ambizioni, che pensava solo a diventare un calciatore affermato. La Lazio in quel momento rappresentava per me una splendida opportunità, una possibilità per raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissato. Mai mi sarei immaginato che sarebbe diventata la mia nuova casa. Giorno dopo giorno, quell’esperienza professionale è diventata molto di più. Ho scoperto una nuova famiglia. Non è semplice retorica, è la realtà. Sono trascorsi 22 anni da quel momento, metà della mia vita.

Sono cresciuto e diventato uomo insieme a tutti voi, trascorrendo 22 anni meravigliosi. Non dimentico né le gioie (tante), né le lacrime. Non dimentico le vittorie (ci siamo divertiti insieme), né tantomeno le sconfitte, che non mi hanno mai fatto dormire la notte. Tutto questo fa parte della mia vita e lo porterò per sempre con me. Ecco perché non è stato facile, (e non lo è tuttora), voltare pagina. Non è una cosa che si può fare in un minuto, o in una settimana. Ci vorrà tempo per elaborare le emozioni e un cambiamento così radicale, dove le emozioni si scontrano l’una contro l’altra. Non ho problemi ad ammettere che lasciare la Lazio sia stata una delle scelte più complicate della mia vita, non ho avuto ancora nemmeno la forza di andare a svuotare l’armadietto a Formello.

I motivi che mi hanno portato a fare questa scelta non voglio affrontarli, ma è probabile che tutti avremmo potuto fare meglio. Nessuna polemica, s’intende. Non le ho mai fatte prima e tantomeno le farei adesso o più avanti: il biancoceleste, per me, resta solo amore. Non mi permetterei mai di polemizzare con una società che ringrazierò per sempre. Senza il presidente Lotito e il ds Tare non avrei mai potuto realizzare il mio sogno di allenare la squadra del cuore, con cui avevo vinto uno scudetto da giocatore. Allo stesso tempo, però, sono anche un professionista che ama il suo lavoro: per questo la mia determinazione e la voglia di mettermi in gioco mi portano lontano da Roma e non nego di essere completamente concentrato in questa nuova ed entusiasmante avventura con l’Inter. Ma voi tutti, tifosi, amici e compagni, mi mancate e mi mancherete: volevo farvelo sapere, perché vi considero parte della mia famiglia, della mia vita.

Sapete che non sono uno di molte parole, ma oggi sto facendo un’eccezione proprio per questo, anche perché più passano i giorni, più i miei pensieri escono dal cuore. Si dice che le persone care bisogna saperle lasciar andare. Io lo sto facendo, abbracciando simbolicamente ciascuno di voi. Tutto quello che potevo dare l’ho dato, a discapito anche della mia famiglia e della mia salute (e delle mie corde vocali)… Credetemi. Quando uscirà il calendario, la prima cosa che farò sarà quella di vedere il giorno in cui tornerò all’Olimpico. E ve lo dico già da adesso: verrò sotto la Curva Nord per salutarvi. Non mi interessa se ci saranno fischi o applausi, accetterò qualsiasi cosa. Io ci sarò, sappiatelo.

Faccio un grosso in bocca al lupo a mister Sarri. Un grandissimo allenatore che farà il bene della Lazio. E che riceverà tanto in cambio, perché troverà una tifoseria meravigliosa e un gruppo di ragazzi straordinari. Calciatori e prima ancora uomini fantastici, che non ringrazierà mai abbastanza per avermi dato sempre tutto e anche qualcosa di più. E poi ci sono tante persone “dietro le quinte” a Formello, che in pochi conoscono, ma che sono state fondamentali e preziose per me e per tutti noi. I hanno accompagnato nel mio cammino. Non dimenticherò mai le loro lacrime: avrete sempre un posto nel mio cuore. Sentirò sempre la Lazio come casa mia. E io, per voi tifosi, resterò sempre e solo Simone. È stato un privilegio e un grande onore. Abbiamo scritto e raccontato tutti insieme anni che rimarranno nella storia. Vi voglio un mondo di bene. Sarete per sempre parte di me”

Ognuno è libero di farsi l'idea che vuole.
Non rinneggo niente e sopratutto chi ha vissuto piu di 20 anni con la nostra Lazio, solo perché ha scelto di andarsene dopo tante prese per il culo, ultime delle quali, il gioco al ribasso.
Per sempre grazie Mister, ci vediamo sotto la Nord quando sarà e da parte mia, come dagli Ultras Lazio, avrai solo applausi e tanta riconoscenza, quella che ai tempi d'oggi in molti scordano.
Gli stessi che con un contratto da 4 sacchi se venderebbero pure la madre, altro che la Lazio.
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Il Sigaro
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16/06/2021, 19:28

Takkar ha scritto:
16/06/2021, 18:30
SandroSSL ha scritto:
16/06/2021, 17:30
Takkar ha scritto:
16/06/2021, 8:25
La lettera di Simone Inzaghi
“Carissimi tifosi laziali, avevo 23 anni quando sono arrivato a Roma. Ero un ragazzino pieno di sogni e ambizioni, che pensava solo a diventare un calciatore affermato. La Lazio in quel momento rappresentava per me una splendida opportunità, una possibilità per raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissato. Mai mi sarei immaginato che sarebbe diventata la mia nuova casa. Giorno dopo giorno, quell’esperienza professionale è diventata molto di più. Ho scoperto una nuova famiglia. Non è semplice retorica, è la realtà. Sono trascorsi 22 anni da quel momento, metà della mia vita.

Sono cresciuto e diventato uomo insieme a tutti voi, trascorrendo 22 anni meravigliosi. Non dimentico né le gioie (tante), né le lacrime. Non dimentico le vittorie (ci siamo divertiti insieme), né tantomeno le sconfitte, che non mi hanno mai fatto dormire la notte. Tutto questo fa parte della mia vita e lo porterò per sempre con me. Ecco perché non è stato facile, (e non lo è tuttora), voltare pagina. Non è una cosa che si può fare in un minuto, o in una settimana. Ci vorrà tempo per elaborare le emozioni e un cambiamento così radicale, dove le emozioni si scontrano l’una contro l’altra. Non ho problemi ad ammettere che lasciare la Lazio sia stata una delle scelte più complicate della mia vita, non ho avuto ancora nemmeno la forza di andare a svuotare l’armadietto a Formello.

I motivi che mi hanno portato a fare questa scelta non voglio affrontarli, ma è probabile che tutti avremmo potuto fare meglio. Nessuna polemica, s’intende. Non le ho mai fatte prima e tantomeno le farei adesso o più avanti: il biancoceleste, per me, resta solo amore. Non mi permetterei mai di polemizzare con una società che ringrazierò per sempre. Senza il presidente Lotito e il ds Tare non avrei mai potuto realizzare il mio sogno di allenare la squadra del cuore, con cui avevo vinto uno scudetto da giocatore. Allo stesso tempo, però, sono anche un professionista che ama il suo lavoro: per questo la mia determinazione e la voglia di mettermi in gioco mi portano lontano da Roma e non nego di essere completamente concentrato in questa nuova ed entusiasmante avventura con l’Inter. Ma voi tutti, tifosi, amici e compagni, mi mancate e mi mancherete: volevo farvelo sapere, perché vi considero parte della mia famiglia, della mia vita.

Sapete che non sono uno di molte parole, ma oggi sto facendo un’eccezione proprio per questo, anche perché più passano i giorni, più i miei pensieri escono dal cuore. Si dice che le persone care bisogna saperle lasciar andare. Io lo sto facendo, abbracciando simbolicamente ciascuno di voi. Tutto quello che potevo dare l’ho dato, a discapito anche della mia famiglia e della mia salute (e delle mie corde vocali)… Credetemi. Quando uscirà il calendario, la prima cosa che farò sarà quella di vedere il giorno in cui tornerò all’Olimpico. E ve lo dico già da adesso: verrò sotto la Curva Nord per salutarvi. Non mi interessa se ci saranno fischi o applausi, accetterò qualsiasi cosa. Io ci sarò, sappiatelo.

Faccio un grosso in bocca al lupo a mister Sarri. Un grandissimo allenatore che farà il bene della Lazio. E che riceverà tanto in cambio, perché troverà una tifoseria meravigliosa e un gruppo di ragazzi straordinari. Calciatori e prima ancora uomini fantastici, che non ringrazierà mai abbastanza per avermi dato sempre tutto e anche qualcosa di più. E poi ci sono tante persone “dietro le quinte” a Formello, che in pochi conoscono, ma che sono state fondamentali e preziose per me e per tutti noi. I hanno accompagnato nel mio cammino. Non dimenticherò mai le loro lacrime: avrete sempre un posto nel mio cuore. Sentirò sempre la Lazio come casa mia. E io, per voi tifosi, resterò sempre e solo Simone. È stato un privilegio e un grande onore. Abbiamo scritto e raccontato tutti insieme anni che rimarranno nella storia. Vi voglio un mondo di bene. Sarete per sempre parte di me”

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Non rinneggo niente e sopratutto chi ha vissuto piu di 20 anni con la nostra Lazio, solo perché ha scelto di andarsene dopo tante prese per il culo, ultime delle quali, il gioco al ribasso.
Per sempre grazie Mister, ci vediamo sotto la Nord quando sarà e da parte mia, come dagli Ultras Lazio, avrai solo applausi e tanta riconoscenza, quella che ai tempi d'oggi in molti scordano.
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Fate un nome, su. Tanto per capire chi sono gli ingrati di cui state parlando.
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16/06/2021, 19:44

Il Sigaro ha scritto:
16/06/2021, 19:28
Takkar ha scritto:
16/06/2021, 18:30
SandroSSL ha scritto:
16/06/2021, 17:30
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La lettera di Simone Inzaghi
“Carissimi tifosi laziali, avevo 23 anni quando sono arrivato a Roma. Ero un ragazzino pieno di sogni e ambizioni, che pensava solo a diventare un calciatore affermato. La Lazio in quel momento rappresentava per me una splendida opportunità, una possibilità per raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissato. Mai mi sarei immaginato che sarebbe diventata la mia nuova casa. Giorno dopo giorno, quell’esperienza professionale è diventata molto di più. Ho scoperto una nuova famiglia. Non è semplice retorica, è la realtà. Sono trascorsi 22 anni da quel momento, metà della mia vita.

Sono cresciuto e diventato uomo insieme a tutti voi, trascorrendo 22 anni meravigliosi. Non dimentico né le gioie (tante), né le lacrime. Non dimentico le vittorie (ci siamo divertiti insieme), né tantomeno le sconfitte, che non mi hanno mai fatto dormire la notte. Tutto questo fa parte della mia vita e lo porterò per sempre con me. Ecco perché non è stato facile, (e non lo è tuttora), voltare pagina. Non è una cosa che si può fare in un minuto, o in una settimana. Ci vorrà tempo per elaborare le emozioni e un cambiamento così radicale, dove le emozioni si scontrano l’una contro l’altra. Non ho problemi ad ammettere che lasciare la Lazio sia stata una delle scelte più complicate della mia vita, non ho avuto ancora nemmeno la forza di andare a svuotare l’armadietto a Formello.

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Sapete che non sono uno di molte parole, ma oggi sto facendo un’eccezione proprio per questo, anche perché più passano i giorni, più i miei pensieri escono dal cuore. Si dice che le persone care bisogna saperle lasciar andare. Io lo sto facendo, abbracciando simbolicamente ciascuno di voi. Tutto quello che potevo dare l’ho dato, a discapito anche della mia famiglia e della mia salute (e delle mie corde vocali)… Credetemi. Quando uscirà il calendario, la prima cosa che farò sarà quella di vedere il giorno in cui tornerò all’Olimpico. E ve lo dico già da adesso: verrò sotto la Curva Nord per salutarvi. Non mi interessa se ci saranno fischi o applausi, accetterò qualsiasi cosa. Io ci sarò, sappiatelo.

Faccio un grosso in bocca al lupo a mister Sarri. Un grandissimo allenatore che farà il bene della Lazio. E che riceverà tanto in cambio, perché troverà una tifoseria meravigliosa e un gruppo di ragazzi straordinari. Calciatori e prima ancora uomini fantastici, che non ringrazierà mai abbastanza per avermi dato sempre tutto e anche qualcosa di più. E poi ci sono tante persone “dietro le quinte” a Formello, che in pochi conoscono, ma che sono state fondamentali e preziose per me e per tutti noi. I hanno accompagnato nel mio cammino. Non dimenticherò mai le loro lacrime: avrete sempre un posto nel mio cuore. Sentirò sempre la Lazio come casa mia. E io, per voi tifosi, resterò sempre e solo Simone. È stato un privilegio e un grande onore. Abbiamo scritto e raccontato tutti insieme anni che rimarranno nella storia. Vi voglio un mondo di bene. Sarete per sempre parte di me”

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Non rinneggo niente e sopratutto chi ha vissuto piu di 20 anni con la nostra Lazio, solo perché ha scelto di andarsene dopo tante prese per il culo, ultime delle quali, il gioco al ribasso.
Per sempre grazie Mister, ci vediamo sotto la Nord quando sarà e da parte mia, come dagli Ultras Lazio, avrai solo applausi e tanta riconoscenza, quella che ai tempi d'oggi in molti scordano.
Gli stessi che con un contratto da 4 sacchi se venderebbero pure la madre, altro che la Lazio.
Fate un nome, su. Tanto per capire chi sono gli ingrati di cui state parlando.
Rispondo per me: tutti quelli che a Lazio Inter ad esempio fischieranno uno che per 20 anni ha dato il fritto per i nostri colori. Un professionista per quanto mi riguarda esemplare finché ha vestito la nostra maglia. Quello che ogni tifoso si dovrebbe augurare da un proprio giocatore o allenatore, eppure ne abbiamo viste tante di “sole”, dovremmo averlo capito.
Sul mancato rinnovo io non conosco le motivazioni quindi non prendo le parti di nessuno. Mi basta però la posizione del gruppo Ultras Lazio, faro di lazialità, che evidentemente sanno più di me e lo hanno omaggiato.
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16/06/2021, 22:52

guardiamo il lato positivo: capiremo che si può anche non sostituire un cazzo di giocatore ammonito
Alfa83
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16/06/2021, 23:42

Pensasse all' Inter invece di fare il ruffiano e il paraculo.
Gasperini pedalino disparo
Lollo70
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16/06/2021, 23:56

:64 Simone, sei andato ok, buona vita....
Ma la Lazio non è il supermercato dell'Inter..... Per cui lontano dai nostri top... Se vuoi Durmisi o Fares... Non ci sono problemi....
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mimmo
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17/06/2021, 0:14

visto che la lettera è aperta ai Laziali, si può dire che non ce ne frega un cazzo che lui sia "completamente concentrato in questa nuova ed entusiasmante avventura con l’Inter"?

per takkar: sarà pure come dici tu, ma io non dico al mio datore di lavoro che sono suo tifoso e sono innamorato di lui e che non vedo un futuro lontano da lui.
Il Sigaro
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17/06/2021, 0:18

Takkar ha scritto:
16/06/2021, 19:44
Il Sigaro ha scritto:
16/06/2021, 19:28
Takkar ha scritto:
16/06/2021, 18:30
SandroSSL ha scritto:
16/06/2021, 17:30
Takkar ha scritto:
16/06/2021, 8:25
La lettera di Simone Inzaghi
“Carissimi tifosi laziali, avevo 23 anni quando sono arrivato a Roma. Ero un ragazzino pieno di sogni e ambizioni, che pensava solo a diventare un calciatore affermato. La Lazio in quel momento rappresentava per me una splendida opportunità, una possibilità per raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissato. Mai mi sarei immaginato che sarebbe diventata la mia nuova casa. Giorno dopo giorno, quell’esperienza professionale è diventata molto di più. Ho scoperto una nuova famiglia. Non è semplice retorica, è la realtà. Sono trascorsi 22 anni da quel momento, metà della mia vita.

Sono cresciuto e diventato uomo insieme a tutti voi, trascorrendo 22 anni meravigliosi. Non dimentico né le gioie (tante), né le lacrime. Non dimentico le vittorie (ci siamo divertiti insieme), né tantomeno le sconfitte, che non mi hanno mai fatto dormire la notte. Tutto questo fa parte della mia vita e lo porterò per sempre con me. Ecco perché non è stato facile, (e non lo è tuttora), voltare pagina. Non è una cosa che si può fare in un minuto, o in una settimana. Ci vorrà tempo per elaborare le emozioni e un cambiamento così radicale, dove le emozioni si scontrano l’una contro l’altra. Non ho problemi ad ammettere che lasciare la Lazio sia stata una delle scelte più complicate della mia vita, non ho avuto ancora nemmeno la forza di andare a svuotare l’armadietto a Formello.

I motivi che mi hanno portato a fare questa scelta non voglio affrontarli, ma è probabile che tutti avremmo potuto fare meglio. Nessuna polemica, s’intende. Non le ho mai fatte prima e tantomeno le farei adesso o più avanti: il biancoceleste, per me, resta solo amore. Non mi permetterei mai di polemizzare con una società che ringrazierò per sempre. Senza il presidente Lotito e il ds Tare non avrei mai potuto realizzare il mio sogno di allenare la squadra del cuore, con cui avevo vinto uno scudetto da giocatore. Allo stesso tempo, però, sono anche un professionista che ama il suo lavoro: per questo la mia determinazione e la voglia di mettermi in gioco mi portano lontano da Roma e non nego di essere completamente concentrato in questa nuova ed entusiasmante avventura con l’Inter. Ma voi tutti, tifosi, amici e compagni, mi mancate e mi mancherete: volevo farvelo sapere, perché vi considero parte della mia famiglia, della mia vita.

Sapete che non sono uno di molte parole, ma oggi sto facendo un’eccezione proprio per questo, anche perché più passano i giorni, più i miei pensieri escono dal cuore. Si dice che le persone care bisogna saperle lasciar andare. Io lo sto facendo, abbracciando simbolicamente ciascuno di voi. Tutto quello che potevo dare l’ho dato, a discapito anche della mia famiglia e della mia salute (e delle mie corde vocali)… Credetemi. Quando uscirà il calendario, la prima cosa che farò sarà quella di vedere il giorno in cui tornerò all’Olimpico. E ve lo dico già da adesso: verrò sotto la Curva Nord per salutarvi. Non mi interessa se ci saranno fischi o applausi, accetterò qualsiasi cosa. Io ci sarò, sappiatelo.

Faccio un grosso in bocca al lupo a mister Sarri. Un grandissimo allenatore che farà il bene della Lazio. E che riceverà tanto in cambio, perché troverà una tifoseria meravigliosa e un gruppo di ragazzi straordinari. Calciatori e prima ancora uomini fantastici, che non ringrazierà mai abbastanza per avermi dato sempre tutto e anche qualcosa di più. E poi ci sono tante persone “dietro le quinte” a Formello, che in pochi conoscono, ma che sono state fondamentali e preziose per me e per tutti noi. I hanno accompagnato nel mio cammino. Non dimenticherò mai le loro lacrime: avrete sempre un posto nel mio cuore. Sentirò sempre la Lazio come casa mia. E io, per voi tifosi, resterò sempre e solo Simone. È stato un privilegio e un grande onore. Abbiamo scritto e raccontato tutti insieme anni che rimarranno nella storia. Vi voglio un mondo di bene. Sarete per sempre parte di me”

Ognuno è libero di farsi l'idea che vuole.
Non rinneggo niente e sopratutto chi ha vissuto piu di 20 anni con la nostra Lazio, solo perché ha scelto di andarsene dopo tante prese per il culo, ultime delle quali, il gioco al ribasso.
Per sempre grazie Mister, ci vediamo sotto la Nord quando sarà e da parte mia, come dagli Ultras Lazio, avrai solo applausi e tanta riconoscenza, quella che ai tempi d'oggi in molti scordano.
Gli stessi che con un contratto da 4 sacchi se venderebbero pure la madre, altro che la Lazio.
Fate un nome, su. Tanto per capire chi sono gli ingrati di cui state parlando.
Rispondo per me: tutti quelli che a Lazio Inter ad esempio fischieranno uno che per 20 anni ha dato il fritto per i nostri colori. Un professionista per quanto mi riguarda esemplare finché ha vestito la nostra maglia. Quello che ogni tifoso si dovrebbe augurare da un proprio giocatore o allenatore, eppure ne abbiamo viste tante di “sole”, dovremmo averlo capito.
Sul mancato rinnovo io non conosco le motivazioni quindi non prendo le parti di nessuno. Mi basta però la posizione del gruppo Ultras Lazio, faro di lazialità, che evidentemente sanno più di me e lo hanno omaggiato.
Sì ma io dicevo un'altra cosa.
Molti qui, quorum ego, hanno trovato molto sgradevole (eufemismo) il modo in cui il piacentino se ne è andato, e non significa che siano meno Laziali di te o di chiunque ami Inzaghi a prescindere, né significa che siano pronti a "vendere pure la madre". Almeno il rispetto per il prossimo, specie se non lo si conosce di persona, andrebbe garantito Takkar, evitando battute volgari e calunniose. Finché si scherza tutto bene, poi però bisogna sapersi regolare.
Quanto agli Ultras, li rispetto per l'appunto, ma grazie a Dio non ho bisogno di farmi dettare da nessuno, neppure da loro, le mie idee.
A mio avviso, e ripeto a mio avviso, il piacentino è stato una MERDA con la Lazio. L'ho ammirato, e proprio per questa ragione mi ha deluso enormemente. Non solo non lo fischierò, ma neppure pronuncio più il suo nome. Può vincere la coppa intercontinentale, resterà il mio DISGUSTO per l'uomo. E nessuno deve permettersi di fare, per questo, battute sulle mie virtù morali. Ok?
Altro che "vendere la madre".
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Eugenio Fascetti
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17/06/2021, 0:20

Uh si in bocca al lupo speriamo che l'Inter vinca tutto magari vinci lo scudetto la Champions la Coppa Italia

Ma chi te se incula te e quella società de infami

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Il Sigaro
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17/06/2021, 0:26

Ci ripenso come i cornuti.
Il piacentino ha guadagnato i miliardi con la Lazio grazie agli stronzi come me che spendono i soldi allo stadio, è stato accolto bene all'inizio dell'avventura da allenatore soltanto dagli stronzi come me che tifano Lazio indipendentemente da chi sia seduto sulla panchina e incoraggiano pure le pippe al sugo purché portino la nostra maglia, tanto siamo gli scemi del panino con la frittata e la partita col Vicenza che s'accontentano pure se non arriva Bielsa, poi quando 'sto fighetto ci molla dalla sera alla mattina per i soldi del cinese mi devo pure sentir dire che l'ingrato sono io.
Ma che cazzo dite, oh. Ma che cazzo dite veramente.
Se n'annasse affanculo sto sorcio e non s'azzardasse più a nominare la Lazio.
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Daniele_1991
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17/06/2021, 0:55

Ancora chiacchiera ‘sto Giuda?

Senza dimenticare che se si fosse fatto i cazzi suoi in un Piacenza - Lazio, avremmo avuto uno scudetto in più ora.
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Massy73
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17/06/2021, 0:56

Quindi lui se ne va come un sorcio e lo stronzo sarei io che mi sento tradito dal suo comportamento?
Concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur
Takkar
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17/06/2021, 2:01

Il Sigaro ha scritto:
17/06/2021, 0:18
Takkar ha scritto:
16/06/2021, 19:44
Il Sigaro ha scritto:
16/06/2021, 19:28
Takkar ha scritto:
16/06/2021, 18:30
SandroSSL ha scritto:
16/06/2021, 17:30
Takkar ha scritto:
16/06/2021, 8:25
La lettera di Simone Inzaghi
“Carissimi tifosi laziali, avevo 23 anni quando sono arrivato a Roma. Ero un ragazzino pieno di sogni e ambizioni, che pensava solo a diventare un calciatore affermato. La Lazio in quel momento rappresentava per me una splendida opportunità, una possibilità per raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissato. Mai mi sarei immaginato che sarebbe diventata la mia nuova casa. Giorno dopo giorno, quell’esperienza professionale è diventata molto di più. Ho scoperto una nuova famiglia. Non è semplice retorica, è la realtà. Sono trascorsi 22 anni da quel momento, metà della mia vita.

Sono cresciuto e diventato uomo insieme a tutti voi, trascorrendo 22 anni meravigliosi. Non dimentico né le gioie (tante), né le lacrime. Non dimentico le vittorie (ci siamo divertiti insieme), né tantomeno le sconfitte, che non mi hanno mai fatto dormire la notte. Tutto questo fa parte della mia vita e lo porterò per sempre con me. Ecco perché non è stato facile, (e non lo è tuttora), voltare pagina. Non è una cosa che si può fare in un minuto, o in una settimana. Ci vorrà tempo per elaborare le emozioni e un cambiamento così radicale, dove le emozioni si scontrano l’una contro l’altra. Non ho problemi ad ammettere che lasciare la Lazio sia stata una delle scelte più complicate della mia vita, non ho avuto ancora nemmeno la forza di andare a svuotare l’armadietto a Formello.

I motivi che mi hanno portato a fare questa scelta non voglio affrontarli, ma è probabile che tutti avremmo potuto fare meglio. Nessuna polemica, s’intende. Non le ho mai fatte prima e tantomeno le farei adesso o più avanti: il biancoceleste, per me, resta solo amore. Non mi permetterei mai di polemizzare con una società che ringrazierò per sempre. Senza il presidente Lotito e il ds Tare non avrei mai potuto realizzare il mio sogno di allenare la squadra del cuore, con cui avevo vinto uno scudetto da giocatore. Allo stesso tempo, però, sono anche un professionista che ama il suo lavoro: per questo la mia determinazione e la voglia di mettermi in gioco mi portano lontano da Roma e non nego di essere completamente concentrato in questa nuova ed entusiasmante avventura con l’Inter. Ma voi tutti, tifosi, amici e compagni, mi mancate e mi mancherete: volevo farvelo sapere, perché vi considero parte della mia famiglia, della mia vita.

Sapete che non sono uno di molte parole, ma oggi sto facendo un’eccezione proprio per questo, anche perché più passano i giorni, più i miei pensieri escono dal cuore. Si dice che le persone care bisogna saperle lasciar andare. Io lo sto facendo, abbracciando simbolicamente ciascuno di voi. Tutto quello che potevo dare l’ho dato, a discapito anche della mia famiglia e della mia salute (e delle mie corde vocali)… Credetemi. Quando uscirà il calendario, la prima cosa che farò sarà quella di vedere il giorno in cui tornerò all’Olimpico. E ve lo dico già da adesso: verrò sotto la Curva Nord per salutarvi. Non mi interessa se ci saranno fischi o applausi, accetterò qualsiasi cosa. Io ci sarò, sappiatelo.

Faccio un grosso in bocca al lupo a mister Sarri. Un grandissimo allenatore che farà il bene della Lazio. E che riceverà tanto in cambio, perché troverà una tifoseria meravigliosa e un gruppo di ragazzi straordinari. Calciatori e prima ancora uomini fantastici, che non ringrazierà mai abbastanza per avermi dato sempre tutto e anche qualcosa di più. E poi ci sono tante persone “dietro le quinte” a Formello, che in pochi conoscono, ma che sono state fondamentali e preziose per me e per tutti noi. I hanno accompagnato nel mio cammino. Non dimenticherò mai le loro lacrime: avrete sempre un posto nel mio cuore. Sentirò sempre la Lazio come casa mia. E io, per voi tifosi, resterò sempre e solo Simone. È stato un privilegio e un grande onore. Abbiamo scritto e raccontato tutti insieme anni che rimarranno nella storia. Vi voglio un mondo di bene. Sarete per sempre parte di me”

Ognuno è libero di farsi l'idea che vuole.
Non rinneggo niente e sopratutto chi ha vissuto piu di 20 anni con la nostra Lazio, solo perché ha scelto di andarsene dopo tante prese per il culo, ultime delle quali, il gioco al ribasso.
Per sempre grazie Mister, ci vediamo sotto la Nord quando sarà e da parte mia, come dagli Ultras Lazio, avrai solo applausi e tanta riconoscenza, quella che ai tempi d'oggi in molti scordano.
Gli stessi che con un contratto da 4 sacchi se venderebbero pure la madre, altro che la Lazio.
Fate un nome, su. Tanto per capire chi sono gli ingrati di cui state parlando.
Rispondo per me: tutti quelli che a Lazio Inter ad esempio fischieranno uno che per 20 anni ha dato il fritto per i nostri colori. Un professionista per quanto mi riguarda esemplare finché ha vestito la nostra maglia. Quello che ogni tifoso si dovrebbe augurare da un proprio giocatore o allenatore, eppure ne abbiamo viste tante di “sole”, dovremmo averlo capito.
Sul mancato rinnovo io non conosco le motivazioni quindi non prendo le parti di nessuno. Mi basta però la posizione del gruppo Ultras Lazio, faro di lazialità, che evidentemente sanno più di me e lo hanno omaggiato.
Sì ma io dicevo un'altra cosa.
Molti qui, quorum ego, hanno trovato molto sgradevole (eufemismo) il modo in cui il piacentino se ne è andato, e non significa che siano meno Laziali di te o di chiunque ami Inzaghi a prescindere, né significa che siano pronti a "vendere pure la madre". Almeno il rispetto per il prossimo, specie se non lo si conosce di persona, andrebbe garantito Takkar, evitando battute volgari e calunniose. Finché si scherza tutto bene, poi però bisogna sapersi regolare.
Quanto agli Ultras, li rispetto per l'appunto, ma grazie a Dio non ho bisogno di farmi dettare da nessuno, neppure da loro, le mie idee.
A mio avviso, e ripeto a mio avviso, il piacentino è stato una MERDA con la Lazio. L'ho ammirato, e proprio per questa ragione mi ha deluso enormemente. Non solo non lo fischierò, ma neppure pronuncio più il suo nome. Può vincere la coppa intercontinentale, resterà il mio DISGUSTO per l'uomo. E nessuno deve permettersi di fare, per questo, battute sulle mie virtù morali. Ok?
Altro che "vendere la madre".
Vendere la madre è un modo di dire su, mica mi permetto di offendere così a cuor leggero, stai sereno.
Ho usato quel modo di dire perché siamo tutti capaci a dare giudizi e patenti, poi quando ti trovi dentro a certe dinamiche (che non conosciamo peraltro), sei un professionista e ti mettono 4 milioni sul tavolino voglio vedere quanti puri escono fuori...ho forti dubbi. Magari chi gli dà del traditore oggi nei suoi panni avrebbe fatto la stessa cosa di Inzaghi, chi lo sa.
Tu hai la tua visione di un accadimento che ti porta ad esprimere un giudizio e dare del traditore ad Inzaghi senza sapere però come sono andate le cose. Per me in questo sbagli. Io non so nemmeno se lo fischierai o no; sei libero di fischiare o meno e di fare ciò che vuoi. Ci mancherebbe. Io sono libero di pensare che chi lo fischierà sarà ingrato verso quello che da giocatore e da allenatore ci ha sempre dato tutto. Un epilogo poco chiaro non può bastare per trasformare tutto in ingratitudine, senza sapere come stanno realmente i fatti.
Per me Inzaghi finché è stato in pista ha dato tutto per la Lazio. Quindi da me sarà sempre rispettato. Da ora sarà un avversario da battere.

Ps: giusto, come dici, che ognuno abbia le sue idee, ma dubito che quella trentina di ragazzi della curva che hanno partecipato alla cena di salutò con Inzaghi pasteggerebbero con un traditore.
“Scusi signora, vado bene per Sassuolo?”

"davanti ai soldi diventano tutti mezzi uomini o quasi." CIT

"Ancora qua sta questo? Uomo senza un minimo di dignità" CIT
SandroSSL
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17/06/2021, 3:49

Il Sigaro ha scritto:
16/06/2021, 19:28
Takkar ha scritto:
16/06/2021, 18:30
SandroSSL ha scritto:
16/06/2021, 17:30
Takkar ha scritto:
16/06/2021, 8:25
La lettera di Simone Inzaghi
“Carissimi tifosi laziali, avevo 23 anni quando sono arrivato a Roma. Ero un ragazzino pieno di sogni e ambizioni, che pensava solo a diventare un calciatore affermato. La Lazio in quel momento rappresentava per me una splendida opportunità, una possibilità per raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissato. Mai mi sarei immaginato che sarebbe diventata la mia nuova casa. Giorno dopo giorno, quell’esperienza professionale è diventata molto di più. Ho scoperto una nuova famiglia. Non è semplice retorica, è la realtà. Sono trascorsi 22 anni da quel momento, metà della mia vita.

Sono cresciuto e diventato uomo insieme a tutti voi, trascorrendo 22 anni meravigliosi. Non dimentico né le gioie (tante), né le lacrime. Non dimentico le vittorie (ci siamo divertiti insieme), né tantomeno le sconfitte, che non mi hanno mai fatto dormire la notte. Tutto questo fa parte della mia vita e lo porterò per sempre con me. Ecco perché non è stato facile, (e non lo è tuttora), voltare pagina. Non è una cosa che si può fare in un minuto, o in una settimana. Ci vorrà tempo per elaborare le emozioni e un cambiamento così radicale, dove le emozioni si scontrano l’una contro l’altra. Non ho problemi ad ammettere che lasciare la Lazio sia stata una delle scelte più complicate della mia vita, non ho avuto ancora nemmeno la forza di andare a svuotare l’armadietto a Formello.

I motivi che mi hanno portato a fare questa scelta non voglio affrontarli, ma è probabile che tutti avremmo potuto fare meglio. Nessuna polemica, s’intende. Non le ho mai fatte prima e tantomeno le farei adesso o più avanti: il biancoceleste, per me, resta solo amore. Non mi permetterei mai di polemizzare con una società che ringrazierò per sempre. Senza il presidente Lotito e il ds Tare non avrei mai potuto realizzare il mio sogno di allenare la squadra del cuore, con cui avevo vinto uno scudetto da giocatore. Allo stesso tempo, però, sono anche un professionista che ama il suo lavoro: per questo la mia determinazione e la voglia di mettermi in gioco mi portano lontano da Roma e non nego di essere completamente concentrato in questa nuova ed entusiasmante avventura con l’Inter. Ma voi tutti, tifosi, amici e compagni, mi mancate e mi mancherete: volevo farvelo sapere, perché vi considero parte della mia famiglia, della mia vita.

Sapete che non sono uno di molte parole, ma oggi sto facendo un’eccezione proprio per questo, anche perché più passano i giorni, più i miei pensieri escono dal cuore. Si dice che le persone care bisogna saperle lasciar andare. Io lo sto facendo, abbracciando simbolicamente ciascuno di voi. Tutto quello che potevo dare l’ho dato, a discapito anche della mia famiglia e della mia salute (e delle mie corde vocali)… Credetemi. Quando uscirà il calendario, la prima cosa che farò sarà quella di vedere il giorno in cui tornerò all’Olimpico. E ve lo dico già da adesso: verrò sotto la Curva Nord per salutarvi. Non mi interessa se ci saranno fischi o applausi, accetterò qualsiasi cosa. Io ci sarò, sappiatelo.

Faccio un grosso in bocca al lupo a mister Sarri. Un grandissimo allenatore che farà il bene della Lazio. E che riceverà tanto in cambio, perché troverà una tifoseria meravigliosa e un gruppo di ragazzi straordinari. Calciatori e prima ancora uomini fantastici, che non ringrazierà mai abbastanza per avermi dato sempre tutto e anche qualcosa di più. E poi ci sono tante persone “dietro le quinte” a Formello, che in pochi conoscono, ma che sono state fondamentali e preziose per me e per tutti noi. I hanno accompagnato nel mio cammino. Non dimenticherò mai le loro lacrime: avrete sempre un posto nel mio cuore. Sentirò sempre la Lazio come casa mia. E io, per voi tifosi, resterò sempre e solo Simone. È stato un privilegio e un grande onore. Abbiamo scritto e raccontato tutti insieme anni che rimarranno nella storia. Vi voglio un mondo di bene. Sarete per sempre parte di me”

Ognuno è libero di farsi l'idea che vuole.
Non rinneggo niente e sopratutto chi ha vissuto piu di 20 anni con la nostra Lazio, solo perché ha scelto di andarsene dopo tante prese per il culo, ultime delle quali, il gioco al ribasso.
Per sempre grazie Mister, ci vediamo sotto la Nord quando sarà e da parte mia, come dagli Ultras Lazio, avrai solo applausi e tanta riconoscenza, quella che ai tempi d'oggi in molti scordano.
Gli stessi che con un contratto da 4 sacchi se venderebbero pure la madre, altro che la Lazio.
Fate un nome, su. Tanto per capire chi sono gli ingrati di cui state parlando.
La cosa è molto piu semplice de quanto si fa.
Tu pensi che sia un traditore e io penso che invece ci sia profonda ingratitudine da chi lo insulta e lo definisce tale.
Ognuno se tiene la sua opinione.
Non vedo nulla de cosi "sgradevole", no?
"A me Felipe lascia sempre questa sensazione che sto per incazzarmi"

Maurizio Sarri
SandroSSL
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17/06/2021, 3:58

Aggiungo che se poco poco si dovesse usare lo stesso metro de giudizio, con lo stesso livore e veleno che molti stanno trattando con Simone, colui che è alla presidenza, dovrebbe avere ondate di insulti e contestazioni ogni santo giorno, vista che di "porcate" serie e certificate ce ne ha fatte di ben piu gravi...
Quindi prima de pensa de chiama "traditore" uno che ha dimostrato TANTISSIMO,me guarderei bene chi ancora ho dentro "casa", che molte volte dagli stessi viene "giustificato" o accettato, ma de che parlamo, fate i bravi su....
"A me Felipe lascia sempre questa sensazione che sto per incazzarmi"

Maurizio Sarri
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17/06/2021, 8:26

SandroSSL ha scritto:
17/06/2021, 3:58
Aggiungo che se poco poco si dovesse usare lo stesso metro de giudizio, con lo stesso livore e veleno che molti stanno trattando con Simone, colui che è alla presidenza, dovrebbe avere ondate di insulti e contestazioni ogni santo giorno, vista che di "porcate" serie e certificate ce ne ha fatte di ben piu gravi...
Quindi prima de pensa de chiama "traditore" uno che ha dimostrato TANTISSIMO,me guarderei bene chi ancora ho dentro "casa", che molte volte dagli stessi viene "giustificato" o accettato, ma de che parlamo, fate i bravi su....
Ma tipo che il presidente della tua squadra arringa tifoserie (per giunta rivali) in festa promettendo di farli grandi?
Quello non è tradimento, quello va bene.
Aggiungo pure che sulla storia Inzaghi abbiamo stabilito magicamente che la versione della stampa corrisponde al vero, dagli strobazzamenti all'uscita da Formello in poi.
Quelli che per 365 giorni vengono definiti cazzari (giustamente pure) che non ne azzeccano una, che avevano detto che aveva firmato e che magicamente riescono a ricostruire fedelmente un mancato accordo ed essere pure credibili. E vabbè. Da 17 anni tutti quelli che vanno via so traditori. Arivabbè.
Ultima modifica di Takkar il 17/06/2021, 8:32, modificato 1 volta in totale.
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17/06/2021, 8:30

SandroSSL ha scritto:
17/06/2021, 3:58
Aggiungo che se poco poco si dovesse usare lo stesso metro de giudizio, con lo stesso livore e veleno che molti stanno trattando con Simone, colui che è alla presidenza, dovrebbe avere ondate di insulti e contestazioni ogni santo giorno, vista che di "porcate" serie e certificate ce ne ha fatte di ben piu gravi...
Quindi prima de pensa de chiama "traditore" uno che ha dimostrato TANTISSIMO,me guarderei bene chi ancora ho dentro "casa", che molte volte dagli stessi viene "giustificato" o accettato, ma de che parlamo, fate i bravi su....
Sandro, e poi la chiudo se no diventa una polemica stucchevole, l'errore sta secondo me nel fare confronti tra il piacentino e Lotito. Su quest'ultimo ci siamo espressi tutti, la stima per l'uomo è bassa ed è segnata da alcuni episodi che nessuno dimentica. Punto. Lotito non è la Lazio, Lotito è temporaneamente il presidente della società Lazio. Ma attenzione, se per offendere Lotito si offende la Lazio a me non va bene, perché tutto quello che porta danno alla Lazio mi dispiace (parlo in generale, non mi riferisco a persone qua dentro, eh). Basta pensare a quello che abbiamo subito dalla stampa quest'anno ...
Il discorso sul piacentino è diverso. Ottimo allenatore, ha dato e ha ricevuto, è arrivato che era nessuno, ha fatto esperienza con noi grazie a noi e sulle nostre spalle, poi ha SBAGLIATO completamente l'uscita, perché lo ha fatto mettendo in difficoltà, umiliando e offendendo la Lazio, facendo capire che alla prima telefonata interessante ricevuta la Lazio passava in secondo piano. La Lazio, non Lotito. Questo non significa essere professionisti, anzi è l'esatto contrario, perché la prima regola del professionista è la deontologia, non i soldi. E non parlasse ora di amore e affetto, perché amore e affetto non sono mai stati in vendita. Se era onesto diceva la verità, cioè che Marotta gli dà più soldi di quanti ne offrisse Lotito e gli mette a disposizione giocatori più forti di quelli che lascia a Roma: onesto, non professionale ma sincero.
Per cui: guai a chi s'azzarda a darmi dell'ingrato, perché l'unico ingrato è proprio il piacentino. E che cazzo.
E sticazzi di Lotito (che poi da questa vicenda, se vogliamo dirla tutta, è pure uscito alla grande).
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17/06/2021, 8:48

Inzaghi è passato, col duro lavoro, dall'essere chiamato verme (dagli stessi che oggi ci cenano assieme, segno che chiunque può sbagliare e nessuno ha in tasca la verità assoluta) a l'essere diventato una sorta di condottiero.
In cinque anni credo avesse dato tutto e che ormai ci fosse ben poco da inventarsi.

Lascia con l'amaro in bocca, a mio avviso, il "come" e il "dove".
Sorrisoni e pollicione alzato, oltre le varie dichiarazioni, uscendo da Villa San Sebastiano l'ha fatte lui, non io. Ci ha messo 21 minuti a buttarsi alle spalle 21 anni di Lazio e andare a Milano.
È andato a prendere il doppio altrove ed ha fatto bene, intendiamoci. Ha fatto ciò che un qualunque lavoratore avrebbe fatto al suo posto, ma almeno ci risparmiasse tutta la melassa dell'essere cresciuti insieme, che la Lazio è la sua famiglia, ecc

Se ad uno qualsiasi di noi offrissero il doppio per cambiare datore di lavoro, puoi fare una cena con gli ex colleghi simpatici e magari scoparti quella stagista che non potevi toccare, ma del posto che lasci ti frega il giusto.

L'isteria che ha causato era in buona parte dovuta alle eventuali alternative che ci saremmo trovati in panchina, cosa risolta con la firma di Sarri.

Avesse detto "non abbiamo trovato l'accordo, le nostre strade si separano qui" sarebbe stato diverso, ma il passare dal "felice di rimanere, la Lazio è la mia famiglia" al "vado a Milano", è un po' diverso.

Con i pochi elementi che abbiamo a disposizione, l'impressione è che se ne sia andato alla prima occasione di guadagnare di più.

Tutto lecito, intendiamoci.

INTER MERDA

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17/06/2021, 10:26

san simone da piacenza, perdonaci.
Alfa83
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17/06/2021, 13:46

Il Sigaro ha scritto:
17/06/2021, 0:26
Ci ripenso come i cornuti.
Il piacentino ha guadagnato i miliardi con la Lazio grazie agli stronzi come me che spendono i soldi allo stadio, è stato accolto bene all'inizio dell'avventura da allenatore soltanto dagli stronzi come me che tifano Lazio indipendentemente da chi sia seduto sulla panchina e incoraggiano pure le pippe al sugo purché portino la nostra maglia, tanto siamo gli scemi del panino con la frittata e la partita col Vicenza che s'accontentano pure se non arriva Bielsa, poi quando 'sto fighetto ci molla dalla sera alla mattina per i soldi del cinese mi devo pure sentir dire che l'ingrato sono io.
Ma che cazzo dite, oh. Ma che cazzo dite veramente.
Se n'annasse affanculo sto sorcio e non s'azzardasse più a nominare la Lazio.

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mimmo
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17/06/2021, 14:25

grazie simone per essertene andato il 27 maggio. l'avessi fatto prima forse ora saremmo stati noi a farci prendere a strozzo da gattuso e mendes.
SandroSSL
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17/06/2021, 16:25

Il Sigaro ha scritto:
17/06/2021, 8:30
SandroSSL ha scritto:
17/06/2021, 3:58
Aggiungo che se poco poco si dovesse usare lo stesso metro de giudizio, con lo stesso livore e veleno che molti stanno trattando con Simone, colui che è alla presidenza, dovrebbe avere ondate di insulti e contestazioni ogni santo giorno, vista che di "porcate" serie e certificate ce ne ha fatte di ben piu gravi...
Quindi prima de pensa de chiama "traditore" uno che ha dimostrato TANTISSIMO,me guarderei bene chi ancora ho dentro "casa", che molte volte dagli stessi viene "giustificato" o accettato, ma de che parlamo, fate i bravi su....
Sandro, e poi la chiudo se no diventa una polemica stucchevole, l'errore sta secondo me nel fare confronti tra il piacentino e Lotito. Su quest'ultimo ci siamo espressi tutti, la stima per l'uomo è bassa ed è segnata da alcuni episodi che nessuno dimentica. Punto. Lotito non è la Lazio, Lotito è temporaneamente il presidente della società Lazio. Ma attenzione, se per offendere Lotito si offende la Lazio a me non va bene, perché tutto quello che porta danno alla Lazio mi dispiace (parlo in generale, non mi riferisco a persone qua dentro, eh). Basta pensare a quello che abbiamo subito dalla stampa quest'anno ...
Il discorso sul piacentino è diverso. Ottimo allenatore, ha dato e ha ricevuto, è arrivato che era nessuno, ha fatto esperienza con noi grazie a noi e sulle nostre spalle, poi ha SBAGLIATO completamente l'uscita, perché lo ha fatto mettendo in difficoltà, umiliando e offendendo la Lazio, facendo capire che alla prima telefonata interessante ricevuta la Lazio passava in secondo piano. La Lazio, non Lotito. Questo non significa essere professionisti, anzi è l'esatto contrario, perché la prima regola del professionista è la deontologia, non i soldi. E non parlasse ora di amore e affetto, perché amore e affetto non sono mai stati in vendita. Se era onesto diceva la verità, cioè che Marotta gli dà più soldi di quanti ne offrisse Lotito e gli mette a disposizione giocatori più forti di quelli che lascia a Roma: onesto, non professionale ma sincero.
Per cui: guai a chi s'azzarda a darmi dell'ingrato, perché l'unico ingrato è proprio il piacentino. E che cazzo.
E sticazzi di Lotito (che poi da questa vicenda, se vogliamo dirla tutta, è pure uscito alla grande).
Sigaro rispetto la tua opinione e il tuo punto di vista, ma non lo condivido.
Quel famoso giorno è stato di nuovo preso in giro, da quel persognaggio che tutti conosciamo e che proprio perché sapeva che Simone era molto attaccato all ambiente, ha pensato bene di offrirgli un compenso minore da quello pattuito, con la convinzione che l'uomo Inzaghi avrebbe abbozzato per l'ennesima volta.
Ora seriamente, al Mister, dopo 5 anni straordinari di lavoro fatto dentro e fuori dal campo -non scordiamoci che ha ricompattato un ambiente allo sbando e che grazie alla sua LAZIO ha riportato 50mila tifosi allo stadio- gli è stato offerto un contratto alla PARI DI MURIQUI, io penso che anche il piu Laziale del pianeta terra sarebbe rimasto SCHIFATO, solo per l affronto appena ricevuto.
Che poi anche lui nella comunicazione possa aver sbagliato qualcosa, può anche essere, ma questo per quanto mi riguarda è un "errore" che da me viene assolutamente perdonato, al cospetto dell ennesimo affronto subito da quello.
Me domando e chiedo, ma perché il Laziale del fatto che quello gli ha offerto -ripeto- i stessi soldi di MURIQUI, non ha detto "A" contro la società e ha dato per la PRIMA VOLTA, dato per buono quello che la carta stampata ha detto sull accaduto?.
Per un colpo di clacson??
"A me Felipe lascia sempre questa sensazione che sto per incazzarmi"

Maurizio Sarri
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17/06/2021, 16:30

Gato ha scritto:
17/06/2021, 8:48
Inzaghi è passato, col duro lavoro, dall'essere chiamato verme (dagli stessi che oggi ci cenano assieme, segno che chiunque può sbagliare e nessuno ha in tasca la verità assoluta) a l'essere diventato una sorta di condottiero.
In cinque anni credo avesse dato tutto e che ormai ci fosse ben poco da inventarsi.

Lascia con l'amaro in bocca, a mio avviso, il "come" e il "dove".
Sorrisoni e pollicione alzato, oltre le varie dichiarazioni, uscendo da Villa San Sebastiano l'ha fatte lui, non io. Ci ha messo 21 minuti a buttarsi alle spalle 21 anni di Lazio e andare a Milano.
È andato a prendere il doppio altrove ed ha fatto bene, intendiamoci. Ha fatto ciò che un qualunque lavoratore avrebbe fatto al suo posto, ma almeno ci risparmiasse tutta la melassa dell'essere cresciuti insieme, che la Lazio è la sua famiglia, ecc

Se ad uno qualsiasi di noi offrissero il doppio per cambiare datore di lavoro, puoi fare una cena con gli ex colleghi simpatici e magari scoparti quella stagista che non potevi toccare, ma del posto che lasci ti frega il giusto.

L'isteria che ha causato era in buona parte dovuta alle eventuali alternative che ci saremmo trovati in panchina, cosa risolta con la firma di Sarri.

Avesse detto "non abbiamo trovato l'accordo, le nostre strade si separano qui" sarebbe stato diverso, ma il passare dal "felice di rimanere, la Lazio è la mia famiglia" al "vado a Milano", è un po' diverso.

Con i pochi elementi che abbiamo a disposizione, l'impressione è che se ne sia andato alla prima occasione di guadagnare di più.

Tutto lecito, intendiamoci.

INTER MERDA

Sicuramente sbaglio io, me manca il passaggio di quando è stato chiamato "verme".
"A me Felipe lascia sempre questa sensazione che sto per incazzarmi"

Maurizio Sarri
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17/06/2021, 17:22

SandroSSL ha scritto:
17/06/2021, 16:30
Gato ha scritto:
17/06/2021, 8:48
Inzaghi è passato, col duro lavoro, dall'essere chiamato verme (dagli stessi che oggi ci cenano assieme, segno che chiunque può sbagliare e nessuno ha in tasca la verità assoluta) a l'essere diventato una sorta di condottiero.
In cinque anni credo avesse dato tutto e che ormai ci fosse ben poco da inventarsi.

Lascia con l'amaro in bocca, a mio avviso, il "come" e il "dove".
Sorrisoni e pollicione alzato, oltre le varie dichiarazioni, uscendo da Villa San Sebastiano l'ha fatte lui, non io. Ci ha messo 21 minuti a buttarsi alle spalle 21 anni di Lazio e andare a Milano.
È andato a prendere il doppio altrove ed ha fatto bene, intendiamoci. Ha fatto ciò che un qualunque lavoratore avrebbe fatto al suo posto, ma almeno ci risparmiasse tutta la melassa dell'essere cresciuti insieme, che la Lazio è la sua famiglia, ecc

Se ad uno qualsiasi di noi offrissero il doppio per cambiare datore di lavoro, puoi fare una cena con gli ex colleghi simpatici e magari scoparti quella stagista che non potevi toccare, ma del posto che lasci ti frega il giusto.

L'isteria che ha causato era in buona parte dovuta alle eventuali alternative che ci saremmo trovati in panchina, cosa risolta con la firma di Sarri.

Avesse detto "non abbiamo trovato l'accordo, le nostre strade si separano qui" sarebbe stato diverso, ma il passare dal "felice di rimanere, la Lazio è la mia famiglia" al "vado a Milano", è un po' diverso.

Con i pochi elementi che abbiamo a disposizione, l'impressione è che se ne sia andato alla prima occasione di guadagnare di più.

Tutto lecito, intendiamoci.

INTER MERDA

Sicuramente sbaglio io, me manca il passaggio di quando è stato chiamato "verme".
Se non ricordo male, anche servo di Lotito e forse pure puttana, ma potrei sbagliare. "Se era un uomo si rifiutava", più o meno
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17/06/2021, 17:29

SandroSSL ha scritto:
17/06/2021, 16:25
Il Sigaro ha scritto:
17/06/2021, 8:30
SandroSSL ha scritto:
17/06/2021, 3:58
Aggiungo che se poco poco si dovesse usare lo stesso metro de giudizio, con lo stesso livore e veleno che molti stanno trattando con Simone, colui che è alla presidenza, dovrebbe avere ondate di insulti e contestazioni ogni santo giorno, vista che di "porcate" serie e certificate ce ne ha fatte di ben piu gravi...
Quindi prima de pensa de chiama "traditore" uno che ha dimostrato TANTISSIMO,me guarderei bene chi ancora ho dentro "casa", che molte volte dagli stessi viene "giustificato" o accettato, ma de che parlamo, fate i bravi su....
Sandro, e poi la chiudo se no diventa una polemica stucchevole, l'errore sta secondo me nel fare confronti tra il piacentino e Lotito. Su quest'ultimo ci siamo espressi tutti, la stima per l'uomo è bassa ed è segnata da alcuni episodi che nessuno dimentica. Punto. Lotito non è la Lazio, Lotito è temporaneamente il presidente della società Lazio. Ma attenzione, se per offendere Lotito si offende la Lazio a me non va bene, perché tutto quello che porta danno alla Lazio mi dispiace (parlo in generale, non mi riferisco a persone qua dentro, eh). Basta pensare a quello che abbiamo subito dalla stampa quest'anno ...
Il discorso sul piacentino è diverso. Ottimo allenatore, ha dato e ha ricevuto, è arrivato che era nessuno, ha fatto esperienza con noi grazie a noi e sulle nostre spalle, poi ha SBAGLIATO completamente l'uscita, perché lo ha fatto mettendo in difficoltà, umiliando e offendendo la Lazio, facendo capire che alla prima telefonata interessante ricevuta la Lazio passava in secondo piano. La Lazio, non Lotito. Questo non significa essere professionisti, anzi è l'esatto contrario, perché la prima regola del professionista è la deontologia, non i soldi. E non parlasse ora di amore e affetto, perché amore e affetto non sono mai stati in vendita. Se era onesto diceva la verità, cioè che Marotta gli dà più soldi di quanti ne offrisse Lotito e gli mette a disposizione giocatori più forti di quelli che lascia a Roma: onesto, non professionale ma sincero.
Per cui: guai a chi s'azzarda a darmi dell'ingrato, perché l'unico ingrato è proprio il piacentino. E che cazzo.
E sticazzi di Lotito (che poi da questa vicenda, se vogliamo dirla tutta, è pure uscito alla grande).
Sigaro rispetto la tua opinione e il tuo punto di vista, ma non lo condivido.
Quel famoso giorno è stato di nuovo preso in giro, da quel persognaggio che tutti conosciamo e che proprio perché sapeva che Simone era molto attaccato all ambiente, ha pensato bene di offrirgli un compenso minore da quello pattuito, con la convinzione che l'uomo Inzaghi avrebbe abbozzato per l'ennesima volta.
Ora seriamente, al Mister, dopo 5 anni straordinari di lavoro fatto dentro e fuori dal campo -non scordiamoci che ha ricompattato un ambiente allo sbando e che grazie alla sua LAZIO ha riportato 50mila tifosi allo stadio- gli è stato offerto un contratto alla PARI DI MURIQUI, io penso che anche il piu Laziale del pianeta terra sarebbe rimasto SCHIFATO, solo per l affronto appena ricevuto.
Che poi anche lui nella comunicazione possa aver sbagliato qualcosa, può anche essere, ma questo per quanto mi riguarda è un "errore" che da me viene assolutamente perdonato, al cospetto dell ennesimo affronto subito da quello.
Me domando e chiedo, ma perché il Laziale del fatto che quello gli ha offerto -ripeto- i stessi soldi di MURIQUI, non ha detto "A" contro la società e ha dato per la PRIMA VOLTA, dato per buono quello che la carta stampata ha detto sull accaduto?.
Per un colpo di clacson??
Il problema è che tutte queste cose non risultano, e non le ha dette nemmeno il piacentino. Semplicemente, ha visto i soldi cinesi e ha fatto ciao ciao con la manina, e questo è l'unico dato di fatto.
Se la quetione è l'ingaggio di Muriqi o simili poteva andarsene senza manfrine, salutando tutti cpordialmente dopo l'ultima partita di campionato.
E comunque io non devo proprio niente a nessuno, men che meno a giocatori e allenatori, semmai sono loro che devono qualcosa a me.
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SandroSSL
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17/06/2021, 19:03

Il Sigaro ha scritto:
17/06/2021, 17:29
SandroSSL ha scritto:
17/06/2021, 16:25
Il Sigaro ha scritto:
17/06/2021, 8:30
SandroSSL ha scritto:
17/06/2021, 3:58
Aggiungo che se poco poco si dovesse usare lo stesso metro de giudizio, con lo stesso livore e veleno che molti stanno trattando con Simone, colui che è alla presidenza, dovrebbe avere ondate di insulti e contestazioni ogni santo giorno, vista che di "porcate" serie e certificate ce ne ha fatte di ben piu gravi...
Quindi prima de pensa de chiama "traditore" uno che ha dimostrato TANTISSIMO,me guarderei bene chi ancora ho dentro "casa", che molte volte dagli stessi viene "giustificato" o accettato, ma de che parlamo, fate i bravi su....
Sandro, e poi la chiudo se no diventa una polemica stucchevole, l'errore sta secondo me nel fare confronti tra il piacentino e Lotito. Su quest'ultimo ci siamo espressi tutti, la stima per l'uomo è bassa ed è segnata da alcuni episodi che nessuno dimentica. Punto. Lotito non è la Lazio, Lotito è temporaneamente il presidente della società Lazio. Ma attenzione, se per offendere Lotito si offende la Lazio a me non va bene, perché tutto quello che porta danno alla Lazio mi dispiace (parlo in generale, non mi riferisco a persone qua dentro, eh). Basta pensare a quello che abbiamo subito dalla stampa quest'anno ...
Il discorso sul piacentino è diverso. Ottimo allenatore, ha dato e ha ricevuto, è arrivato che era nessuno, ha fatto esperienza con noi grazie a noi e sulle nostre spalle, poi ha SBAGLIATO completamente l'uscita, perché lo ha fatto mettendo in difficoltà, umiliando e offendendo la Lazio, facendo capire che alla prima telefonata interessante ricevuta la Lazio passava in secondo piano. La Lazio, non Lotito. Questo non significa essere professionisti, anzi è l'esatto contrario, perché la prima regola del professionista è la deontologia, non i soldi. E non parlasse ora di amore e affetto, perché amore e affetto non sono mai stati in vendita. Se era onesto diceva la verità, cioè che Marotta gli dà più soldi di quanti ne offrisse Lotito e gli mette a disposizione giocatori più forti di quelli che lascia a Roma: onesto, non professionale ma sincero.
Per cui: guai a chi s'azzarda a darmi dell'ingrato, perché l'unico ingrato è proprio il piacentino. E che cazzo.
E sticazzi di Lotito (che poi da questa vicenda, se vogliamo dirla tutta, è pure uscito alla grande).
Sigaro rispetto la tua opinione e il tuo punto di vista, ma non lo condivido.
Quel famoso giorno è stato di nuovo preso in giro, da quel persognaggio che tutti conosciamo e che proprio perché sapeva che Simone era molto attaccato all ambiente, ha pensato bene di offrirgli un compenso minore da quello pattuito, con la convinzione che l'uomo Inzaghi avrebbe abbozzato per l'ennesima volta.
Ora seriamente, al Mister, dopo 5 anni straordinari di lavoro fatto dentro e fuori dal campo -non scordiamoci che ha ricompattato un ambiente allo sbando e che grazie alla sua LAZIO ha riportato 50mila tifosi allo stadio- gli è stato offerto un contratto alla PARI DI MURIQUI, io penso che anche il piu Laziale del pianeta terra sarebbe rimasto SCHIFATO, solo per l affronto appena ricevuto.
Che poi anche lui nella comunicazione possa aver sbagliato qualcosa, può anche essere, ma questo per quanto mi riguarda è un "errore" che da me viene assolutamente perdonato, al cospetto dell ennesimo affronto subito da quello.
Me domando e chiedo, ma perché il Laziale del fatto che quello gli ha offerto -ripeto- i stessi soldi di MURIQUI, non ha detto "A" contro la società e ha dato per la PRIMA VOLTA, dato per buono quello che la carta stampata ha detto sull accaduto?.
Per un colpo di clacson??
Il problema è che tutte queste cose non risultano, e non le ha dette nemmeno il piacentino. Semplicemente, ha visto i soldi cinesi e ha fatto ciao ciao con la manina, e questo è l'unico dato di fatto.
Se la quetione è l'ingaggio di Muriqi o simili poteva andarsene senza manfrine, salutando tutti cpordialmente dopo l'ultima partita di campionato.
E comunque io non devo proprio niente a nessuno, men che meno a giocatori e allenatori, semmai sono loro che devono qualcosa a me.
Avete fatto le barricate e dato patenti di Lazialità quando qualcuno -me compreso- diceva quanto fosse scarso Muriqui...
Li però, andava tutto bene... Vabbè.
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Maurizio Sarri
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17/06/2021, 19:39

Ma Muriqi s'è comportato male? Ha fatto qualcosa di poco corretto nei confronti della Lazio?
Io ho difeso il piacentino pure quando veniva chiamato servo di Lotito, perché era l'allenatore della Lazio, ma non gli perdono il modo in cui se ne è andato perché non è un modo da Laziale. Cazzo c'entra Muriqi?
Se poi l'importante è il piacentino allora tifate Inter invece di tifare Lazio, che ve devo di'.
Ma veramente pare che devo chiedere io scusa a San Simone per averlo bestemmiato, manco fosse Nostro Signore oh.
Grazie per esserti fermato da noi San Simone, e averci illuminato, La Lazio prima di te non esisteva, e dopo di te non sarà più la stessa cazzo. Ah, e grazie per averci sfanculato quando è arrivato il cinese coi soldi, ce lo meritavamo proprio, soprattutto noi tifosi della Lazio. E grazie per averci scritto che ci vuoi bene lo stesso, siamo poverelli e tifiamo una squadra che non sarà mai all'altezza dell'Inter, ma un pezzo di cuore qui lo hai lasciato, lo metteremo in una teca e ogni tanto nelle tenebre dei nostri campionati ripenseremo all'età dell'oro in cui tu ci guidavi al pascolo. Sull'altare che costruiremo per te a Formello sacrificheremo un agnello, un bue e Muriqi, dopo averlo lapidato perché ha osato guadagnare quanto te.
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17/06/2021, 20:10

Il Sigaro ha scritto:
17/06/2021, 19:39
Ma Muriqi s'è comportato male? Ha fatto qualcosa di poco corretto nei confronti della Lazio?
Io ho difeso il piacentino pure quando veniva chiamato servo di Lotito, perché era l'allenatore della Lazio, ma non gli perdono il modo in cui se ne è andato perché non è un modo da Laziale. Cazzo c'entra Muriqi?
Se poi l'importante è il piacentino allora tifate Inter invece di tifare Lazio, che ve devo di'.
Ma veramente pare che devo chiedere io scusa a San Simone per averlo bestemmiato, manco fosse Nostro Signore oh.
Grazie per esserti fermato da noi San Simone, e averci illuminato, La Lazio prima di te non esisteva, e dopo di te non sarà più la stessa cazzo. Ah, e grazie per averci sfanculato quando è arrivato il cinese coi soldi, ce lo meritavamo proprio, soprattutto noi tifosi della Lazio. E grazie per averci scritto che ci vuoi bene lo stesso, siamo poverelli e tifiamo una squadra che non sarà mai all'altezza dell'Inter, ma un pezzo di cuore qui lo hai lasciato, lo metteremo in una teca e ogni tanto nelle tenebre dei nostri campionati ripenseremo all'età dell'oro in cui tu ci guidavi al pascolo. Sull'altare che costruiremo per te a Formello sacrificheremo un agnello, un bue e Muriqi, dopo averlo lapidato perché ha osato guadagnare quanto te.

Ma famme capi, a te ti rode il modo come se ne è andato e a me non me po sembra assurdo e fuori da ogni logica che quel soggetto gli abbia offerto quanto uno appenna arrivato che non è in grado manco de stoppa na palla o prende lo specchio della porta???
La pensiamo diversamente, io rispetto il tuo, tu rispetta il mio.... Semplice.
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Maurizio Sarri
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17/06/2021, 20:11

che sia stata una grazia avere inzaghi in panchina lo ha sottolineato pure il figlio.
è venuto ad allenarci "quando non voleva venire nessuno".
la famiglia (cit.)


sandrossl, se lotito non ha dato 3 milioni all'anno ad inzaghi evidentemente per lui non valeva quelle cifre.
infatti non ci ha pensato un attimo a darli a sarri.
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17/06/2021, 20:19

mimmo ha scritto:
17/06/2021, 20:11
che sia stata una grazia avere inzaghi in panchina lo ha sottolineato pure il figlio.
è venuto ad allenarci "quando non voleva venire nessuno".
la famiglia (cit.)


sandrossl, se lotito non ha dato 3 milioni all'anno ad inzaghi evidentemente per lui non valeva quelle cifre.
infatti non ci ha pensato un attimo a darli a sarri.
E quindi Simone secondo il tuo ragionamento, se doveva fa sta bene che nella testa de lotito lui dovesse valere quanto Muriqui???
So 17 anni che abbozziamo e poi chiediamo di fare l'uomo ad un Mister che prima di tutto è comunque un professionista.
Noi invece zitti e boni dopo 17 anni, dovremmo esse l'ultimi a giudica Simone.
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Maurizio Sarri
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17/06/2021, 20:44

Parlando di Inzaghi, lazialita', soldi, tradimenti...
Io ricordo che Tare fu ben corteggiato da Maldini per andare al Milan.

Tare rifiuto' probabilmente anche un buon aumento di stipendio e accasarsi in un club molto prestigioso.

Ricordo che pubblicamente dichiaro' il suo attaccamento alla Lazio e non se ne fece nulla.
Ricordate anche voi?

Poi oh magari tutte cazzate ma sulla carta effettivamente ha rinunciato all'offerta milanese di turno proposta.

Quindi sepoffa'..

Sta ancora qua per la gioia di Mex :-)
E superera' i 20 anni di Inzaghi :-)
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mimmo
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17/06/2021, 21:13


SandroSSL ha scritto:
mimmo ha scritto:
17/06/2021, 20:11
che sia stata una grazia avere inzaghi in panchina lo ha sottolineato pure il figlio.
è venuto ad allenarci "quando non voleva venire nessuno".
la famiglia (cit.)


sandrossl, se lotito non ha dato 3 milioni all'anno ad inzaghi evidentemente per lui non valeva quelle cifre.
infatti non ci ha pensato un attimo a darli a sarri.
E quindi Simone secondo il tuo ragionamento, se doveva fa sta bene che nella testa de lotito lui dovesse valere quanto Muriqui???
So 17 anni che abbozziamo e poi chiediamo di fare l'uomo ad un Mister che prima di tutto è comunque un professionista.
Noi invece zitti e boni dopo 17 anni, dovremmo esse l'ultimi a giudica Simone.
quindi secondo sto ragionamento sarri vale meno di immobile, sergej e luis alberto.
chissà se gli sta bene sta cosa.

cmq davvero, ribadisco, il fatto che inzaghi mi sia andato sul cazzo dopo la pantomima dell'addio non vuol dire che io abbia il santino di lotito nel portafogli e quello che fa per me sia tutto giusto.

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